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Tag Archives: Balletto

Gala, “Sulle orme di Nureyev” (Dans les pas de Noureev) è disponibile sul canale YouTube del Théâtre du Capitole

Kader Belarbi afferma che l’omaggio è un esercizio di stile, maestria tecnica e qualità di esecuzione. Sono passati diciotto anni questa settimana che Rudolf Nureyev è morto. In Sulle orme di Nureyev ( Dans les pas de Noureev ), Belarbi, étoile al Balletto dell’Opera di Parigi durante i suoi anni Nureyev e ora direttore di danza al Théâtre du Capitole di Tolosa, rende omaggio al suo mentore offrendo un programma di estratti da alcuni dei suoi celebri balletti. Originariamente programmato per un’esibizione dal vivo a dicembre, ma invece registrato a porte chiuse per lo streaming, sono ottanta minuti di fuga in coreografie eleganti, sofisticate ed eleganti; un gradito tuffo in tutto ciò che c’è di meglio nel balletto classico.   Dopo un inizio un po ‘incerto in alcuni ascensori, il Grand pas classique dell’Atto III di Raymonda diventa rapidamente un esercizio di fresco e delizioso classicismo di San Pietroburgo. Philippe Solano e Matteo Manzoni sono impeccabili nel duetto maschile, ballato per lo più al cannone. Altrettanto impeccabile è il pas de quatre maschile, ballato da Simon Catonnet, Baptiste Claudon, Rafael Fernández Ramos e Alexandre de Oliveira Ferreira; e il trio che è deliziosamente ballato da Kayo Nakazoto, Marie Varlet e Kaho Kato. Davit Galstyan nei panni di Jean de Brienne è ...

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La danza è simmetria e geometria del movimento nello spazio

Ogni ballerino è consapevole dell’importanza della geometria nella danza. La tecnica in fondo non è altro che geometria del movimento nello spazio. Un danzatore, dunque, non si esaurisce in un bel collo del piede o in un en dehors perfetto, è il suo intero corpo a disegnare e definire lo spazio creando linee armoniose. Si può quindi parlare di architettura della danza generata da forme armoniche già presenti in natura e introdotte in quest’arte. La danza moderna ricorre spesso a concetti geometrici, ne sono evidenza le forme astratte di Merce Cunningham e le famose e intense sequenze a spirale di Martha Graham. Tuttavia è la rigida simmetria del balletto a rendere perfino più evidente la connessione tra danza e geometria. Nel secondo atto del Lago dei cigni, per esempio, il corpo di ballo forma un triangolo perfetto puntato verso il pubblico come una lancia, rappresentazione danzata del potere dello stormo. Successivamente, i cigni formano cerchi intorno a Sigfrido, incarnando l’unità della loro fratellanza. Un altro esempio è il II atto di Giselle, in cui le Villi creano quattro linee parallele di arabesque, espressione della forza della natura, poi si separano ai lati del palco per lasciare spazio a Myrtha, l’implacabile ...

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Confermato il sequel di Dirty Danicing: Jennifer Gray sarà ancora Baby!

“Nessuno può mettere Baby in un angolo.” Quante volte abbiamo sognato che Patrick Swayze rivolgesse a noi quella frase anzichè a Jennifer Grey. Era il 1987 quando usciva per la prima volta nelle sale il celebre film Dirty Dancing. La storia contrastata di Johnny e Baby, che si innamorano al ritmo di mambo sfrenati. Una pellicola che ha fatto sognare, ballare e cantare intere generazioni. Famosissima è la colonna sonora del film. Dopo settimane di indiscrezioni è arrivata la conferma: il sequel del film “Dirty Dancing” si farà. La nuova pellicola è infatti ufficialmente in sviluppo. Come riportato da Deadline, il CEO di Lionsgate, Jon Feltheimer, lo ha confermato apertamente. Il sequel sarà diretto da Jonathan Levine e Gillian Bohrer e sceneggiato da Mikki Daughtry e Tobias Iaconis, ma soprattutto nel film reciterà la Baby della pellicola originale, vale a dire Jennifer Grey che sarà anche produttore esecutivo. Dirty Dancing: il sequel è ufficiale! Lionsgate ha annunciato la realizzazione di un terzo capitolo della saga che ha fatto innamorare milioni di fan e che vedrà Jennifer Grey, l’indimenticabile Baby del primo film, nel doppio impegno di attrice e produttrice esecutiva. “Sarà esattamente il tipo di film romantico e nostalgico che i fan del franchise stavano aspettando e che l’hanno reso il titolo più venduto nella storia della Società”, ha dichiarato lo stesso Feltheimer. ...

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“Giselle” suggella la stagione 2015 della Scala

Rai 5, Roberto Bolle e Svetlana Zakharova in “Giselle” Teatro alla Scala

Bellezza, eleganza, passione, padronanza tecnica. A gennaio il balletto è protagonista su Rai5 con cinque appuntamenti dedicati a celebri balletti e grandi interpreti: domenica 16 gennaio alle ore 10:24 è di scena “Giselle”, balletto romantico per eccellenza proposto nella storica coreografia di Jean Coralli e Jules Perrot, nell’edizione dl 2005 al Teatro alla Scala. Nei ruoli principali, la coppia star della danza internazionale Roberto Bolle e Svetlana Zakharova. Sul podio David Coleman. Regia televisiva di Tina Protasoni. Nelle domeniche successive sarà proposto “Il lago dei cigni”, nell’edizione del 2004 al Teatro degli Arcimboldi con la direzione musicale di David Garforth. Sul palco sempre le due star assolute della danza internazionale: Roberto Bolle e Svetlana Zakharova, nei panni di Siegfried e Odette/Odile. La coreografia è firmata da Vladimir Bourmeister. Regia televisiva di Tina Protasoni. Il ciclo proseguirà con “Notre-dame de Paris”, andato in scena nel 2013 al Teatro alla Scala con le coreografie di Roland Petit. Con Roberto Bolle nel ruolo di Quasimodo e Natal’ja Osipova in quello di Esmeralda. Sul podio il Maestro Paul Connelly. Regia tv di Patrizia Carmine. Il ciclo si chiuderà con “Don Chisciotte” di Ludwig Minkus, nella versione coreografica di Rudolf Nureyev in scena nel 2014 ...

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Lezione di danza: alcune semplici regole di comportamento

  Nella danza in generale e in quella classica in particolare è richiesto un determinato protocollo di comportamenti chiamato ‘etichetta’ che definisce la condotta da adottare a lezione, in termini di rispetto di ruoli e di contegno. In attesa di poter tornare al più presto tutti nelle nostre amate sale di danza, vediamo alcune utili indicazioni che devono regolare il comportamento dei ballerini. La porta. Una porta aperta è un invito a entrare, ma se è chiusa si deve attendere fuori. Potrebbe esserci un’altra lezione che sta finendo, oppure l’insegnante potrebbe essere impegnato con un altro allievo o prendersi il tempo per prepararsi alla lezione successiva. Quindi, è necessario aspettare che il maestro apra la porta della sala danza concedendo il permesso di entrare. Orario. Se si arriva in ​​classe meno di dieci minuti prima dell’inizio, si è già in ritardo. E’, infatti, necessario dedicare del tempo extra al riscaldamento, alla preparazione fisica e soprattutto mentale del lavoro che si sta per svolgere. Allontanarsi dalla quotidianità e dagli impegni precedenti dedicandosi del tempo in sala aiuta a liberare il cervello e a prepararsi alla lezione nell’ambiente in cui si svolgerà. Telefonino. Il telefono cellulare va spento e lasciato fuori dalla sala, ...

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Scuole di danza, palestre e teatri ancora chiusi. Un anno terribile e tante incertezze

Il DPCM del 25 ottobre ha fermato questo importante settore che continua a tenere spente le luci. Un trimestre a primavera, l’altro trimestre sta per concludersi a fine gennaio, il 25. Il grido d’allarme di Duregon, Presidente ANIF: “ Il comparto giù provato è allo stremo, sull’orlo del precipizio. Salviamo questo universo e ridiamo ai 20 milioni di italiani il diritto allo sport”. Le date ipotizzate: 18 o 25 gennaio, oppure 1 febbraio Un anno terribile per lo sport. A ottobre fermare palestre, scuole di danza, teatri e piscine dopo l’impennata dei contagi estivi, sembrava la formula magica per poter accendere in dicembre le luminarie di Natale. La scelta non ha dato i frutti ipotizzati: le luci delle feste si sono illuminate a intermittenza, le sale fitness, i centri sportivi, le piscine continuano a rimanere chiusi. E molti non riapriranno più. Numeri importanti in questo settore che conta 1 milione di addetti ai lavori e 20 milioni di cittadini che frequenta i centri, che cercava e sperava a settembre di riportare in palestra il 30/35% degli utenti che dopo il primo lockdown di marzo e dopo l’estate non era ancora rientrato. Ora dopo la seconda serrata, bisognerà ripartire da zero, ammesso che si possa ripartire. Redazione www.giornaledelladanza.com

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Jacopo-Tissi

Jacopo Tissi in diretta Instagram dal Teatro degli Arcimboldi

Prosegue la programmazione digital del format #FACCIAMOTAMTAM, il palinsesto di approfondimento sui canali social del Teatro degli Arcimboldi, concepito appositamente per rinnovare lo scambio e il dialogo con il pubblico. Dopo la pausa del periodo natalizio, gli appuntamenti riprenderanno mercoledì 13 gennaio 2021, alle ore 18.00, in diretta Instagram, con Jacopo Tissi, leading soloist del Teatro Bolshoi di Mosca, che sarà accolto da Antonio Gnecchi, figura chiave nel mondo della danza e consulente artistico sezione Danza per il Teatro degli Arcimboldi.  Jacopo Tissi nasce a Landriano. All’età di dieci anni entra nell’Accademia del Teatro alla Scala dove si diploma con lode, avendo come insegnanti Maurizio Vanadia e Leonid Nikonov.  Dopo il diploma entra a far parte del Balletto dell’Opera di Stato di Vienna diretta da Manuel Legris, nella stagione successiva si unisce alla compagnia del Teatro alla Scala diretto da Makhar Vaziev. Pochi mesi dopo essere entrato in compagnia Jacopo Tissi debutta nella prima mondiale della Bella addormentata nel bosco, coreografia di Alexey Ratmansky affianco all’étoile scaligera e prima ballerina del Bolshoi Svetlana Zakharova. Dopo questa première Tissi debutta nel ruolo principale anche in L’Histoire de Manon e Cenerentola.  Durante questa stagione viene assegnato a Tissi il premio Danza&Danza come ...

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Isadora Duncan

Isadora Duncan, la fondatrice della danza moderna che morì strangolata da una sciarpa

Cosa rende un essere umano alla stregua di un mito? Sicuramente una vita straordinaria che, se unita ad una fine tragica, non fa che accrescere l’oblio al di là della morte. Ed Isadora Duncan può essere considerata una figura davvero leggendaria. E’ l’artefice di una radicale rottura nei confronti della danza accademica e tra le prime interpreti della danza moderna. Abolisce nei propri spettacoli le scarpette da punta, che considera innaturali, danzando a piedi nudi, e gli artificiosi costumi indossati dalle ballerine del XIX secolo, come il tutù, preferendo indossare abiti semplici e leggeri, che ricordano il peplo dell’antica Grecia. Scelte davvero di rottura per l’epoca, che si coniugano con l’esigenza di favorire la libertà e l’espressività dei movimenti. Isadora Duncan: una vita sempre al limite Angela Isadora Duncan nasce a San Francisco il 27 maggio del 1877. Il padre abbandona la famiglia quando ha soltanto tre anni. La Dunkan trascorre gli anni dell’infanzia tra le note dei brani di musica classica, suonati dalla madre, insegnante di pianoforte. E’ educata fin da piccola allo spirito di libertà e d’indipendenza. Isadora Duncan ha un’esistenza movimentata, trascorsa in gran parte in Europa, alternando i successi artistici a delusioni personali ed eventi luttuosi, tra ...

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La danza pretende coerenza, coraggio e volontà

La danza pretende coerenza, ossia un accordo tra pensieri, sentimenti e comportamento. Coerenza significa continuare ad affinare le abilità, perfezionare la tecnica, e di conseguenza ottenere maggiori soddisfazioni e guadagnarsi più opportunità di esprimersi attraverso la danza, anziché limitarsi a eseguire dei passi. Come possiamo sfruttare in sala danza questa prerogativa che va certamente coltivata, soprattutto nella società odierna in cui la parola data e l’intenzionalità stanno perdendo la loro fondamentale importanza? Vediamo i tre tipi di coerenza necessari nel lavoro in sala, per migliorare la qualità dell’apprendimento, la conservazione della conoscenza e noi stessi come danzatori e persone. Coerenza nell’approccio. Essere coerenti nell’approccio implica la presenza costante alle lezioni ed essere nel giusto mood. E’ importante mantenersi attivi e pronti anche quando la giornata è andata storta o si sta attraversando un periodo no. La danza oltretutto aiuta a rasserenarsi, a trasformare i pensieri negativi in ​​azoni positive, trascinandoci nel suo mondo di bellezza, giustizia e rispetto delle regole e degli altri. Coerenza nello sforzo. Mantenere costanti i propri livelli di attenzione e prestazione è importante per trarre dalla danza tutto ciò che può dare in termini di apprendimento e di performance. Danzare è un’esperienza che si vive nel ...

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Renato Zanella nominato direttore artistico del Teatro dell’Opera e del Balletto di Lubiana

Renato Zanella nominato direttore artistico del Teatro dell’Opera e del Balletto di Lubiana. Inizia gli studi di danza classica nella città natale Verona, per poi completare la sua formazione a Cannes presso il Centre de Danse International di Rosella Hightower nel 1981. L’anno successivo ottiene il primo contratto con il Basler Ballett diretto da Heinz Spoerli: danza creazioni di Balanchine, Van Manen, North, Dove e dello stesso Spoerli. Nel 1985 entra a far parte dello Stuttgarter Ballett, che lo porta ad esibirsi in tutto il mondo danzando opere di Cranko, Béjart, Kylián, Mats Ek, Neumeier, Forsythe, Plisetsky, Tetley e MacMillan. Intraprende inoltre l’attività di coreografo e dal 1993 viene nominato Coreografo Residente per la Compagnia di Stoccarda dalla Direttrice Marcia Haydée. Dal 1993 collabora con il Wiener Staatsoper Ballett, del quale sarà Direttore del Ballo continuativamente dal 1995 al 2005. Nel 2001 assume l’incarico di Direttore Artistico della Wiener Staatsoper Ballettschule. Nel 2009 affronta la sua prima regia d’opera con il Così fan tutte di Mozart all’Attasee Klassik Festival in Austria, nel 2010 cura la messa in scena delle Nozze di Figaro di Mozart a Columbus in Ohio, Carmen di Bizet al Festival di Syros e per l’Opera Nazionale Greca Faust di Gounod e I Vespri Siciliani di Giuseppe Verdi. ...

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