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Tag Archives: cervello

La danza modula la memoria spaziale e le funzioni esecutive e neurali

L’invecchiamento è correlato al normale declino fisico e cognitivo, e all’alterazione dei processi esecutivi e mnemonici. Tale declino cognitivo è particolarmente importante nei lobi frontale e parietale, nelle funzioni esecutive sottostanti e nella memoria spaziale. Quest’ultima è una delle abilità più colpite dall’invecchiamento, a causa della perdita delle funzionalità che dipendono dal lobo temporale del cervello e che ci consentono di codificare, archiviare e recuperare informazioni su posizioni e stimoli spaziali. Un recente studio clinico randomizzato ha mostrato i benefici delle lezioni di danza per sei mesi, tre volte a settimana in adulti sani e ha scoperto che, oltre a essere un’attività piacevole e appassionante, la danza stimola un eccezionale impegno motorio, cognitivo, visuo-spaziale, sociale ed emotivo. I suoi effetti a lungo termine sulla cognizione, sulla struttura e sulla funzione del cervello sono effettivi e durevoli. Studiando le differenze nella struttura del cervello tra un campione di dieci danzatori e dieci individui senza formazione nella danza, è emerso l’aumento dello spessore della corteccia temporale superiore tra i danzatori, collegato a  un aumento del cervello volume nelle regioni motorie. Rispetto ai giocatori di pallamano per esempio, i ballerini avevano aumentato il volume del cervello nell’area motoria del piede, suggerendo un neuro-adattamento specifico ...

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La danza richiede lucidità mentale e passione smisurata

Molte persone pensano che danzare sia un’attività semplice che richiede un minimo di impegno e si svolge per divertimento. Probabilmente questo malinteso nasce proprio dalla bravura dei ballerini che trasformano un lavoro estremamente faticoso in qualcosa di leggero. La gente spesso non è consapevole dell’impegno fisico e mentale necessario in sala, e per essere poi in grado di salire sul palcoscenico e rendere fruibile a tutti un lavoro che non è per tutti. Per danzare ci vogliono tenacia, perseveranza, connessione tra corpo e mente, forza, volontà e una passione smisurata. Non la passione evanescente che si dissolve dopo il saggio di fine anno o quando qualcos’altro entra nella vita di un ballerino, ma quella indomabile, la necessità di ballare, anche quando si è stanchi, anche quando fanno male i piedi, anche quando ci sono attività alternative e divertenti che il danzatore mette in secondo piano. La danza non è solo una questione di tecnica, ma di amore vero. La danza è una scelta quotidiana che nasce dalla consapevolezza e dalla conoscenza di sé e delle regole di quest’arte completa e impegnativa. Il danzatore, infatti, si espone completamente, si mette a nudo con il pubblico e con se stesso, si scontra ...

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L’equilibrio nella danza: una questione fisica e mentale

L’equilibrio è una delle capacità più importanti di un danzatore. Essere in equilibrio con il proprio corpo significa possedere una buona coordinazione muscolare che permette di mantenere una posizione tecnicamente corretta e ben allineata con il minimo sforzo. Esistono due tipi di equilibrio, statico e dinamico. Il primo consiste nella capacità di mantenere una posizione di stabilità per lungo tempo, in secondo invece nell’abilità di assumere di volta in volta la postura più adatta per eseguire un determinato movimento. Alla base di ogni movimento c’è un riflesso primario costituito dall’attivazione delle risposte involontarie a stimoli esterni e interni all’individuo, necessarie per essere costantemente orientati verso l’asse del corpo. Il corpo umano si mantiene in equilibrio grazie alle continue informazioni inviate al cervello dai recettori del sistema vestibolare presenti all’interno della cavità dell’orecchio, dai ricettori del sistema visivo e dai recettori dei fusi neuromuscolari. Gli occhi quindi valutano la posizione corpo in relazione all’ambiente, il sistema vestibolare tiene traccia del movimento e della posizione della testa, infine i recettori di pelle, muscoli, tendini e capsule articolari rilevano la posizione delle parti del corpo in relazione tra loro e con lo spazio circostante. Tutte queste informazioni vengono inviate al cervello che comunica ...

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Danza e motivazione: come si sviluppa la consapevolezza nel danzatore

La danza è un’arte antica che si esprime attraverso una pluralità di gesti codificati e prende forma nel momento stesso in cui nasce e viene messa in scena. Il linguaggio della danza è fatto di simboli che il corpo coglie ed esprime attraverso un continuo processo di apprendimento. I danzatori dunque eseguono movimenti consapevoli, generati da una cognizione corporea e mentale.  La ricerca di miglioramento apre le porte a una maggiore consapevolezza di sé, dei propri limiti e delle proprie potenzialità. Ciò accade perché la danza non è una forma d’arte passiva, il danzatore immagina e proietta il suo movimento nello spazio prima di agire, ossia anticipa mentalmente un progetto di azione, attivando tutti i canali propriocettivi, non solo quelli fisici di cui parlavamo nel precedente articolo. Il corpo e l’esplorazione del suo linguaggio dunque generano intenzionalità. Stimolano quella curiosità che spinge a riconoscere e sfruttare le infinite possibilità d’azione, e a scoprire nuovi spazi, gesti, possibilità e prospettive. La danza, infatti, insegna a prendersi cura del corpo, ad ascoltarlo e a valorizzarne la dimensione corporea che comprende fisico, emozioni e cervello. Ballando si impara a essere presenti a se stessi, a guadarsi con occhi esterni, quelli della danza. Per ottenere tutto ...

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La danza potenzia l’immaginazione e le capacità cognitive dei bambini

Il corpo impara, ricorda, comunica. Lo fa attraverso il movimento, canale per eccellenza tramite cui i bambini scoprono e conoscono il mondo. Quando è associato alla musica, il movimento fisico apporta vantaggi perfino maggiori alla crescita e all’apprendimento, e integra e armonizza i vari aspetti della personalità. Lo stile di vita cui siamo abituati costringe i bambini a star fermi per molte ore sui banchi di scuola e poi a casa di fronte a uno smartphone o un computer. In questo modo però si perdono i vantaggi psico-fisici ottenuti attraverso il gioco, la creatività e il movimento. Una maggiore attenzione al corpo, alle emozioni e all’espressività in generale, permette, infatti, di sviluppare tutte le potenzialità dell’individuo, rendendolo forte e completo in ogni aspetto. I bambini possiedono un rapporto più immediato e diretto col corpo rispetto a un adulto, esprimono gli stati d’animo con maggior fisicità. Avendo meno filtri e condizionamenti, sarà dunque più facile per un adulto individuare eventuali problematiche o esigenze, e intervenire laddove si renda necessario. Ecco perché la danza costituisce il mezzo ottimale grazie al quale il bambino può esprimersi e conoscere se stesso, arricchire la sua fantasia e la spontaneità di cui è dotato. La scoperta ...

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La danza un’arte unica, completa e straordinaria, che dà benessere al nostro corpo e ci arricchisce come persone

Quando viviamo un evento stressante o traumatico, il nostro organismo mantiene la memoria emozionale di ciò che è accaduto e memorizza tutto di quel momento, un odore, un rumore, un colore e via dicendo. Se si ripresentano le stesse condizioni in futuro, il corpo e la mente le riconoscono e si allertano istintivamente per prepararsi a reagire al possibile pericolo. A volte però c’è il rischio di rimanere bloccati all’interno di schemi emozionali fissi, chiamati ‘blocchi emotivi’, che generano risposte psicofisiche non necessarie e limitanti, diminuendo così la qualità della nostra vita. La danza può venire in nostro soccorso anche in questi casi, quando stiamo attraversando un periodo di stress o non riusciamo a manifestare alcune emozioni. Danzando, infatti, possiamo riconoscere le nostre parti più intime e profonde, lasciar loro lo spazio per manifestarsi e permetterci di tornare a stare bene. Ascoltare il corpo che si muove, lasciarsi trasportare dalla musica e dal movimento aiuta a riequilibrarci e a entrare in contatto profondo con noi stessi, perché, come sappiamo bene, danzare è insito nella natura umana. La danza è fatta di canoni ben precisi, regole, tecnica e disciplina. Quando possiamo dare sfogo alle nostre emozioni in un ambiente sicuro come ...

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Danza, musica e ritmo l’importanza che hanno per il danzatore in scena e nella vita

Musica e danza sono tutt’altro che futili passatempi, sono forme di espressione universali e attività profondamente gratificanti che soddisfano diverse funzioni sociali. Entrambe sono presenti in tutte le culture del mondo e dall’inizio della storia dell’umanità. Caratteristica comune di queste due arti è il movimento ritmico, spesso sincronizzato con un battito regolare. La coordinazione ritmica è fondamentale per la natura umana, le abilità ritmiche generate da musica e danza sono state essenziali per l’evoluzione della nostra specie e lo sono tuttora per il mantenimento della salute e della forma fisica di un individuo. Musica e danza facilitano la coesione sociale e promuovono il legame interpersonale, la fiducia e la cooperazione. Questi effetti pro-sociali hanno quindi contribuito al fiorire della cultura umana prevenendo la disintegrazione delle prime società. Il ritmo collegato alla danza e alla musica dunque è una forza potente, incide sull’umore, può avere un effetto eccitante o al contrario calmante, può persino indurre stati di coscienza alterati, come accade nei rituali spirituali e nelle tradizioni sciamaniche. Proprio per questi motivi, la danza e la musica vengono spesso utilizzate a scopi terapeutici, per esempio nella riabilitazione di condizioni patologiche caratterizzate da disabilità motoria, come ictus e morbo di Parkinson. Il ...

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Adulti e danza: limiti e potenzialità del corpo del ballerino adulto

In un articolo precedente abbiamo posto l’accento sulle motivazioni per cui iniziare o tornare a ballare da adulto può rappresentare una sfida. Vediamo adesso come affrontare gli inevitabili limiti, soprattutto fisici, e come esaltare le capacità del corpo di un ballerino adulto. Come prima cosa è necessario comprendere l’importanza di riadattare le modalità con cui si studia la danza e l’approccio soprattutto mentale. Chiaramente un adulto non possiede la stessa facilità di movimento ed elasticità di un giovane danzatore, quindi danzare richiede maggiore energia, fatica e concertazione. Quando balliamo, chiediamo al nostro corpo di muoversi in un modo diverso, di sfruttare una dinamica differente, mantenere posizioni e una postura che non conosceva prima di iniziare il percorso nella danza. Per questa ragione, specie da adulti, il lavoro deve essere affrontato con pazienza, serietà e gentilezza verso se stessi. Se si tratta di un ritorno nella sala danza dopo anni, il cervello del ballerino invierà gli stessi messaggi al corpo, il quale ricorda i movimenti e le posizioni, essendo i muscoli dotati di una memoria ferrea. Tuttavia, il corpo potrebbe non essere in grado di rispondere come anni addietro. E’ essenziale dunque imparare a controllare le aspettative ed evitare ogni forma ...

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