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Tag Archives: Cristina Bozzolini

La Compagnia di danza IVONA al Nutida Festival con TRIPOFOBIA

Dal 13 giugno al 4 luglio 2025 è in corso Nutida | Nuovə Danzatorə, un festival di danza con la direzione artistica di Cristina Bozzolini e Saverio Cona nel Comune di Scandicci, pensato per il Pomario, il Giardino del Castello di origini medievali dell’Acciaiolo. Stazione Utopia propone, anche per il 2025, un festival di danza ispirato alla relazione con il luogo e ai suoi abitanti, per sostenere nuove generazioni di danzatori/trici, e accogliere spettacoli site specific pensati o riadattati in forma “nuda”, nello splendido giardino, all’aperto, d’estate, all’ora del tramonto. Tra le proposte spicca la presenza di Pablo Girolami, coreografo freelance e fondatore di House of IVONA a Fagagna (UD). In Nutida, nel corso degli anni, ha collaborato come interprete, coreografo, insegnante ed educatore. La sera di venerdì 27 giugno la Compagnia IVONA porterà per l’occasione la sua creazione T.R.I.P.O.F.O.B.I.A., coproduzione IVONA / DANCEHAUSpiù / HKD Rijeka / Nutida – Stazione Utopia, su musica di Max Richter, Jacob Kirkegaard, Philip Jeck. Ad interpretare il brano sarà lo stesso Pablo Girolami assieme al danzatore Guilherme Leal. T.R.I.P.O.F.O.B.I.A. – La tripofobia è la paura dei buchi, chi soffre di questo disturbo è terrorizzato dalla visione di pattern ripetitivi, costituiti da piccoli fori ...

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Roberto Tedesco: “Il corpo come racconto dell’identità”

  Coreografo, danzatore e mente sensibile alle sfumature dell’animo umano, Roberto Tedesco è una delle voci più interessanti della nuova scena coreutica italiana. Formatosi al Balletto di Toscana, dopo anni di esperienza come interprete in importanti compagnie, tra cui l’Aterballetto, dal 2021 ha scelto di dedicarsi interamente alla coreografia come artista freelance, portando avanti una ricerca personale, profonda e sempre più riconoscibile. I suoi lavori sono attraversati da un’urgenza autentica: quella di esplorare le dinamiche dell’identità, della relazione e della memoria, con un linguaggio coreografico che unisce rigore e vulnerabilità. Tra i suoi titoli più recenti: “We Are Our Roots”, un’indagine sul concetto di appartenenza e trasmissione culturale; “Rebecca”, una riflessione potente sulla resilienza e sull’espressione del dolore; “Simbiosi”, un intenso confronto psicologico a due, che mette in discussione l’ideale romantico della fusione totale.  Nel Suo percorso artistico ha collaborato con alcuni dei nomi più importanti della danza contemporanea. C’è un incontro o un’esperienza in particolare che ha rappresentato una svolta significativa nella sua crescita? Ho avuto la fortuna di lavorare per dieci anni in una compagnia importante come Aterballetto. Gli anni trascorsi lì sono stati fondamentali per la mia crescita, non solo artistica ma anche personale. Ho vissuto in ...

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Saverio Cona: “Seminare connessioni e promuovere il dialogo nella danza contemporanea”

Nato a Firenze, Saverio Cona vanta una carriera pluridecennale che attraversa i maggiori teatri italiani e compagnie di danza contemporanea di rilievo internazionale. Dopo un lungo e significativo ruolo al Balletto di Toscana, dove ha collaborato con coreografi di fama internazionale e supportato l’affermazione di nuovi talenti italiani, Cona si è distinto per il suo contributo allo sviluppo di importanti realtà culturali fiorentine, tra cui il Festival Fabbrica Europa e l’Estate Fiesolana. Co-fondatore e co-direttore artistico, insieme a Cristina Bozzolini, del Festival Nutida ‒ giunto quest’anno alla sua sesta edizione ‒ Cona promuove un approccio curatoriale che privilegia l’innovazione, la multidisciplinarietà e il dialogo serrato tra pratica artistica, comunità e territorio, consolidando così il ruolo del Festival come piattaforma di sperimentazione e contaminazione nel contesto nazionale e internazionale della danza contemporanea. Lei ha alle spalle una lunga e prestigiosa carriera, tra cui un ruolo chiave al Balletto di Toscana per oltre 15 anni. Quali esperienze di quel periodo ricorda come le più formative e quali sono state le sfide più impegnative che ha dovuto affrontare? Ho collaborato con il Balletto di Toscana per quindici anni, dal 1985 al 2000. È stato un periodo straordinario, molto formativo. I primi anni sono ...

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Nuove danzatrici/ori, il festival toscano di danza contemporanea

Giunge alla VI edizione Nutida Nuove danzatrici/ori, il festival di danza contemporanea nato a Scandicci, che vede alla direzione artistica Cristina Bozzolini e Saverio Cona i quali hanno delineato un programma che rafforza l’attenzione ai giovani e la vocazione al contemporaneo, cifre fondative della manifestazione. Dal 13 giugno al 4 luglio, nell’ora che precede il tramonto e in un rapporto costante tra pubblico ed artisti, NUTIDA presenta spettacoli pensati o riadattati per la splendida cornice del Pomario del Castello dell’Acciaiolo. La rassegna esplora i territori della creazione coreografica e affianca a autori di fama come Diego Tortelli, Jill Crovisier, Francesca Foscarini, Claudia Catarzi, Simona Bertozzi, Lali Ayguadé, talenti in ascesa tra cui Roberto Tedesco, Pablo Girolami, Daniel Cantero, Emma Zani e Roberto Doveri, Adriano Bolognino, Davide Tagliavini, Gianni Notarnicola. Novità importante di questa edizione è il focus sulla generazione under 25 che prende il nome di Calimala Disclosure Platform e include 5 nuovi spettacoli coreografati e interpretati da 6 artisti: Beatrice Alessandra Ranieri, Vittorio Porcelli, Sara Ariotti, Rita Carrara, Kyda Pozza e Marta Andreitsiv, su musiche originali del londinese Studio Batsumi. Le performance sono coproduzioni tra Nutida / Stazione Utopia, Fondazione Pitti Discovery, Musicus Concentus, con il sostegno di Fondazione ...

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Nutida

Al via la VI edizione del Festival NUTIDA

  Giunge alla sua VI edizione “Nutida Nuove Danzatrici/ori”, il festival di danza contemporanea nato a Scandicci, che vede alla direzione artistica Cristina Bozzolini e Saverio Cona, i quali hanno delineato un programma che rafforza l’attenzione ai giovani e la vocazione al contemporaneo, cifre fondative della manifestazione.  Dal 13 giugno al 4 luglio 2025, nell’ora che precede il tramonto e in un rapporto costante tra pubblico ed artisti, NUTIDA presenta spettacoli pensati o riadattati per la splendida cornice del Pomario del Castello dell’Acciaiolo. La rassegna esplora i territori della creazione coreografica e affianca a autori di fama come Diego Tortelli, Jill Crovisier, Francesca Foscarini, Claudia Catarzi, Simona Bertozzi, Lali Ayguadé, talenti in ascesa tra cui Roberto Tedesco, Pablo Girolami, Daniel Cantero, Emma Zani e Roberto Doveri, Adriano Bolognino, Davide Tagliavini, Gianni Notarnicola. Novità importante di questa edizione è il focus sulla generazione under 25 che prende il nome di Calimala Disclosure Platform e include 5 nuovi spettacoli coreografati e interpretati da 6 artisti: Beatrice Alessandra Ranieri, Vittorio Porcelli, Sara Ariotti, Rita Carrara, Kyda Pozza e Marta Andreitsiv, su musiche originali del londinese Studio Batsumi. Le performance sono coproduzioni tra Nutida/Stazione Utopia, Fondazione Pitti Discovery, Musicus Concentus, con il sostegno di Fondazione ...

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Al via il primo Concorso Cristina Bozzolini al Teatro di Grassina di Bagno a Ripoli

Oltre 100 danzatori e danzatrici da tutta Italia per la prima edizione del Concorso Bozzolini, in programma domenica 27 aprile alle ore 12.30 al Teatro di Grassina di Bagno a Ripoli. Il concorso, organizzato dall’Accademia Bozzolini – scuola del Balletto di Toscana – sotto la direzione artistica di Hektor Budlla, storica realtà formativa del territorio, rappresenta un’occasione importante per valorizzare il talento di giovani danzatori provenienti da tutta Italia.  L’evento – pensato per solisti, duo e gruppi – ha già riscosso grande successo: le iscrizioni sono ufficialmente chiuse per raggiunto limite massimo, ma il pubblico potrà assistere alle esibizioni con ingresso a 12€. Il Concorso Bozzolini, ideato e curato dall’Accademia Bozzolini, si propone come una nuova proposta culturale per Firenze e il suo territorio, capace di unire formazione, spettacolo e promozione del talento giovanile. L’iniziativa nasce all’interno del nuovo corso intrapreso dall’Accademia Bozzolini a partire da settembre 2024, con una sede rinnovata, in via Pellas a Firenze, nuovi insegnanti e una proposta formativa aggiornata sotto la direzione artistica di Hector Budlla. Come spiega il presidente Mario Setti: – “Il Concorso Bozzolini è il frutto di un anno di intenso lavoro e rinnovamento. Rappresenta un punto di arrivo per il percorso intrapreso, ma anche una grande apertura verso il futuro della danza italiana, con ...

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Romeo e Giulietta (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama

La tragedia dei due innamorati di Verona, scritta da William Shakespeare nel 1593, è una grande storia d’amore diventata eterna e trasposta in musica da uno dei più talentuosi compositori vissuti nel periodo sovietico, Sergej Sergeevič Prokof’ev. Basti pensare che nel 1914 si diplomò al Conservatorio con i voti più alti, vincendo il premio “Anton Rubinstein” come miglior allievo di pianoforte. Partì per un viaggio a Londra, dove conobbe, tra gli altri Claude Debussy, Maurice Ravel, Richard Strauss e in particolare Sergej Diaghilev (fondatore dei “Ballets Russes) nel 1912 mentre assisteva agli spettacoli di danza “L’uccello di fuoco”, “Petruskha” e “Dafni e Cloe”. Fu proprio su richiesta di Diaghilev che iniziò a comporre il suo primo balletto dal titolo “Ala e Lollij” su testo di Serghei Gorodecki. Nel 1915 Prokof’ev incontrò nuovamente Diaghilev a Roma e gli sottopose la partitura (ricca di ritmi selvaggi tanto da rimandare a “La Sagra della Primavera” di Stravinsky). Il celebre impresario mosse diverse perplessità (soprattutto rivolte alla carente russicità melodica) e invitò Prokof’ev a scrivere la musica per un altro balletto tratto da una fiaba popolare russa dello scrittore Aleksandr Nikolaevič Afanas’ev. A differenza di “Ala e Lollij” che rimase incompiuto (venne poi rielaborato ...

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La Bayadére: storia, personaggi, curiosità e trama

“La Bayadére” ovvero “la danzatrice del tempio” catalogato come “balletto-sinfonico” è uno di quei titoli che incarnano appieno la concezione della danza classica e della sua disarmante purezza grazie ad un racconto epico di amore e vendetta divina. Ambientato nell’antica India, indica un altrove dove l’esotismo si tramuta in un riflesso culturale che mira ad esaltare e ad imitare usi, forme, suggestioni e misteri di paesi lontani. Questo tema era particolarmente in voga nell’arte del balletto intorno al XIX secolo. Nel 1838 una compagnia di danzatori indiani fece tappa a Parigi con autentiche bayadere (termine coniato dagli occidentali – in special modo dai viaggiatori – in riferimento alle danzatrici indiane che si esibivano in feste e cerimonie religiose e profane) e l’interesse per l’esotico aumentò confermando il fascino delle genti europee nei riguardi dell’Oriente. Il balletto “La Bayadère” nella sua forma originale si dipana in quattro atti su musica di Léon Minkus e coreografia di Marius Petipa il quale si lasciò ispirare da più fattori: sicuramente dalle cronache lette sulla stampa nel 1875 a proposito della visita del Principe di Galles in India, senza tralasciare la suggestione tratta dal balletto “Sakountala” di suo fratello Lucien su libretto di Théophile Gauthier ...

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Cenerentola: storia, personaggi, curiosità e trama

  Un racconto intramontabile di splendore e romanticismo, senza tempo. Il balletto “Cenerentola” in tre atti con musica di Sergej Prokof’ev, venne scritto tra il 1940 e il 1944. La coreografia originale era firmata da Rostislav Zakharov (coreografo russo, ballerino, direttore d’opera e professore all’Accademia delle Arti a Mosca); il libretto a cura di Nikolaj Volkov era ratto dalla celebre fiaba di Charles Perrault. La rappresentazione per problemi organizzativi del Teatro venne spostato all’anno successivo. Precisamente vide la luce il 22 novembre 1945 al Teatro Bol’šoj di Mosca con le scene di Pëtr Villjams e l’orchestra diretta da Yuri Fayer; interprete principale fu la grande prima ballerina Ol’ga Lepešinskaja che si alternò nel ruolo della protagonista con un’altra straordinaria interprete, Galina Ulanova. Il successo fu immediato. Nel 1946, il Teatro Kirov di San Pietroburgo portò in scena la versione di “Cenerentola” ideata da Konstantin Sergeyev (ballerino e coreografo sovietico) che si calò anche nel ruolo del Principe, con protagonista femminile la prodigiosa Natalija Dudinskaja che fu una delle più grandi danzatrici dell’epoca sovietica, altrettanto prestigiosa come insegnante. Prokofiev considerava la favola “essenzialmente come la cornice per una rappresentazione di autentici esseri umani con le loro passioni e le loro debolezze, ...

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Balletti nell’arte coreografica: La Bella Addormentata

“La bella addormentata”, nota anche come “La bella addormentata nel bosco” è una fiaba europea ispirata a quella di Giambattista Basile, viene ricordata soprattutto nella versione dei fratelli Grimm e in particolare in quella di Charles Perrault. Nell’arte tersicorea, il balletto è il secondo per cronologia di composizione, dei tre composti da Pëtr Il’ič Čajkovskij (per cui delineò la musica in soli quaranta giorni). Il libretto fu scritto dal principe e sovrintendente dei Teatri Imperiali di San Pietroburgo, Ivan Vsevoložskij, la coreografia venne affidata a Marius Petipa. La prima rappresentazione ebbe luogo il 15 gennaio 1890 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo ed ebbe successo fin da subito. Marie Petipa, figlia del coreografo Marius, danzò al debutto il ruolo della Fata dei Lillà (inizialmente il ruolo era mimico; dal 1922 si trasformò sulle punte), Varvara Nikitina (la Principessa Florina), il padre della celebre prima ballerina assoluta Matil’da Feliksovna Kšesinskaja, Felix Kschessinsky (Re Florestan), Giuseppina Cecchetti (La regina), Timofei Stukolkin (Catalabutte), Pavel Gerdt (Principe Desiré). La prova generale avvenne alla presenza dello zar Alessandro III che si complimentò con l’autore. La direzione orchestrale fu di Riccardo Drigo, protagonista la milanese Carlotta Brianza (Aurora) che si formò alla Scuola di Ballo della Scala. “La bella ...

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