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Frida

“Frida Opera Musical”: al Teatro Alfieri la tappa conclusiva del tour italiano

Dopo il debutto al TAM – Teatro Arcimboldi di Milano il 30 ottobre 2025 e le successive tappe a Firenze e Roma, Frida Opera Musical concluderà il suo tour italiano a Torino, al Teatro Alfieri, dal 4 al 7 dicembre 2025. Lo spettacolo, prodotto da MIC International Company, scritto da Andrea Ortis e Gianmario Pagano con la regia dello stesso Ortis, rappresenta una nuova tappa nel percorso della compagnia, già nota per le produzioni La Divina Commedia Opera Musical e Van Gogh Café Opera Musical. L’opera si distingue per la sua struttura narrativa fortemente integrata tra drammaturgia, linguaggi visivi e partitura musicale. Le musiche e le liriche originali di Vincenzo Incenzo si fondono alle coreografie di Marco Bebbu, ai costumi di Erika Carretta e alle scene di Gabriele Moreschi, in un impianto visivo completato dal disegno luci di Valerio Tiberi e Virginio Levrio, che cura anche la componente video-proiettiva. Federica Butera incarna con intensità Frida Kahlo, Andrea Ortis interpreta Diego Rivera, mentre Drusilla Foer dà voce e corpo a La Catrina, figura simbolica che attraversa lo spettacolo come elemento metateatrale e narrativo, collegando il piano biografico e quello visionario. La produzione, realizzata in collaborazione con il Museo Frida Kahlo “Casa ...

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Gran Ballo ottocentesco in ricordo di Sissi a Budapest

C’è una sera, a Budapest, in cui il tempo sembra fermarsi. Una sera in cui le luci si ammorbidiscono, il respiro si fa più lento, e l’eco della storia scivola tra gli stucchi dorati per posarsi sulle spalle degli invitati. Sabato 28 marzo dalle ore 19, lo splendido salone del Corinthia Hotel torna a trasformarsi in un piccolo universo dal sapore viennese, sospeso tra memoria e sogno, grazie alla magia del Gran Ballo di Sissi, organizzato con raffinata cura dalla Compagnia Italiana di Teatro e Danza diretta da Livia Ghizzoni. Sin dal primo ingresso, sembrerà di udire il fruscio delle sete imperiali, di scorgere l’ombra elegante dell’Imperatrice Sissi percorrere le sale, con il suo passo lieve e inquieto. Il salone, illuminato da lampadari che scintillano come costellazioni domestiche, accoglierà gli ospiti in un abbraccio caldo e solenne: un teatro di emozioni che invita a lasciarsi andare all’incanto. Valzer: il battito del cuore dell’Impero È con un valzer che si apre la serata, naturalmente. Le note avvolgenti sembrano prendere per mano i danzatori, guidandoli in una spirale di grazia e leggerezza. Le coppie volteggiano come petali mossi da una brezza gentile; i loro cerchi perfetti disegnano geometrie effimere, poetiche, che si ...

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La danza classica è una autorevole vera scuola di vita

C’è un momento, poco prima che il sipario si apra, in cui il tempo sembra trattenere il fiato. Il pubblico siede in attesa, le luci si abbassano, e tutto tace. Poi, arriva il primo movimento: una figura emerge dal buio, il corpo si fa musica, la musica diventa racconto. È in quel preciso istante che il balletto classico compie il suo incantesimo — antico, eppure sorprendentemente attuale. Questa non è solo danza. È una forma di pensiero. Un modo di raccontare il mondo sulle punte, senza bisogno di parole. Nel cuore del balletto classico c’è un paradosso: appare etereo, ma nasce dal rigore. I danzatori, dietro quella leggerezza quasi soprannaturale, portano sulle spalle anni di fatica, disciplina, errori corretti migliaia di volte. Il corpo si plasma, si adatta, si ribella e infine si arrende alla forma, diventando canale per qualcosa di più grande: il significato. Il balletto resta fedele al tempo lento. Ripete, affina, ascolta. È una cultura della pazienza, una bellezza conquistata centimetro per centimetro. E questa lentezza — così lontana dalla fretta del nostro quotidiano — è forse la sua forma più potente di resistenza. Il balletto è una lingua antica e mutevole, scolpita nei corpi e nei ...

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Danzare stimola il pensiero critico e plasma le menti

  L’arte influenza e riflette la cultura e la collettività da cui emerge, funge da specchio dei valori della società e ispira il cambiamento. In quanto arte, la danza ne riflette le caratteristiche e l’impatto sociale. La danza erige un ponte tra culture e generazioni diverse grazie al suo linguaggio universale che trascende le parole. Tramite il processo creativo, stimola l’innovazione e il pensiero critico, competenze essenziali nel mondo di oggi. Essa quindi svolge un ruolo cruciale nella formazione e nell’espressione dell’identità culturale. Cattura l’essenza delle tradizioni e delle esperienze di una comunità, preservandole e tramandandole per le generazioni future. Coinvolgendo il pubblico a livello emotivo, ispira empatia, capacità di cambiare e azione. Attraverso la narrazione fisica, i codici, la disciplina e la tecnica, la danza conserva il patrimonio culturale, favorisce un senso di appartenenza e rafforza i legami comunitari. Nel corso della storia, la danza è stata un potente strumento per il risveglio sociale. Opere iconiche come il ‘Rito della Primavera’ per esempio hanno scioccato, sensibilizzato e influenzato l’opinione pubblica su tematiche sociali e politiche. Questa capacità di suscitare riflessioni rende la danza un elemento indispensabile per il risveglio mentale. Artisti del calibro di Martha Graham hanno avuto un ...

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Perché la danza piace? La danza è un linguaggio universale!

Siamo ormai tutti consapevoli dei benefici personali apportati dalla danza in termini di creatività, pensiero critico, disciplina, salute mentale e del corpo, tuttavia è altrettanto importante conoscere i modi in cui la danza influisce sulla comunità, trasformandola in una società felice e sana. Come le altre forme d’arte, anche la danza è portatrice di un messaggio di grande ispirazione, essa dimostra come sia possibile affrontare un dolore e affrontare una malattia senza scoraggiarsi. Danzatori disabili hanno dimostrato di poter superare i limiti legati alle disabilità fisiche, provando che niente può fermare un essere umano determinato che si spinge oltre le sue difficoltà. Questi messaggi positivi incoraggiano e rafforzano non solo il singolo, ma l’intera comunità cui appartiene, la elevano e la rendono migliore. Per moltissimi di noi, la sala di danza è un posto in cui possiamo sfuggire ai problemi quotidiani legati al lavoro, alla scuola o a questioni familiari. Per tutta la durata della lezione, infatti, distogliamo la mente dagli eventi stressanti e ci ricarichiamo di energia fisica e mentale. Inevitabilmente trasmettiamo tale effetto positivo a tutti coloro che ci circondano, contribuendo, spesso inconsapevolmente, a migliorare anche la loro salute emotiva e psichica, creando un effetto positivo a cascata ...

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Spettacolo, Franceschini: giornata storica, approvato nuovo sistema di Welfare

Quella di oggi è una giornata storica per il settore dello spettacolo. Con il ministro del Lavoro Orlando abbiamo portato in Consiglio dei Ministri un pacchetto di misure significative per assicurare adeguate tutele assistenziali e previdenziali ai lavoratori dello spettacolo e correggere le numerose storture emerse negli ultimi anni e divenute non più sostenibili soprattutto dopo la pandemia. Sono norme fortemente attese, frutto di un attento lavoro di ascolto delle categorie, che recepiscono molte delle misure già in discussione in parlamento, i risultati dell’indagine conoscitiva della Camera e le proposte presentate dai sindacati, dalle diverse associazioni e che hanno visto impegnato un apposito gruppo tecnico di lavoro che ringrazio per l’importante lavoro svolto. Il nuovo sistema di welfare si completerà con l’approvazione del disegno di legge collegato in materia di spettacolo già pronto per un prossimo Consiglio dei Ministri per riordinare l’intero settore e introdurre nuove ulteriori misure di sostegno e il registro degli attori e dei professionisti dello spettacolo”. Così il ministro della cultura, Dario Franceschini sulle norme del decreto sostegni bis che rafforzano le tutele dei lavoratori dello spettacolo, dalle indennità di maternità a quelle per la  malattia, dall’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali al sistema pensionistico fino ...

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La danza: forma di protesta socio-culturale pacifica e rivoluzionaria

“L’ingiustizia commessa in un luogo qualsiasi del mondo è una minaccia per la giustizia in tutto il mondo”. Così diceva Martin Luther King Jr., pastore protestante, politico e attivista statunitense, leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani. Queste parole suonano sempre più vere di fronte alle ingiustizie esacerbate dalla pandemia e dai recenti eventi di razzismo sistemico che stanno sconvolgendo il mondo. La danza come protesta ha una lunga storia, sul palco e fuori. Durante l’era buia dello schiavismo americano, il cakewalk veniva ballato dagli africani ridotti in schiavitù per intrattenere i bianchi. Tuttavia i ‘padroni’ non si rendevano conto quei passi di danza espressi in impettite passeggiate costituivano una sottile parodia dei manierismi, un modo per scimmiottare l’aristocrazia europea. Schernire la pomposità di massa era un modo valido e sicuro per protestare e sfidare l’autorità. La protesta attraverso la danza ha stimolato la creazione di opere di eccezionale impatto sociale e culturale come Strange Fruit, riflessione straziante sul linciaggio ideata da Pearl Eileen Primus, ballerina, coreografa e antropologa statunitense, allieva di Martha Graham, Charles Weidman, Ismay Andrews e Asadata Dafora. Oppure Run Sister Run, ideata da Cleo Parker Robinson, danzatrice e coreografa americana, fondatrice e direttrice creativa ...

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Teatro alla Scala

Teatro alla Scala: i ballerini protestano con una foto

In queste ore di grande sconforto in seguito alle disposizioni del DPCM del 25 ottobre 2020 tutti i comparti della cultura stanno levando la loro voce per esprimere il dissenso verso la decisione del Governo di chiudere i teatri. C’è chi ha scelto di scendere in piazza per protestare e chi ha deciso di farlo in modi diversi, come i ballerini del Teatro alla Scala di Milano, che hanno espresso il loro rammarico di non poter più andare in scena attraverso una foto che in poche ore è stata diffusa su tutti i profili social dei tersicorei scaligeri. Nell’immagine, diffusa in rete con la frase “ci avete già messo da parte”,  i danzatori indossano la mascherina e una maglia nera, con su scritto “make it possible”: un appello accorato per far sì che la loro arte sia appunto “resa possibile” in quello che può essere considerato il tempio della Danza. Nel pomeriggio anche Roberto Bolle ha lanciato un appello sui social: Nel rispetto delle esigenze sanitarie che restano prioritarie, mi unisco alla voce di coloro che chiedono di non sottovalutare il danno che la chiusura di teatri e cinema, realtà che avevano magnificamente interpretato le norme di sicurezza con risultati eccezionali, ...

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Sosteniamo l’arte e la cultura: 500 bauli in Piazza Duomo a Milano

Cinquecento bauli schierati in piazza Duomo a Milano per denunciare silenziosamente la crisi in cui versa il mondo dello spettacolo dallo scoppio della pandemia. Poco più in là uno striscione con scritto “Un unico settore, un unico futuro” e accanto alle tipiche casse contenenti tutta la strumentazione necessaria all’allestimento degli spettacoli dal vivo – oggi vuote in segno di protesta -, ci sono migliaia di operatori del settore (artisti, organizzatori di eventi, facchini e tecnici) vestiti di nero, in rappresentanza dei 570mila lavoratori del mondo dello spettacolo a rischio.  E tra i primi a diffondere sui social l’impressionante schieramento dei bauli prima dell’inizio della manifestazione “Bauli in piazza” iniziata alle 17:00 c’è anche Saturnino Celani, noto musicista e imprenditore italiano. L’intento è quello di chiedere al Governo nuove regole che rendano sostenibili, anche a livello economico, la ripartenza di eventi, spettacoli e fiere. Niente rumore, solo gli applausi di incoraggiamento che sono gli stessi che questi lavoratori sperano di tornare presto a sentire durante gli spettacoli dal vivo. Redazione www.giornaledelladanza.com

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I molteplici benefici sociali della danza

Siamo ormai tutti consapevoli dei benefici personali apportati dalla danza in termini di creatività, pensiero critico, disciplina, salute mentale e del corpo, tuttavia è altrettanto importante conoscere i modi in cui la danza influisce sulla comunità, trasformandola in una società felice e sana. Come le altre forme d’arte, anche la danza è portatrice di un messaggio di grande ispirazione, essa dimostra come sia possibile affrontare un dolore e affrontare una malattia senza scoraggiarsi. Danzatori disabili hanno dimostrato di poter superare i limiti legati alle disabilità fisiche, provando che niente può fermare un essere umano determinato che si spinge oltre le sue difficoltà. Questi messaggi positivi incoraggiano e rafforzano non solo il singolo, ma l’intera comunità cui appartiene, la elevano e la rendono migliore. Per moltissimi di noi, la sala di danza è un posto in cui possiamo sfuggire ai problemi quotidiani legati al lavoro, alla scuola o a questioni familiari. Per tutta la durata della lezione, infatti, distogliamo la mente dagli eventi stressanti e ci ricarichiamo di energia fisica e mentale. Inevitabilmente trasmettiamo tale effetto positivo a tutti coloro che ci circondano, contribuendo, spesso inconsapevolmente, a migliorare anche la loro salute emotiva e psichica, creando un effetto positivo a cascata ...

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