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Tag Archives: Danza

GD WEB TV: World Ballet Day 2015

Il prossimo 1 ottobre, occhi puntati sul web: cinque compagnie ( The Australian Ballet live da Melbourne, The Bolshoi Ballet live da Mosca,  The Royal Ballet live da Londra, The National Ballet of Canada da Montréal e San Francisco Ballet live da San Francisco) faranno conoscere agli utenti collegati i loro momenti speciali, le lezioni e alcuni elementi segreti. Un appuntamento da non perdere! www.giornaledelladanza.com

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Partecipare ai concorsi di danza?

In generale, la mia opinione per chi partecipa ai concorsi di danza, è sicuramente positiva, ma sempre con moderazione; può diventare un mezzo di scambio, dando agli studenti una visione più ampia del mondo della danza, e facendo capire ai genitori l’impegno e l’importanza di quest’arte, con una diversa ottica verso i nuovi stili, tecniche, e  vari modi di insegnamento nel settore. I concorsi danno una mission da compere agli allievi, portando a termine un progetto coreografico sul palcoscenico. Ho avuto esperienze molto contrastanti come giudice e come pubblico per quanto riguarda i concorsi di danza, ho visto danzatori preparati eseguire bene le coreografie, con scelte di coreografie appropriate  e giudicati in modo equo. Seduto tra il pubblico ho visto genitori infuriati quando a volte si rendevano conto che i loro figli non erano preparati abbastanza e con costumi imbarazzanti ecc. C’è da dire però che l’altro lato della medaglia, rappresentato dalle scuole che “concorrono” ai concorsi, dovrebbero avere più consapevolezza nella preparazione dei propri allievi, in modo da poterli inscrivere nelle “categorie” adatte secondo la loro padronanza della tecnica e artisticità. A mio parere, non è positivo per “tutti” partecipare a un concorso se non si è preparati abbastanza. ...

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"Danza chi, come e perché?" - La Posta di Anna Maria Prina

“Danza, chi, come e perché” – La posta di Anna Maria Prina

Gentile Signora Prina, ho avuto modo di assistere allo spettacolo di addio alle scene di Sylvie Guillem e vorrei confrontarmi con Lei sul perché una danzatrice così meravigliosa abbia deciso di abbandonare la sua carriera. Secondo Lei quali sono le spinte che possono indurre a questa scelta in un’étoile di tale talento? (Clara da Roma) Cara Clara, la meravigliosa Guillem sta dando un lungo addio che è iniziato a marzo e che si protrarrà fino a dicembre. Questo mi fa pensare che il taglio del “cordone ombelicale” che la tiene legata alla danza non sia così facile! E comunque 50 anni è un’età onorevole per porre fine a una carriera di enorme successo ( è vero che alcuni hanno danzato fino a 60 anni e oltre, ma era tristissimo vederli!). Detto questo, credo che le motivazioni dell’allontanamento dalle scene siano per Sylvie numerose. Avendola seguita nel suo percorso professionale e artistico posso azzardare un paio di ipotesi. Innanzitutto, la danzatrice dal corpo più dotato, più elastico, meglio lavorato e più espressivo del pianeta danza, è una professionista seria, precisa e pignola che aspira alla perfezione come e più di ogni danzatore. Pertanto, da persona intelligente, sceglie di lasciare prima di dare prestazioni non ...

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"Danza chi, come e perché?" - La Posta di Anna Maria Prina

“Danza, chi, come e perché?” – La posta di Anna Maria Prina

Carissima Anna Maria Prina, Nel percorso di un danzatore si ha occasione di interpretare svariati ruoli. Spesso non è facile indossare una maschera, lontana dai nostri canoni di personalità o addirittura talvolta abbiamo paura di osare le nostre potenzialità emotive. Durante la sua carriera ha mai avuto difficoltà nell’interpretare un ruolo specifico e come si è approcciata ad esso, avendo alle spalle professionalità e spessore emotivo? (Michele da Pisa) Caro Michele, essere ballerini a livello professionale implica anche possedere una certa “flessibilità”, non solo fisica ma mentale. Quindi, pur tenendo conto delle inclinazioni personali, non si devono avere preclusioni di sorta, non bisogna chiudersi al nuovo o al diverso. Le porto un esempio personale: da giovane ballerina mi è capitato spesso di dover danzare in “balletti bianchi” come La Silfide, Le Silfidi, secondo atto di Giselle, che non erano certo i miei preferiti essendo io portata naturalmente al neoclassico. Ho imposto a me stessa con impegno e caparbietà (anche ricercando libri e vecchi filmati) di trasferire al mio corpo gli atteggiamenti e l’espressività dell’epoca e del personaggio ultraterreno. Passavo del tempo a controllare allo specchio, per esempio, l’angolatura del corpo e delle braccia; mi pettinavo con grande cura secondo lo ...

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"Danza chi, come e perché?" - La Posta di Anna Maria Prina

“Danza, chi, come e perché?” – La posta di Anna Maria Prina

Gentile Signora Prina, Le scrivo per chiederLe il Suo parere sui famosi passi d’addio delle scuole di danza private, Lei cosa ne pensa? (Anna Maria da Cosenza) Cara Anna Maria, il Passo d’addio ha origini scaligere ed è stata una bellissima tradizione fino agli anni ’60. È rimasto nella memoria quello di Carla Fracci che danzò giovanissima Lo spettro della rosa con l’allora primo ballerino della Scala Mario Pistoni. Era ideato per valorizzare le doti dei neo-diplomati della Scuola di ballo del Teatro alla Scala in una serata regolare, aperta agli abbonati di Opera. Infatti il Passo d’Addio della Fracci (1955) andò in scena dopo l’opera La Sonnambula cantata da Maria Callas e con la regia di Luchino Visconti, personaggi di altissimo livello mondiale che diedero luce e importanza a Fracci e alle altre licenziande. Per quanto riguarda le scuole private, penso che il passo d’addio abbia di fondo lo stesso desiderio di mettere in luce le diplomande, (che in genere ricevono il Diploma in quella serata) facendo loro danzare uno o più brani in cui eccellono. Naturalmente i risultati possono essere i più disparati, poiché dipendono dalla qualità dell’insegnamento e dalle doti degli allievi/e. Quindi direi che l’intenzione è ...

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"Danza chi, come e perché?" - La Posta di Anna Maria Prina

“Danza chi, come e perché?” – La posta di Anna Maria Prina

Gentilissima, vorrei sapere se rimpiange i tempi in cui lavorava alla Scala (Elisabetta da Napoli) Gentile Elisabetta, grazie della sua domanda che mi dà’ modo di chiarire ciò che in molti si chiedono. In generale non ho rimpianti nella mia vita proprio per il mio modo di essere. Certamente posso ricordare con grande piacere (a parte qualche spiacevole episodio che ho buttato nel cestino!) gli anni passati alla Scala prima come allieva, poi come ballerina al servizio e in collaborazione con maîtres de ballet, colleghi scaligeri, danzatori e coreografi italiani e stranieri. Periodi che mi hanno dato la possibilità e la ricchezza di lavorare al fianco di personaggi eccelsi, a partire dai sovrintendenti dell’epoca a registi, scenografi e musicisti. In quegli anni il mio amore e la dedizione alla danza sono sempre cresciuti, così come la curiosità nei confronti di tutte le forme di danza e della fusione di tutte le arti. Ricordo anche con gioia e gratitudine il periodo trascorso nell’ex Unione sovietica (Russia), che ha stimolato in me la passione viscerale per l’insegnamento. E come non pensare all’emozione di essere stata scelta da Paolo Grassi e John Field per divenire la direttrice della Scuola di Ballo del Teatro ...

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“Inequilibrio festival della nuova scena tra teatro e danza”: la XVIII edizione è pronta!

XVIII edizione per Inequilibrio festival della nuova scena tra teatro e danza, organizzato da Armunia,  in programma a Castello Pasquini di Castiglioncello (LI) per due lunghi fine settimana, da mercoledì 24 a domenica 28 giugno e da mercoledì 1 a domenica 5 luglio. Persiste nel progetto del festival la volontà di favorire i processi di creazione artistica attraverso le residenze. Molti dei protagonisti presenteranno lavori frutto di percorsi residenziali svolti ad Armunia, che da sempre scommette sull’ospitalità come momento fondante e luogo imprescindibile di condivisione di processi creativi. Per la danza l’attenzione si concentrerà sul corpo e sulla figura per comunicare vibrazioni che neghino linee classiche, con cifre stilistiche molto chiare e che raccontino maschile e femminile senza rinunciare alla bellezza Gli spagnoli Laura Aris e Álvaro Esteban presenteranno CUALQUIER MAÑANA (ANY GIVEN MORNING). In un delicato equilibrio, un duetto intimo – quando poche parole, un gesto , un gioco sciocco, una casualità, una coincidenza  o un semplice sussurro, spostano l’ago della bilancia. Lo spettacolo è una riflessione sul dolore naturale relativo agli equilibri che improvvisamente si rompono, finché una mattina sentiamo che i pezzi del puzzle non tornano più insieme come sempre. Un viaggio fisico nel presente, con la consapevolezza ...

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Al Filarmonico di Verona “Gran Gala di danza – Tre scuole a confronto”

Questa sera alle ore 20.30 debutta Gran Gala di Danza, il terzo e ultimo spettacolo coreutico al Teatro Filarmonico di Verona per la Stagione di Balletto 2014-2015 di Fondazione Arena. Lo spettacolo è il risultato di un invito che Fondazione Arena e il suo Corpo di ballo hanno rivolto a tre grandi scuole delle tre nazioni depositarie dei metodi accademici che, nei secoli, hanno scritto la storia della danza. Le tre coppie protagoniste provengono quindi da importanti compagnie, una russa, una italiana ed una francese: Ernest Latypov e Nadezda Batoeva dal Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, Marco Agostino e Nicoletta Manni dal Teatro alla Scala di Milano, Alexandre Van Hoorde e Stephanie Madec-Van Hoorde dall’Operá National du Rhin di Strasburgo, che si alternano ai Primi ballerini Teresa Strisciulli, Evghenij Kurtsev e Antonio Russo, ai Solisti e al Corpo di ballo dell’Arena di Verona in un programma di capolavori della tradizione tersicorea internazionale. Accompagna i danzatori l’Orchestra areniana diretta dal M° Roman Brogli-Sacher. Gran Gala di Danza rappresenta un viaggio tra le coreografie di maestri internazionali della danza, di ieri e di oggi, per portare in scena la grande storia del balletto mondiale. La serata intende, infatti, rendere un omaggio alle ...

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Eleonora Abbagnato, nuovo Direttore del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera, si presenta a Roma

È arrivata in punta di piedi, silenziosa, ma già consapevole del ruolo di cui è stata insignita e che, nei prossimi mesi, dovrà occupare: Eleonora Abbagnato ha varcato la porta del Teatro Nazionale ieri, domenica 10 maggio, per presentarsi a Roma ma soprattutto a Teatro dell’Opera di Roma. Alla presenza del sindaco di Roma Capitale e presidente della Fondazione Teatro dell’Opera, Ignazio Marino, del sovrintendente Carlo Fuortes, dell’Assessore alla Cultura del Comune Giovanna Marinelli e della direttrice della Scuola di danza Laura Comi, la nuova Direttrice del Corpo di ballo dell’ente capitolino ha fatto la sua prima apparizione ufficiale.  Un’occasione speciale, visto che l’incontro si è svolto in occasione della lezione aperta della Scuola di Danza della Fondazione. Una presenza importante per i ragazzi della Scuola, quella della Abbagnato, che apre così un nuovo rapporto, una naturale osmosi tra il Corpo di Ballo e il vivaio della danza dell’Opera. Il Giornale della Danza ha chiesto al nuovo Direttore cosa porterà di Parigi a Roma e se avrà l’occasione di danzare con la compagnia. Eleonora Abbagnato ha confermato che, ove possibile, ballerà con l’ensemble, facendo il possibile, nel contempo, di fare dello scambio tra Roma e Parigi linfa vitale di questa ...

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