Persino la Maison francese Hermes si è lasciata suggestionare dalla danza. Per la nuova collezione Hermes Fall/Winter 2021-2022 presentata attraverso un video digital, a causa delle restrizioni sanitarie durante la Parigi Fashion Week, il direttore creativo Nadège Vanhée-Cybulski si è ispirato alle donne forti e al loro senso di resilienza. Non possiamo quindi non pensare ai ballerini e ballerine, persone che lottano quotidianamente per il raggiungimento dei propri obiettivi, modellando il proprio fisico e la propria mente alla realizzazione dei propri sogni. Ma non solo. La danza viene proprio portata in passerella dal colosso francese. La presentazione è composta da due balletti e una sfilata. Lo show di danza si apre a New York, all’Armory Show, poi è la volta della sfilata Parigi, al Garde Républicaine ed infine l’ultima coreografia si svolge a Shangai. La presentazione Hermes Fall/Winter 2021-2022 è quindi un vero e proprio trittico ambientato a New York, Parigi e Shanghai Nella Grande Mela, i ballerini hanno dato il via alla sfilata di Hermes. Il prologo si è svolto all’Armory Show, sotto la supervisione della coreografa americana Madeleine Hollander. Dopo la successiva sfilata a Parigi, i ballerini di Shanghai hanno preso il sopravvento, sotto la direzione della coreografa ...
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Triennale Milano e Hermès un premio per i giovani coreografi
Il contemporaneo nelle sue declinazioni meno prevedibili. E in sinergia sempre più stretta con la Triennale per un dialogo tra i linguaggi dell’arte, della performance, del design, certificato anche dal nome: non più Teatro dell’Arte ma Triennale Milano Teatro. Cartellone ricco e intrigante quello concepito dal curatore Umberto Angelini per il 2019/20, con appuntamenti da ottobre a febbraio per poi lasciare spazio, da marzo, al festival Fog. E se con la serata psichedelica Parla Ascolta Guarda Fai a cura di Fantom domani si festeggia l’inaugurazione tra performance e musica, il resto della stagione è nel segno dei Classici, rivisti alla luce del presente. È il caso di Tristan und Isolde del coreografo giapponese Saburo Teshigawara che si confronta con l’immaginario wagneriano, ma anche del talentuoso regista Alessandro Serra con il dittico composto dal pluripremiato Macbettu e dal Giardino dei ciliegi, fresco di debutto alla Biennale. Sono dei classici del contemporaneo anche i tre lavori del duo Tagliarini Deflorian, (Rewind, Reality, Ce ne andiamo per non darvi troppe preoccupazioni) e la ripresa dello storico Otto di Kinkaleri. Attesissimo il portoghese Tiago Rodrigues, per la prima volta a Milano con By Heart e Sopro, molto gradito il ritorno della danza di Mk ...
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