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Tag Archives: Les Ballets C de la B

“REQUIEM POUR L.”: Alain Platel danza attraverso il profondo sentire di ognuno di noi

Alain Platel conferma con questo spettacolo la capacità e la vocazione a toccare corde sensibili del nostro profondo sentire. Requiem pour L. è una riflessione lucida, sofferta, a tratti impietosa, sul tema della morte. La morte come parte sostanziale e sublime della vita; come esperienza profondamente umana e spirituale. Creato a quattro mani con Fabrizio Cassol, il compositore con il quale Platel ha realizzato numerose opere quali VSPRS, basata sul Vespro de la beata vergine di Monteverdi, Pitié, Coup Fatal. Requiem pour L. nasce circa tre anni fa, proprio durante il tour di Coup Fatal lo spettacolo che riuniva un gruppo di musicisti congolesi impegnati nel repertorio barocco europeo. La proposta di lavorare su un adattamento del Requiem di Mozart si adattava perfettamente al momento esistenziale di Platel la cui vita veniva in quel tempo attraversata da alcune perdite strazianti, la morte del padre, del fedelissimo cane e l’assistenza fino all’ultimo istante del suo mentore, Gerard Mortier. Il fatto che il Requiem fosse un’opera lasciata incompiuta da Mozart ha convinto Cassol a impegnarsi in una riscrittura dedicata allo stesso gruppo di musicisti africani. Il risultato è un distillato immaginario che contiene l’essenza della scrittura di Mozart, che ne mantiene intatta ...

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La vera Palestina tra le danze di “Badke”

La vera Palestina tra le danze di “Badke”

  Spesso la danza rappresenta l’arte per eccellenza atta a connotare appieno l’identità culturale di un popolo, di una civiltà, di un destino politico. Il Teatro Comunale di Ferrara, all’interno della corrente stagione di danza, intende percorrere questo obiettivo presentando in prima nazionale Badke, opera prodotta da KVS, Les Ballets C de la B e A.M. Qattan Foundation, in scena sabato 29 ottobre alle ore 21. Lo spettacolo si avvale, inoltre, della coproduzione di Zürcher Theater Spektakel e de Les Théâtres de la Ville de Luxembourg, ma a “plasmarlo” nella sua essenza, sia per concept sia per coreografia, è l’unione del genio creativo di Koen Augustijnen (rinomato performer di Alain Platel, poi coreografo de Les Ballets C de la B), Rosalba Torres Guerrero (danzatrice di datata esperienza sia nella compagnia Rosas di Anne Teresa De Keersmaker sia in quella di Platel) e Hildegard De Vuyst (componente di KVS per 12 anni e dramaturg al fianco di Platel sin dal 1995). This trio is together responsible for the production. The groundwork for this collaboration had already been laid. As a dramaturge, Hildegard De Vuyst worked on the first independent works of both Koen Augustijnen (To Crush Time) and Rosalba Torres Guerrero ...

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“Nicht schlafen” di Alain Platel: le memorie di Mahler, le emozioni di oggi

“Nicht schlafen” di Alain Platel: le memorie di Mahler, le emozioni di oggi

  Sempre più spesso la danza contemporanea tende a varcare i confini della propria dinamicità scenica per abbracciare nuovi stili performativi in grado di “narrare” con un linguaggio composto dalle emozioni più intime dell’essere umano, dimodoché il pubblico si senta coinvolto al massimo nella visione dello spettacolo. È di certo questo il caso del genio creativo di Alain Platel e dei suoi Ballets C de la B (Belgio), che i prossimi 23 (ore 20:45) e 24 settembre (ore 19:30), nell’ambito di Torinodanza Festival 2016, salgono sul palcoscenico delle Fonderie Limone di Moncalieri (TO) per presentare in prima italiana il proprio ultimo lavoro, Nicht schlafen. In un mix di eclettismo, anarchia e profondità artistica, il progetto di Platel si ispira fortemente a Gustav Mahler – ne dà conferma la partitura musicale interamente dedicatagli – ponendone l’accento soprattutto sul periodo viennese a cavallo tra il XIX e il XX secolo, poco prima dell’avvento dei totalitarismi e dello scoppio delle Guerre Mondiali. Ci sono intensi parallelismi fra quel periodo di incertezze all’inizio del secolo scorso e il momento presente. Mahler è riuscito, con la sua musica e la sua sensibilità, ad esprimere un momento storico di emozioni violente e contraddittorie, ansie e perplessità, ...

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“Au-Delà”: a Torino la prima italiana della nuova creazione di Alain Platel

  “Questa danza è per il mondo e la danza è di tutti”: questo il leitmotiv di Les ballets C de la B, ensemble creata da Alain Platel, uno dei coreografi più celebri e celebrati del nostro tempo. La sua compagnia si è imposta per la capacità di promuovere un modello stilistico, organizzativo e produttivo originale ed efficace. A partire dal 2006 Les ballets C de la B ha presentato le proprie creazioni a Torinodanza: la struttura del gruppo come piattaforma per diversi coreografi ha fatto sì che a Platel si affiancassero negli anni talenti emergenti della scena internazionale, tra i quali Koen Augustijnen, artista che si sporca con la vita, inducendo movimenti sfrenati, impetuosi, deformi, contorti, per riportarli a una partitura coreografica energica e coinvolgente. Questa nuova creazione, coprodotta dal festival e presentata in prima italiana, riprende il filo del discorso di Ashes, successo di critica e pubblico a Torinodanza 2009, in un suggestivo ma appassionato viaggio nella vita dopo la morte. Cinque danzatori, tutti intorno ai quarant’anni, esplorano le possibilità, le aspettative e le promesse di una vita dopo la vita. Augustijnen ha riunito un cast di esperti ballerini, chiedendo al drammaturgo Lou Cope e al progettista Wim ...

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Il Torinodanza Festival dedica il terzo focus a Alain Platel e Les Ballets C de la B

Nato quasi per gioco e nella libertà assoluta, Les ballets C de la B è un “many-headed dance-theatre collective” le cui performance spaziano tra surrealismo, psicologia e farsa. Oltre a Alain Platel, ricordiamo tra i principali coreografi Cherakoui e Hans van den Broeck, ora entrambi indipendenti e, fra i membri attuali,  Augustijnen, De Smedt e Estaras. È un collettivo che incoraggia i suoi performer a sviluppare un percorso coreografico individuale, ne sono emersi  infatti  interessanti artisti tra i quali, ad esempio, Sidi Larbi Cherkaoui. Un’importante fonte di ispirazione per Platel è stata  Pina Bausch. Come lei è interessato alla dimensione umana dei performer, dalle loro esperienze e capacità attinge il materiale che verrà montato nella dimensione di forma scenica. Il Torinodanza Festival 2010 dedicherà il suo ultimo focus a  Alain Platel e Les Ballets C de la B. Scrive il direttore artistico Gigi Cristoforetti: “La terza dimensione (del festival) esplora fino in fondo la contrapposizione tra dolore e bisogno di riscatto, tra ferita e speranza: estremi che si toccano e svelano il segreto della vitalità umana”. Con la vita indubbiamente ci si confronterà, che sia nella dimensione del ricordo come in Primero Erscht di Lisi Estaras o nella ricerca di ...

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