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Tag Archives: Linda Giubelli

Svelati i cast della “Bella” alla Scala dedicata a Giorgio Armani

Proprio alla Scala Nureyev affidò, nel 1966, il debutto della sua Bella: a sessant’anni da quella prima assoluta a sei anni dalle precedenti recite torna in scena alla Scala, nello sfarzoso allestimento del premio Oscar Franca Squarciapino creato per la Scala nel 1993. Tredici recite, dal 18 dicembre al 13 gennaio, più la consueta Anteprima Giovani il 17 dicembre e con la recita di apertura del 18 dicembre dedicata a Giorgio Armani, il Corpo di Ballo scaligero diretto da Frédéric Olivieri si appresta a inaugurare la nuova Stagione di Balletto con uno dei titoli più amati e ardui del grande repertorio, che potrà far risplendere nei tanti ruoli in evidenza, i solisti e gli artisti delle danze di insieme, i protagonisti che tornano a ricoprire i ruoli principali e quelli che li affronteranno per la prima volta. Il cast di apertura vedrà in scena Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko nei ruoli di Aurora e del Principe Désiré (che ricopriranno anche il 31 dicembre e il 3, 7 e 10 gennaio). Doppio debutto per Alice Mariani e Navrin Turnbull (il 21 dicembre, poi il 2 e l’8 gennaio, ma che saranno anche in scena il 17 dicembre, per l’Anteprima Giovani). Sarà ...

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“Serata William Forsythe” alla Scala [RECENSIONE]

Il sipario si apre su un silenzio che sembra già coreografato. Prologue non è un preludio ma un atto di nascita: il corpo che si prepara, la linea che si definisce e subito si dissolve. Forsythe costruisce il tempo come materia, lo piega, lo sospende. 
I danzatori della Scala avanzano in una grammatica classica che però non cerca perfezione: è un linguaggio che si incrina, che si lascia contaminare dal dubbio. Gli arabesque si inclinano, gli equilibri diventano vibrazioni, e la musica di James Blake (su base registrata) si infila tra un respiro e l’altro, come un pensiero che non vuole cessare. 
In questa apertura si percepisce un’urgenza: quella di un nuovo inizio che non rinneghi il passato, ma lo riavvolga, lo osservi da un’altra angolatura. Prologue diventa così un territorio sospeso tra memoria e desiderio, tra gesto e intenzione. Poi la scena si svuota e resta una sbarra. Semplice, verticale, necessaria.
 The Barre Project è l’idea della disciplina portata all’essenza. Forsythe la trasforma in una riflessione sull’atto stesso del danzare: il corpo si misura, si sostiene, si spinge oltre i propri limiti. Ogni appoggio diventa interrogazione, ogni rilascio una risposta. 
Qui la danza non racconta, ma pensa. La musica ...

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Alla Scala le architetture coreografiche di William Forsythe

Dopo il Trittico Lander/Kylian/Béjart il viaggio tecnico e artistico che ha coinvolto danzatori e pubblico nella creatività dei maestri del Novecento proseguirà con Serata William Forsythe – The Blake Works, che nel 2023 ha visto il Corpo di Ballo scaligero diventare parte dello sviluppo creativo del grande coreografo. Dall’11 al 29 novembre l’attesissimo ritorno di questa produzione vedrà la Compagnia diretta da Frédéric Olivieri rinnovare in scena lo straordinario entusiasmo di due anni fa caratterizzato da un profondo senso di libertà, dinamismo e gioia nel superamento dei propri limiti che tutti gli artisti riconoscono nel lavoro fatto con Forsythe. A coronamento del suo progetto di esplorazione nel tessuto musicale del compositore britannico James Blake, iniziato nel 2016, William Forsythe ha destinato nel 2023 al Balletto scaligero la prima versione completa di questo lavoro, in una nuova e inedita serata. Dopo aver rappresentato nel corso delle passate Stagioni alcuni dei suoi più famosi pezzi storici, il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala è diventato protagonista di una nuova avventura creativa, una completa immersione nello stile di Forsythe che ha portato in scena le architetture coreografiche di Prologue, The Barre Project e Blake Works I. Proprio con Blake Works I, creato ...

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Annunciati i cast nei ruoli principali di Paquita alla Scala

Dall’11 al 26 giugno, un nuovo importante debutto per il Teatro alla Scala e il suo Corpo di Ballo diretto da Frédéric Olivieri, che aggiunge ora al suo repertorio la sua prima Paquita, quella firmata da Pierre Lacotte nel 2001 per l’Opéra di Parigi. In una pittoresca Spagna del diciannovesimo secolo, durante l’occupazione napoleonica l’amore contrastato tra l’ufficiale francese Lucien d’Hervilly e la zingara Paquita è coronato da giuste nozze dopo varie peripezie e disvelamenti. Una trama articolata al servizio di una entusiasmante vetrina di grande danza, lirismo e virtuosismo che vedrà in scena numerosi protagonisti, con tre cast nei ruoli principali: Nicoletta Manni, Martina Arduino e Alice Mariani nel ruolo di Paquita e Nicola Del Freo, Timofej Andrijashenko e Navrin Turnbull in quello di Lucien d’Hervilly. Il capo dei gitani, Iñigo sarà impersonato da Claudio Coviello, Marco Agostino e Christian Fagetti. Donna Serafina sarà Vittoria Valerio poi Virna Toppi ed Alessandra Vassallo, Don Lopez de Mendoza Massimo Garon, il Conte d’Hervilly Gabriele Corrado ed Edoardo Caporaletti e la Contessa Francesca Podini e Chiara Borgia. Quattro cast per il passo a tre del primo atto: Alice Mariani, Virna Toppi e Mattia Semperboni poi Maria Celeste Losa, Gaia Andreanò, Darius Gramada, ...

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Il sipario della Scala si apre sul balletto “Peer Gynt”

A dieci anni dalla sua creazione, entra in un repertorio italiano il celebre balletto contemporaneo di Edward Clug, tratto dal dramma in versi di Henrick Ibsen con le musiche di Edvard Grieg. La produzione sarà registrata da RAI Cultura e trasmessa in autunno su Rai 5 e Rai Play per l’estero (ad eccezione di Grecia, Repubblica Ceca e Giappone) in live streaming sulla piattaforma digitale Medici Tv il 18 aprile. Dall’8 al 18 aprile il sipario del Teatro alla Scala si aprirà su Peer Gynt di Edward Clug, balletto narrativo ma onirico, con un evocativo impianto teatrale che accompagna il viaggio fisico e interiore di questa leggendaria figura del folklore nordico, personaggio drammatico tra i più complessi usciti dalla penna di Ibsen. Primo balletto narrativo a serata di Clug, Peer Gynt vide il suo debutto nel 2015 per il Balletto del Teatro Nazionale Sloveno di Maribor. Da allora è diventato così popolare da essere richiesto in tutta Europa. Proprio al Teatro alla Scala, decimo teatro europeo per cui viene riallestito, celebrerà il suo decimo anniversario, entrando per la prima volta nel repertorio di una Compagnia italiana. Un lavoro nato dalla ricerca sul testo del grande drammaturgo e sulla musica di ...

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Annunciati i cast del balletto Peer Gynt di Edward Clug alla Scala

Per la prima volta alla Scala Peer Gynt di Edward Clug, balletto narrativo ma onirico, con un evocativo impianto teatrale che accompagna il viaggio fisico e interiore di questa leggendaria figura del folklore nordico, personaggio drammatico tra i più complessi usciti dalla penna di Ibsen. Clug ha creato un nuovo libretto che segue in senso cronologico la narrazione di Ibsen e accosta la musica di scena di Grieg per Peer Gynt ad altri suoi celebri brani da concerto e da camera, per uno sviluppo dinamico e coerente della narrazione. Fondendo i mondi artistici di Ibsen e di Grieg, si crea un nuovo insieme, e un paesaggio con molte porte: Clug ha scelto le sue, che apre agli spettatori e invita a varcarle, per entrare in una nuova esperienza di balletto contemporaneo. Due i cast che si alterneranno sotto la direzione di Frédéric Olivieri nelle sette recite in programma, per questa produzione di cui Clug ha firmato sia la coreografia che il libretto: Peer Gynt sarà impersonato da Navrin Turnbull e da Timofej Andrijashenko; Solveig da Alice Mariani e Martina Arduino; Åse, la madre di Peer verrà interpretata da Antonella Albano e Alessandra Vassallo, gli sposi Ingrid e Mads Moen da ...

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Nuovo trittico alla Scala firmato “Kratz / Preljocaj / De Bana”

Il mese di febbraio vede il Corpo di Ballo della Scala protagonista, in scena e non solo: negli scatti di Gérard Uféras, in mostra al “Museo Teatrale alla Scala” dal 12 febbraio fino al 14 settembre, nel libro omonimo “Lo sguardo nascosto”, in vendita dal 28 febbraio, e sul palcoscenico, nel trittico contemporaneo “Kratz/Preljocaj/ De Bana”, dal 28 febbraio al 12 marzo, con anteprima benefica riservata alla Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald Italia il 27 febbraio. Incastonata in un trittico che vede la ripresa del gioiello coreografico di Angelin Preljocaj “Annonciation” e “Solitude Sometimes” di Philippe Kratz, creato nel 2023 per i ballerini scaligeri su musiche di Thom Yorke e Radiohead, gli artisti del Balletto sono impegnati nella prima assoluta di “Carmen”, nuova creazione di Patrick de Bana. Per il suo primo lavoro cucito sulla Compagnia scaligera e le sue étoiles, de Bana scava tra mitologia, cultura, profumi e icone di una Spagna filtrata dal suo vissuto personale, per far rivivere l’essenza di Carmen, appassionata eroina, vestita di libertà, su un tessuto musicale che si basa sulla “Carmen Suite” di Rodion Ščedrin e trasporta il pubblico nelle radici gitane con le sonorità di “Aconteció” (di El Pele&Vicente Amigo) e di “Ayer ...

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In diretta ‘Dances at a Gathering’ e ‘The Concert’ su LaScalaTv

Mancava dal palcoscenico della Scala dal 2004 la firma di Jerome Robbins ed ora viene celebrata, nel “Trittico Balanchine/Robbins” con due dei suoi più noti lavori coreografici entrambi su musiche di Chopin che per la prima volta vengono interpretati dal Balletto scaligero: “Dances at a Gathering”, gioiello di pura danza, ispirata dal tessuto musicale e dalle sue nuances, e “The Concert”, unico nel suo genere, ironico e brillante spaccato delle umane fantasticherie e stravaganze, di una serie di personaggi che assistono a un recital di pianoforte. Con il cast a cui è stato affidato il debutto scaligero di questi due meravigliosi balletti, nella recita del 12 novembre “Dances at a Gathering” e “The Concert” saranno trasmessi in diretta dalle ore 20.40 sulla piattaforma LaScalaTv. Lo streaming può essere noleggiato. In alternativa, è possibile abbonarsi a LaScalaTv per vedere tutti i contenuti, inclusa la diretta dei due lavori di Jerome Robbins. Dopo la diretta, il video resterà disponibile on demand fino al 19 novembre 2024. Nella recita in streaming, “Dances at a Gathering” vedrà protagonisti Nicoletta Manni (Pink), Martina Arduino (Mauve), Alice Mariani (Apricot), Linda Giubelli (Green), Asia Matteazzi (Blue), Claudio Coviello (Brown), Timofej Andrijashenko (Purple), Darius Gramada (Green Boy), Mattia ...

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Alla Scala un omaggio a due giganti della coreografia  

Dall’8 al 20 novembre il Trittico Balanchine/Robbins conclude con un nuovo programma la Stagione di Balletti omaggiando due giganti del Ventesimo secolo: George Balanchine, con “Theme and Variations”, che torna in scena con una nuova veste firmata da Luisa Spinatelli, e Jerome Robbins, con due dei suoi più noti balletti, “Dances at a Gathering” e “The Concert”, entrambi su musiche di Chopin, ed entrambi per la prima volta in scena alla Scala. Capolavoro del più puro stile balanchiniano, sul quarto movimento dalla “Suite n. 3 in sol maggiore op. 55” di Čajkovskij “Theme and Variations” nacque dall’intento – come scrisse lo stesso autore – “di evocare il grandioso periodo del balletto classico, che fiorì in Russia con l’aiuto della musica di Čajkovskij”. Per la prima volta alla Scala “Dances at a Gathering”, gioiello di pura danza, ispirata dal tessuto musicale e dalle sue nuances e “The Concert”, unico nel suo genere, ironico e brillante spaccato delle umane fantasticherie e stravaganze, di una serie di personaggi che assistono a un recital di pianoforte. generazione di artisti si confronta per la prima volta con questi tre balletti; la Scala rinnova la lunga e storica consuetudine con lo stile di Balanchine e arricchisce il ...

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La Bayadére: storia, personaggi, curiosità e trama

“La Bayadére” ovvero “la danzatrice del tempio” catalogato come “balletto-sinfonico” è uno di quei titoli che incarnano appieno la concezione della danza classica e della sua disarmante purezza grazie ad un racconto epico di amore e vendetta divina. Ambientato nell’antica India, indica un altrove dove l’esotismo si tramuta in un riflesso culturale che mira ad esaltare e ad imitare usi, forme, suggestioni e misteri di paesi lontani. Questo tema era particolarmente in voga nell’arte del balletto intorno al XIX secolo. Nel 1838 una compagnia di danzatori indiani fece tappa a Parigi con autentiche bayadere (termine coniato dagli occidentali – in special modo dai viaggiatori – in riferimento alle danzatrici indiane che si esibivano in feste e cerimonie religiose e profane) e l’interesse per l’esotico aumentò confermando il fascino delle genti europee nei riguardi dell’Oriente. Il balletto “La Bayadère” nella sua forma originale si dipana in quattro atti su musica di Léon Minkus e coreografia di Marius Petipa il quale si lasciò ispirare da più fattori: sicuramente dalle cronache lette sulla stampa nel 1875 a proposito della visita del Principe di Galles in India, senza tralasciare la suggestione tratta dal balletto “Sakountala” di suo fratello Lucien su libretto di Théophile Gauthier ...

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