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Tag Archives: Maurice Bejart

Il fotografo della danza Alessio Buccafusca “allo specchio”

Balletto classico preferito? Il Lago dei cigni. Balletto contemporaneo preferito? La Sagra della Primavera di Maurice Béjart. Il Teatro del cuore? Il Teatro San Carlo di Napoli. Un romanzo da trasformare in un balletto? Il Codice da Vinci scritto da Dan Brown. Un film da cui trarre uno spettacolo di balletto? Casablanca per la regia di Michael Curtiz, con Humphrey Bogart e Ingrid Bergman. Il costume che hai visto indossato in scena e che hai preferito? Il tutù nero del Lago dei Cigni. Quale colore associ alla danza? Il bianco come quello del Lago dei Cigni. Secondo te che profumo ha la danza? Il profumo del mare. La musica più bella scritta per il balletto? Quella del Lago dei cigni di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Due miti della danza del passato, maschile e femminile? Carla Fracci e Paolo Bortoluzzi. Due miti della danza del presente, maschile e femminile? Eleonora Abbagnato e Roberto Bolle. Da fotografare qual è il tuo “passo di danza” preferito? L’Arabesque. Tra i ruoli del grande repertorio del balletto classico quale ti affascina maggiormente? Sicuramente quello di Giselle. Chi è stato il genio per eccellenza dell’arte coreografica? Maurice Béjart che ha regalato a milioni di persone i suoi ...

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Il Prix de Lausanne assegna il Premio alla Carriera a Sylvie Guillem

Il Prix de Lausanne è orgoglioso di annunciare che Sylvie Guillem riceverà il Premio alla Carriera 2026, in riconoscimento del suo straordinario contributo all’arte della danza e della sua duratura influenza su generazioni di artisti in tutto il mondo. Il premio verrà consegnato durante l’Interludio delle Finali, sabato 7 febbraio 2026, al Théâtre de Beaulieu di Losanna. L’intera cerimonia sarà trasmessa in diretta sulle piattaforme ufficiali del Prix de Lausanne. Icona internazionale della danza, Sylvie Guillem ha lasciato un segno indelebile nella storia del balletto grazie al suo virtuosismo tecnico e al suo spirito indipendente. Formatasi alla Scuola di Ballo dell’Opéra di Parigi, entrò a far parte del Balletto dell’Opéra di Parigi a 16 anni e fu promossa a Étoile a 19 da Rudolf Nureyev, diventando la più giovane stella nella storia della compagnia. Si affermò come una pioniera del balletto classico, coniugando maestria tecnica con libertà interpretativa e un audace approccio al repertorio contemporaneo. La sua carriera internazionale, che include collaborazioni con coreografi di spicco come Maurice Béjart, William Forsythe, Mats Ek e Akram Khan, ha avuto un profondo impatto sul panorama della danza mondiale. La sua interpretazione del Boléro di Béjart rimane uno dei momenti salienti del suo ...

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Manni-Andrijashenko in “La gioia di danzare” a Modena

Entrata nel Corpo di Ballo del Teatro alla Scala nel 2013, Nicoletta Manni ne è divenuta prima ballerina nel 2014 ed étoile nel 2023, affermandosi tra le maggiori interpreti del repertorio classico. Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti si ricordano il Premio Roma Danza, il Premio Danza&Danza, la nomina a ‘Danzatrice dell’anno’ nel 2014 dal Giornale della Danza e quella di ‘Promessa della danza’ dalla rivista tedesca Tanz. Ha partecipato a spettacoli prestigiosi come Stelle del XXI secolo (a San Pietroburgo) e, dal 2014, affianca Roberto Bolle in Roberto Bolle & Friends e nei suoi spettacoli televisivi. Insieme al marito e primo ballerino scaligero Timofej Andrijashenko, Nicoletta Manni presenta a Modena, presso il Teatro Comunale Pavarotti-Freni, domenica 2 novembre alle ore 20.30, un nuovo spettacolo che celebra la bellezza e la grande tradizione della danza, affiancata dai talenti del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala. Lo spettacolo, che ha debuttato a Lecce nel 2024 con successo di critica e pubblico, propone un programma di ispirazione classica arricchito da nuove proposte e collaborazioni di livello internazionale. La gioia di danzare riprende il titolo e lo spirito dell’omonimo libro di Nicoletta Manni (2023), esprimendo una vita dedicata alla danza: una dichiarazione d’amore per ...

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La coreografa e direttrice Christine Hassid “allo specchio”

Balletto classico preferito? Giselle. Balletto contemporaneo preferito? Nelken di Pina Bausch. Il Teatro del cuore? L’Opéra de Paris. Un romanzo da trasformare in un balletto? Preferirei dire un’opera: Tosca. Un film da cui trarre uno spettacolo di balletto? Amadeus. Il costume di scena che hai indossato e che hai preferito? Il costume indossato da Rudolf Nureyev ne Le Spectre de la rose. Quale colore associ alla danza? Bianco. Che odore ha la danza? Caramello, Ambra, Vaniglia, Sandalo, Muschio. La musica più bella scritta per il balletto? Il lago dei cigni. Il film di danza imperdibile? White Night con Mikhail Baryshnikov. Due miti della danza del passato, maschile e femminile? Maurice Béjart e Pina Bausch. Il tuo “passo di danza” preferito? L’arabesque piqué. Chi avresti voluto essere nella vita reale tra i personaggi del grande repertorio del balletto classico? Paquita. Chi è stato il genio per eccellenza dell’arte coreografica? George Balanchine. Ripensandoci, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Fai qualcosa perché il patrimonio della danza sta lentamente scomparendo. Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Disciplina, forza di volontà, sacralità. Come ti vedi oggi allo specchio? Sono orgogliosa del mio percorso e delle mie lotte. Se dovesse finire domani, potrò sempre guardarmi ...

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Si aprono le danze al Visavì Gorizia Dance Festival

Il 9 ottobre si inaugura il Visavì Gorizia Dance Festival, l’unico festival transfrontaliero del mondo. Si svolge, infatti, nelle due città gemelle di Gorizia (Italia) e Nova Gorizia (Slovenia), non più divise da un confine ma che oggi possono guardarsi visavì (come si dice in dialetto goriziano) e dove, fino al 19 ottobre, si parlerà una lingua universale: quella della danza che unisce ciò che la storia aveva diviso. Ideato dal Direttore Artistico Walter Mramor e ArtistiAssociati Centro di Produzione Teatrale, in partnership con il Teatro Nazionale Sloveno SNG di Nova Gorica e con il supporto di Ministero della Cultura, Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Gorizia e Fondazione CaRiGo, il Festival fa parte del programma ufficiale di Capitale Europea della Cultura 2025, GO! 2025. Saranno presenti al Visavì Gorizia Dance Festival artisti e compagnie di svariate nazionalità. Molte le prime assolute o nazionali. Il ricco programma, che include anche molti workshop, può essere consultato sul sito. Diamo un cenno agli spettacoli in scena nei prossimi giorni, seguiranno notizie sulla seconda parte del Festival. Il sipario si alza il 9 ottobre (ore 19) all’SNG Teatro Nazionale Sloveno di Nova Gorica nel segno del Giappone: di scena The Song of Marebito ...

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“Ravel-Boléro” con Savignano e Bernal a Bologna

Boléro-Ravel, da un’idea di Daniele Cipriani, con testo di Vittorio Sabadin e regia di Anna Maria Bruzzese. Uno spettacolo che racconta la storia del compositore Maurice Ravel (1875-1937), di cui ricorrono 150 anni dalla nascita, attraverso alcune delle sue pagine più celebri, scritte per la danza ed eseguite dal vivo da due pianisti. Sarà in scena al Comunale Nouveau, Bologna, nell’ambito della Stagione di danza 2025, le sere del 29 e 30 ottobre alle ore 20,30. Protagonisti del cast sono la grande étoile Luciana Savignano e il bailarín/bailador Sergio Bernal. Insieme a loro, i pianisti Marcos Madrigal e Alessandro Stella, il duo di coreografi-danzatori Sasha Riva e Simone Repele; inoltre, ballerini della Sergio Bernal Dance Company e della Compagnia Komoco di Sofia Nappi, nonché due “strilloni” – gli attori Alessandro Ambrosi e Marco Guglielmi – che, attraverso titoli di giornali immaginari, richiameranno alcune tappe della vita e della carriera del musicista francese, condite da gustosi aneddoti. Anche in occasione di Boléro-Ravel – come già per molti suoi precedenti spettacoli, inclusi quelli dedicati a Stravinsky e a Rachmaninoff – Cipriani ha voluto che i brani, generalmente eseguiti da un’intera orchestra, fossero interpretati al pianoforte per creare una complicità tra musicisti e ...

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Al Teatro alla Scala l’attesa “Serata William Forsythe”

Ultime recite il 2 e 3 ottobre per il Trittico Lander/Kylián/Béjart, che ha coinvolto danzatori e pubblico in un viaggio tecnico e artistico nella creatività di tre Maestri del Novecento con capolavori di diverse epoche e stili: Études di Harald Lander, Petite Mort di Kylian e Boléro di Maurice Béjart; un travolgente crescendo che proseguirà dall’11 al 29 novembre con Serata William Forsythe – The Blake Works. Attesissimo il ritorno di questa straordinaria suite di balletti che nel 2023 ha visto il Corpo di Ballo scaligero diventare parte dello sviluppo creativo del grande coreografo: a coronamento del suo progetto di esplorazione nel tessuto musicale di James Blake iniziato nel 2016, William Forsythe destinò proprio al Balletto scaligero la prima versione completa di questo lavoro, in una nuova e inedita serata. Composta da Prologue (creazione per la Scala), The Barre Project e Blake Works I, Serata William Forsythe – The Blake Works suggellerà in grande stile la Stagione di Balletto 2024-2025. 11, 13, 14, 16, 19, 28, 29 novembre 2025 SERATA WILLIAM FORSYTHE THE BLAKE WORKS PROLOGUE Coreografia, scene e costumi William Forsythe Musiche James Blake Luci Tanja Rühl sui disegni originali di Brandon Stirling Baker Prima rappresentazione 10 maggio 2023, ...

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Trittico alla Scala tra rituale e sensualità [RECENSIONE]

Tre mondi coreografici. Tre modi di intendere il corpo e la danza. Il trittico ideato dal direttore del corpo di ballo della Scala, Frédéric Olivieri è formato da Études di Harald Lander, Boléro di Maurice Béjart e Petite Mort di Jiří Kylián. Una sfida dichiarata al danzatore e allo spettatore: una progressione emotiva che parte dalla disciplina accademica per dissolversi nella bellezza inquieta del gesto essenziale e poi scivolare nel rituale ipnotico. Apre la serata Études, omaggio coreografico (ripreso da Johnny Eliasen con la consulenza di Lise Lander) alla tecnica classica portata al suo massimo grado di rigore e brillantezza. Lander costruisce un balletto che si sviluppa come una lezione di danza in tempo reale: dalla sbarra ai salti mozzafiato, ogni movimento è un’elevazione della disciplina accademica a linguaggio scenico. Progressivamente si trasforma in una escalation di abilità, culminando in un travolgente apice corale che coinvolge l’intero ensemble scaligero nel gran finale. I danzatori – qui veri atleti dell’arte – si muovono con una precisione quasi geometrica. Ma non è solo virtuosismo: è una dichiarazione d’amore per la forma, per il rigore della struttura, per l’ordine, per il lavoro invisibile dietro ogni arabesque perfetto, e la musica di Czerny ne ...

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La prima ballerina Claudia Zaccari “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Il lago dei cigni. Il balletto contemporaneo prediletto? “Smoke” o “Sleeping beauty” di Mats Ek. Il Teatro del cuore? Royal Ballet. Un romanzo da trasformare in balletto? “Moderato cantabile” di Marguerite Duras. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? “Frida” sulla vita della grande pittrice messicana Frida Kahlo. Il costume di scena indossato che hai preferito? Quello delle Villi… il tutù romantico. Quale colore associ alla danza? Nero. Che profumo ha la danza? Il profumo di teatro antico e di incenso. La musica più bella scritta per balletto? Quella di Pëtr Il’ič Čajkovskij per il “Lago dei cigni”. Il film di danza irrinunciabile? Il Lago dei cigni. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Erick Bruhn e Ana Laguna. Il tuo “passo di danza” preferito? Glissade. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio classico? Carmen… passionale e tragica! Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Maurice Béjart. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? “Sei bella ma difficile, affascinante e tragica” . Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Spazio, tempo, anima. Come ti vedi oggi allo specchio? Ancora appassionata, ancora ...

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“Elegie”, una raffinata performance di danza al Fraschini

Continua a sorprendere il pubblico, il Teatro Fraschini di Pavia, con questo meraviglioso “castone” di danza classica, all’interno della rassegna di musica sinfonica Preludi d’Autunno. Il quarto appuntamento, che si terrà il 24 settembre alle ore 21, intitolato Elegie, tenterà di stimolare nello spettatore senso di meraviglia legato al gesto, unitamente a profonda riflessione sul senso del tempo. Un tempo sospeso tra memoria del perduto, tensione verso la rinascita e sforzo di comprensione del presente, sempre più difficile da catturare ed interpretare. Esattamente come il tempo che purtroppo oggi noi stiamo vivendo. Čajkovskij apre l’appuntamento con Serenata per Archi, Strauss lo chiude con Metamorphosen. Uno spettacolo dal valore doppio perché in grado di appassionare gli amanti dell’arte coreutica così come quelli della musica classica. L’Orchestra è l’Accademia d’Archi Gian Giacomo Arrigoni, il solista è Danilo Rossi. L’Accademia d’archi Gian Giacomo Arrigoni dal 2009 si muove con la vocazione di formare giovani musicisti nell’ambito della musica da camera e di quella orchestrale. L’Arrigoni è un rinomato centro di alta formazione che ospita affermati docenti da tutto il mondo; coltiva inoltre una compagine orchestrale molto attiva che suona in svariate decine di concerti tutto l’anno, al fianco di strumentisti e direttori di ...

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