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Tag Archives: Mikhail Baryshnikov

Il primo solista e coreografo Valentino Zucchetti “allo specchio”

Balletto classico preferito? Romeo e Giulietta di Kenneth MacMillan. Balletto contemporaneo preferito? Shoot the moon di Lightfoot/Leon. Il teatro del cuore? Royal Opera House. Un romanzo da trasformare in un balletto? Ce ne sono moltissimi, Dorian Gray, Perfume, Benjamin Button, Dr. Jackyl and Mr. Hide. Un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? La dolce vita. Il costume di scena che hai indossato e che hai preferito? The Wind di Arthur Pita, un costume molto realistico da Cow Boy. Quale colore associ alla danza? Bianco. Che odore ha la danza? Sudore. La musica più bella scritta per il balletto? Tecnicamente non scritta per il balletto stesso ma l’orchestrazione di Liszt per Mayerling di MacMillan è un capolavoro. Il film di danza imperdibile? White Night con Mikhail Baryshnikov. Due miti della danza del passato, maschile e femminile? Fernando Bujones e Sylvie Guillem. Il tuo “passo di danza” preferito? Grand Jeté. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita reale tra i personaggi del grande repertorio del balletto classico? Rudolf in Mayerling. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Jiří Kylián. Ripensandoci, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Che l’arte che lei rappresenta è tutt’oggi parte vitale della nostra cultura ...

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La coreografa e direttrice Christine Hassid “allo specchio”

Balletto classico preferito? Giselle. Balletto contemporaneo preferito? Nelken di Pina Bausch. Il Teatro del cuore? L’Opéra de Paris. Un romanzo da trasformare in un balletto? Preferirei dire un’opera: Tosca. Un film da cui trarre uno spettacolo di balletto? Amadeus. Il costume di scena che hai indossato e che hai preferito? Il costume indossato da Rudolf Nureyev ne Le Spectre de la rose. Quale colore associ alla danza? Bianco. Che odore ha la danza? Caramello, Ambra, Vaniglia, Sandalo, Muschio. La musica più bella scritta per il balletto? Il lago dei cigni. Il film di danza imperdibile? White Night con Mikhail Baryshnikov. Due miti della danza del passato, maschile e femminile? Maurice Béjart e Pina Bausch. Il tuo “passo di danza” preferito? L’arabesque piqué. Chi avresti voluto essere nella vita reale tra i personaggi del grande repertorio del balletto classico? Paquita. Chi è stato il genio per eccellenza dell’arte coreografica? George Balanchine. Ripensandoci, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Fai qualcosa perché il patrimonio della danza sta lentamente scomparendo. Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Disciplina, forza di volontà, sacralità. Come ti vedi oggi allo specchio? Sono orgogliosa del mio percorso e delle mie lotte. Se dovesse finire domani, potrò sempre guardarmi ...

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Il danseur étoile Benjamin Pech “allo specchio”

Balletto classico preferito? Il Lago dei cigni. Balletto contemporaneo preferito? La sagra della primavera di Pina Bausch. Il Teatro del cuore? Palais Garnier di Parigi. Un romanzo da trasformare in un balletto? Il libro della giungla. Un film da cui trarre uno spettacolo di balletto? Billy Elliot. Il costume di scena che hai indossato e che hai preferito? Petrouchka. Quale colore associ alla danza? Bianco. Che odore ha la danza? Legno. La musica più bella scritta per il balletto? Tutti quelli di Čajkovskij. Il film di danza imperdibile? White Night con Mikhail Baryshnikov. Due miti della danza del passato, maschile e femminile? Rudolf Nureyev e Sylvie Guillem. Il tuo “passo di danza” preferito? Détourné. Chi avresti voluto essere nella vita reale tra i personaggi del grande repertorio del balletto classico? Nessuno, la maggior parte muore o rimane con il cuore spezzato. Chi è stato il genio per eccellenza dell’arte coreografica? George Balanchine e William Forsythe. Ripensandoci, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Fammi volare! Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Essenziale / obiettiva / meditativa. Come ti vedi oggi allo specchio? Non riflette la mia realtà. Michele Olivieri Foto di Rémy Artiges www.giornaledelladanza.com © Riproduzione riservata 

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La solista Aida Vainieri “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Swan Lake con Maya Plizetskaya. Il balletto contemporaneo prediletto? La Sagra della Primavera di Pina Bausch. Il Teatro del cuore? Teatro la Fenice Venezia. Un romanzo da trasformare in balletto? Alice in Wonderland, La collina dei conigli di Richard Adams e di Stefano Benni Bar Sport, Margherita Dolcevita, La compagnia dei Celestini, e Gridalo di Roberto Saviano. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? La sposa cadavere di Tim Burton. Il costume di scena indossato che hai preferito? I costumi di Marion Cito… bellissimi tutti! Difficile scegliere! Uno? quello che indosso in Sweet Mambo per il mio solo. Quale colore associ alla danza? Tutti dipende dalle emozioni. Che profumo ha la danza? Anche qui come per i colori, tutti ma intensamente parte dall’odore di terra, sottobosco, casa, l’odore nell’aria prima e dopo le tempeste, l’odore della pelle, del respiro, del mare che libera. La musica più bella scritta per balletto? La Sagra della Primavera di Igor Stravinskij e La Bayadère di Ludwig Minkus. Il film di danza irrinunciabile? Saturday Night Fever e West Side Story. I tuoi miti della danza del passato, uomo e donna? Pina Bausch, Margot Fonteyn e Mikhail Baryshnikov. Il ...

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“Ravel-Boléro” con Savignano e Bernal a Bologna

Boléro-Ravel, da un’idea di Daniele Cipriani, con testo di Vittorio Sabadin e regia di Anna Maria Bruzzese. Uno spettacolo che racconta la storia del compositore Maurice Ravel (1875-1937), di cui ricorrono 150 anni dalla nascita, attraverso alcune delle sue pagine più celebri, scritte per la danza ed eseguite dal vivo da due pianisti. Sarà in scena al Comunale Nouveau, Bologna, nell’ambito della Stagione di danza 2025, le sere del 29 e 30 ottobre alle ore 20,30. Protagonisti del cast sono la grande étoile Luciana Savignano e il bailarín/bailador Sergio Bernal. Insieme a loro, i pianisti Marcos Madrigal e Alessandro Stella, il duo di coreografi-danzatori Sasha Riva e Simone Repele; inoltre, ballerini della Sergio Bernal Dance Company e della Compagnia Komoco di Sofia Nappi, nonché due “strilloni” – gli attori Alessandro Ambrosi e Marco Guglielmi – che, attraverso titoli di giornali immaginari, richiameranno alcune tappe della vita e della carriera del musicista francese, condite da gustosi aneddoti. Anche in occasione di Boléro-Ravel – come già per molti suoi precedenti spettacoli, inclusi quelli dedicati a Stravinsky e a Rachmaninoff – Cipriani ha voluto che i brani, generalmente eseguiti da un’intera orchestra, fossero interpretati al pianoforte per creare una complicità tra musicisti e ...

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Il maestro Fethon Miozzi “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Giselle. Il balletto contemporaneo prediletto? In The Middle, Somewhat Elevated di William Forsythe. Il Teatro del cuore? Il Teatro Mariinsky di San Pietroburgo. Un romanzo da trasformare in balletto? Guerra e Pace di Tolstoj. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Madame X diretto da David Lowell Rich. Il costume di scena indossato che hai preferito? Grand pas Classique. Quale colore associ alla danza? Tutti i colori dell’Arcobaleno. Che profumo ha la danza? Chanel N°5. La musica più bella scritta per balletto? Tutti i balletti di Tchaikovsky. Il film di danza irrinunciabile? Due vite, una svolta diretto da Herbert Ross. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Mikhail Baryshnikov e Natalia Makarova. Il tuo “passo di danza” preferito? Grand jeté en avant. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico? Romeo. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Marius Petipa. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Grazie per avermi donato questa splendida arte. Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Perfezione estetica. Espressività fisica e interiore. Mezzo per sublimare la nostra vita. Come ti vedi oggi allo specchio? Un ...

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Il primo ballerino Andrea Sarri “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Giselle. Il balletto contemporaneo prediletto? God and dogs di Jiří Kylián. Per me è stata un’esperienza bellissima. Mi piacerebbe tantissimo ballare la Sagra della primavera di Pina Bausch. Il Teatro del cuore? Ovviamente l’Opéra di Parigi. Ma anche il Teatro Massimo di Palermo. Teatro della città dalla quale vengo. Un romanzo da trasformare in balletto? Un romanzo che mi ha colpito di recente è La canzone di Achille di Madeline Miller. Penso possa essere una bella storia da reinterpretare. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Baarìa di Giuseppe Tornatore. O direi anche Il Gattopardo di Luchino Visconti. Il costume di scena indossato che hai preferito? I costumi all’Opéra di Parigi sono tutti bellissimi ma il costume che ho preferito è quello del secondo atto di Albrecht in Giselle perché è iconico e indossarlo è veramente emozionante. Quale colore associ alla danza? Multicolore. Perché la danza ha tante sfaccettature e tante sfumature diverse da esplorare. Che sia nella tecnica o anche nell’interpretazione. Che profumo ha la danza? Un misto tra libertà impegno e tanta dedizione. La musica più bella scritta per balletto? Difficile scegliere ma direi quella di Romeo e Giulietta scritta da ...

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La prima ballerina Beatrice Parma “allo specchio”

  Il balletto classico preferito? Romeo e Giulietta di Sir Kenneth MacMillan. Il balletto contemporaneo prediletto? Radio and Juliet di Edward Clug. Il Teatro del cuore? Teatro alla Scala. Un romanzo da trasformare in balletto? Piccole donne di Louisa May Alcott Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Orgoglio e Pregiudizio diretto da Joe Wright. Il costume di scena indossato che hai preferito? Tutù di Cenerentola del secondo atto nella versione di Sir David Bintley. Costumi stupendi di John Macfarlane, quel tutù brilla, ti fa proprio sentire una principessa. Quale colore associ alla danza? Non ci ho mai pensato prima ma forse l’azzurro. Se lo associo al mare o al cielo che si estendono all’orizzonte oltre ciò che possiamo vedere anche la danza in un certo senso può trasmettere quella sensazione, dove i gesti ed i movimenti ti trasportano verso quelle che solo le parole possono dare. Che profumo ha la danza? Sudore dell’impegno dei ballerini e costumi vissuti che raccontano la storia di balletti e dei loro interpreti. La musica più bella scritta per balletto? Quelle di Čajkovskij per il Lago dei Cigni, ci sono tantissimi momenti musicali che fanno venire i brividi. Il film di ...

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Christopher Marney nominato Artista in Residenza al Baryshnikov Arts Center di New York

Il direttore artistico del London City Ballet, Christopher Marney, è stato nominato Artista in Residenza al Baryshnikov Arts Center di New York, con inizio dell’incarico previsto per l’autunno 2025. Marney continuerà la missione del London City Ballet di riprendere balletti raramente eseguiti, portando in scena Quiet City di Jerome Robbins, creata nel 1986. L’opera, che sarà riproposta con la regia di Robert LaFosse, membro originale del cast ed ex étoile del New York City Ballet, verrà ricreata utilizzando appunti e filmati storici delle prove di Robbins, girati 40 anni fa. La preparazione avverrà a New York, a partire da settembre 2025, per poi essere presentata a Londra al Linbury Theatre a novembre 2025. Questa ripresa rappresenterà una pietra miliare, poiché il London City Ballet sarà solo la terza compagnia a portare in scena Quiet City, una composizione straordinaria che unisce danza e musica in un linguaggio espressivo che sembra quasi anticipare le sfide artistiche dei decenni successivi. I ballerini coinvolti in questa rielaborazione saranno il principal dancer Alejandro Virelles, insieme ad Arthur Wille e Joseph Taylor. Mikhail Baryshnikov ha commentato con entusiasmo l’iniziativa, sottolineando l’importanza del progetto e il valore che riveste per i ballerini coinvolti, ma anche per il ...

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Il Direttore Artistico Thomas Edur “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Giselle. Il balletto contemporaneo prediletto? Non lo so… Il Teatro del cuore? London Coliseum. Un romanzo da trasformare in balletto? Qualcuno volò sul nido del cuculo di Ken Kesey. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Psycho di Alfred Hitchcock. Il costume di scena indossato che hai preferito? Seeping beauty di Derek Deane, Royal Albert Hall. Credo che i costumi fossero di Roberta Guidi Di Bagno e realizzati dalla migliore sarta al mondo. Jane era il suo nome, se non ricordo male. Ho indossato molti bei costumi durante la mia carriera, ma questo era qualcosa di diverso, come una seconda pelle. Quale colore associ alla danza? Verde pino. Che profumo ha la danza? Come il pane appena sfornato. La musica più bella scritta per balletto? Il lago dei cigni di Čajkovskij. Il film di danza irrinunciabile? White nights. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Mikhail Baryshnikov e Natalia Makarova. Il tuo “passo di danza” preferito? Entrelacé soubresaut. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico? Nessuno. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? John Cranko e Sir. Kenneth Macmillan. Tornando indietro, se ...

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