È tutto pronto per la nuova edizione del Mittelfest che torna dal 27 agosto al 5 settembre con dieci giorni di teatro, musica, danza e marionette dall’Italia, dalla Mitteleuropa e dai Balcani. Il titolo di questa trentesima edizione è “Eredi” e viene declinato attraverso la molteplicità di generi e di linguaggi, anche con l’obiettivo di aprire il festival a pubblici nuovi e diversi. Molteplicità che è anche nel gomitolo colorato scelto come simbolo del Mittelfest, e che – nel video proiettato in apertura di conferenza stampa – dipana i propri fili e li dirige verso il mondo circostante. In numeri, la rassegna di fine estate comprende 31 progetti artistici, per 18 prime assolute e italiane, e otto produzioni e coproduzioni, che coinvolgono 13 diversi Paesi. In apertura, il 27 agosto, un concerto della Fvg Orchestra e dedicato al Ponte del Diavolo, con l’esecuzione di una composizione originale di Cristiano Carrara. Tra gli eventi di punta, lo spettacolo del danzatore e artista visivo ungherese Josef Nadj; quello di Lino Guanciale insieme al fisarmonicista sloveno Marko Hatlak e la chiusura sotto il segno di Dante affidata a Neri Marcorè. “Siamo nati pronti – dice il presidente Roberto Corciulo -. L’anno scorso abbiamo potuto già fare esperienza in fatto di regole per evitare ...
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Lezioni di danza all’aperto: libertà, limiti e creatività
Le scuole di danza sono chiuse da oltre un anno, a parte un breve periodo di riapertura. La sfida è stata continuare a ballare, e mantenere vivi negli allievi la passione e il desiderio di danzare. Le lezioni su zoom, una grande fatica per gli allievi e gli insegnanti, se non altro hanno permesso di mantenere un contatto e un minimo di allenamento e vicinanza. Da qualche settimana è stato concesso di fare sport di gruppo all’aperto e molte scuole di danza, in attesa di rientrare in sala, si sono attrezzate per spostare i corsi nei parchi e in altri luoghi pubblici. Non è semplice quando non si hanno il pavimento adatto, la sbarra, lo specchio e tutto quello che è indispensabile per una lezione. Tuttavia, ci sono anche dei lati positivi, perché la natura offre spunti creativi e può diventare un fantastico strumento di insegnamento. Il cambio di scena, infatti, può stimolare una nuova percezione dello spazio e del corpo, specialmente nei bambini, e fornisce agli studenti un approccio pratico per esplorare le differenti qualità del movimento. Corpo e il cervello sono ispirati e stimolati da luoghi nuovi, e quando ballare non è così pulito e ordinato come avviene ...
Read More »“CHIAMATA ALLE ARTI” il primo Convegno organizzato dal Patto per le Arti Performative raggiunge tantissimi utenti
Si è svolto lunedì 1 marzo “Chiamata alle Arti” il convegno organizzato dal P.A. P – Patto per le Arti Performative formato da organizzazioni di coordinamento di teatro, musica, danza e arti performative. Il Convegno, che si è svolto on line per ovvi motivi, ha registrato una grandissima partecipazione di relatori qualificati e di pubblico appassionato e attento. Il convegno, aperto dai saluti della Senatrice Lucia Borgonzoni e moderato dal Prof. Fabio Dell’Aversana ha avuto il prologo del dott. Vincenzo Santoro dell’ Anci, del dott. Antonio Bellastella e del dott. Carmelo Grassi del Consiglio Superiore dello Spettacolo, per poi vedere intervenire i parlamentari delle Commissioni Cultura Camera e Senato tra cui l’On. Matteo Orfini, l’On. Alessandra Carbonaro, l’On. Chiara Gribaudo, l’On. Flavia Piccoli Nardelli, l’On. Federico Mollicone, il Sen. Roberto Rampi, il Sen. Andrea Cangini, il Sen. Francesco Verducci, la Sen.ce Michela Montevecchi, il Sen. Riccardo Nencini intervenuti con passione, partecipazione, competenza, idee, proposte e visioni future fornendo una grande e ampia disponibilità al settore. Di grande interesse anche gli interventi della Prof.ssa Marta Silvia Cenini. Particolare interesse per il settore è stato mostrato dalle conclusioni del Direttore Generale dello Spettacolo dal Vivo il dott Antonio Parente che a nome del ...
Read More »Il ritmo della danza: armonia, completezza e qualità di movimento
Musica e teatro hanno svolto un ruolo importante nell’evoluzione della danza, diventandone parte integrante. La parola greca mousikē, per esempio, si riferisce alla musica, alla poesia e alla danza come a un’unica forma, riflesso della relazione indissolubile tra queste tre arti. Anche dove la danza è percepita come una forma d’arte indipendente, la maggior parte della coreografia è ancora accompagnata da uno o più di questi elementi. Gli effetti sonori possono chiarire e acuire l’effetto drammatico di un movimento, e possono aiutare lo spettatore a percepire pienamente le qualità estetiche del gesto. La stretta correlazione tra danza e musica nasce dal fatto che entrambe sono organizzate secondo schemi ritmici. Quindi, il ritmo musicale può essere utilizzato per enfatizzare i passi, l’armonia dei movimenti, per aiutare i ballerini a danzare in sincrono e stimolare le emozioni in chi danza e nel pubblico. Alcuni coreografi nella seconda metà del XX secolo, tuttavia, hanno lavorato in modo tale che musica e danza rimanessero completamente indipendenti l’una dall’altra. Uno dei maggiori esponenti della Modern Dance americana Merce Cunningham ha creato coreografie prive di suono. L’artista riteneva, infatti, che un’eccessiva correlazione tra danza e musica non avrebbe aiutato il pubblico a percepire le due forme ...
Read More »Teatro alla Scala: calendario Fernet-Branca in vendita per l’Accademia
La fratelli Branca Distillerie festeggia i suoi primi 175 anni con un calendario speciale, interamente realizzato dagli allievi dell’Accademia del Teatro alla Scala che ne sono anche i protagonisti. Una edizione limitata in 175 esemplari in vendita sul sito dell’azienda che si ispira ai calendari storici della Fernet Branca, tradizione iniziata nel 1886. Gli studenti di scenografia teatrale hanno realizzato quattro diversi progetti (uno per stagione), quello di sartoria ha realizzato i costumi e gli stessi alunni sono stati protagonisti degli scatti di ogni mese con l’obiettivo di rappresentare il motto di Branca ‘Novare serbando’, ovvero cambiare nella tradizione. Un calendario che “mette in luce la bellezza di arti e mestieri dello spettacolo – ha sottolineato la direttrice generale dell’Accademia Luisa Vinci – attraverso i volti dei giovani che ogni giorno affidano all’Accademia Teatro alla Scala le proprie aspirazioni di successo, oggi più che mai ci infonde fiducia nel futuro”. ” Questo progetto che vede Fernet-Branca al fianco dell’Accademia Teatro alla Scala per valorizzare i talenti della nuova generazione – ha aggiunto e Niccolò Branca Presidente della Fratelli Branca Distillerie – è un esempio della nostra filosofia del fare, contribuendo attivamente per sostenere i giovani, Milano, l’Italia.” Redazione www.giornaledelladanza.com
Read More »La musicalità del danzatore: dote innata o competenza acquisita?
Tra le doti più importanti che un ballerino deve possedere rientrano intelligenza, umiltà, determinazione, curiosità e desiderio di crescere. Accanto a queste, però ce n’è un’altra che si rivela essenziale ai fini non solo della performance ma anche della qualità del movimento, ossia la musicalità, elemento che unisce la danza e il danzatore e che permette a quest’ultimo di trasformare la potenza della musica in passi di danza. Come la musica influenza il nostro umore, così può certamente influenzare l’esecuzione di una coreografia. La musicalità, infatti, crea una relazione simbiotica con la danza di cui definisce la dinamica e l’estetica. Attraverso la musica, il ballerino interiorizza e traduce tecnicamente e cinestesicamente i passi che hanno un ritmo proprio e che si costruiscono attraverso l’analisi della ritmica e della metrica musicale. Esistono diversi tipi di approccio coreografico riguardo al ritmo: la coreografia a base ritmica che crea una relazione coordinata tra movimento e cadenza musicale tramite conteggi volti a sincronizzare i movimenti alla musica, e a regolarne regolano velocità e ritmo; coreografia a base melodica che crea una sequenza di movimenti basata esclusivamente su una certa linea melodica; la coreografia ritmica e melodica combinata, in cui il movimento si adatta contemporaneamente ...
Read More »I molteplici benefici sociali della danza
Siamo ormai tutti consapevoli dei benefici personali apportati dalla danza in termini di creatività, pensiero critico, disciplina, salute mentale e del corpo, tuttavia è altrettanto importante conoscere i modi in cui la danza influisce sulla comunità, trasformandola in una società felice e sana. Come le altre forme d’arte, anche la danza è portatrice di un messaggio di grande ispirazione, essa dimostra come sia possibile affrontare un dolore e affrontare una malattia senza scoraggiarsi. Danzatori disabili hanno dimostrato di poter superare i limiti legati alle disabilità fisiche, provando che niente può fermare un essere umano determinato che si spinge oltre le sue difficoltà. Questi messaggi positivi incoraggiano e rafforzano non solo il singolo, ma l’intera comunità cui appartiene, la elevano e la rendono migliore. Per moltissimi di noi, la sala di danza è un posto in cui possiamo sfuggire ai problemi quotidiani legati al lavoro, alla scuola o a questioni familiari. Per tutta la durata della lezione, infatti, distogliamo la mente dagli eventi stressanti e ci ricarichiamo di energia fisica e mentale. Inevitabilmente trasmettiamo tale effetto positivo a tutti coloro che ci circondano, contribuendo, spesso inconsapevolmente, a migliorare anche la loro salute emotiva e psichica, creando un effetto positivo a cascata ...
Read More »Cinque modi in cui la danza può arginare la depressione e riportare vitalità
La depressione è uno dei disturbi psichici più comuni e invalidanti che colpisce oltre 350 milioni di persone in tutto il mondo. Può essere attivato da un evento specifico della vita o può arrivare senza preavviso, privando di entusiasmo e allegria e lasciando un senso di vuoto e di apatia. Le donne hanno una probabilità 2-3 volte superiore di svilupparla rispetto agli uomini per la maggiore sensibilità che contraddistingue il genere femminile e la sua sintomatologia è varia e diffusa: perdita di energie, senso di affaticamento, difficoltà di concentrazione e memoria, agitazione e nervosismo, disturbi del sonno, difficoltà nel prendere decisioni e nel risolvere i problemi, autosvalutazione e pessimismo. Tali meccanismi mentali producono ripercussioni sociali, in quando generano isolamento, comportamenti passivi e addirittura tentativi di suicidio. Per alcune persone che ne sono affette la psicoterapia o la prescrizione di farmaci può aiutare ad alleviare i sintomi, tuttavia numerosi studi dimostrano che anche seguire una lezione di danza può fornire un valido supporto nella lotta alla depressione, in quanto distoglie la mente dai problemi e dalle ansie generati dalla malattia. Ecco i cinque modi in cui partecipare a una lezione di danza in maniera regolare può aiutare ad arginare la depressione ...
Read More »GD Web TV: Teatro di San Carlo – Stagione 2017/18
In questo video, pubblicato dal canale Youtube del Teatro di San Carlo di Napoli, possiamo assaporare un po’ di quello che sarà la prossima stagione presso l’ente lirico partenopeo. Che, ovviamente, è imperdibile. www.giornaledelladanza.com
Read More »“Real Good Time” di Kinkaleri, crocevia perfetto tra poesia e performance
Lo spazioK di Prato ospita nel fine settimana l’ultima creazione del collettivo artistico Kinkaleri, Real Good Time, in scena precisamente sabato 16 gennaio alle ore 21:30 e domenica 17 gennaio alle 17. Lo spettacolo rientra nel progetto quadriennale (2012-2016) denominato All!, attraverso il quale il collettivo indaga sulle molteplici possibilità di rappresentazione corporea del linguaggio poetico. Punto di riferimento di questa ricerca è stata la figura di William Seward Burroughs che del linguaggio ha sempre fatto un luogo di frontiera, atto politico e creativo; non si tratta di un progetto su W.S.B. ma con W.S.B. e con tutti gli artisti che in quegli anni hanno indagato la parola nella possibilità di essere altro. In fondo è uno spettacolo su ciò che insegnava W.S.B.: essere liberi anche sotto tortura, tornare ad una radicalità nella propria presenza. (kinkaleri.it). E di questo “codice” performativo multisfaccettato Real Good Time è la dimostrazione palese, ponendo sul palcoscenico due performer dalle doti eccezionali, Jacopo Jenna e Marco Mazzoni, come soli artefici di un capolavoro artistico pluridisciplinare, nel quale la danza si fonde al teatro che si fonde alla musica. È teatro? È danza? È performance? È un concerto? È tutto fissato? È improvvisato? Real Good ...
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