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Tag Archives: Onegin

Aleksandar Antonijevic da l’addio alle scene con “Onegin”

Addio alle scene per il primo ballerino d’origini jugoslave Aleksandar Antonijevic: dopo ventitré anni di carriera, la sua ultima performance lo vedrà nelle vesti di Eugene Onegin nell’omonimo balletto ideato da John Cranko, riadattato dal coreografo Reid Anderson per il National Ballet of Canada. Due spettacoli, il 20 ed il 22 marzo, che vedranno Antonijevic aprire il sipario del Four Seasons Centre di Toronto sulle note di Pyotr Ilyich Tchaikovsky, arrangiate da Kurt-Heinz Stolze nel 1965 per la prima messa in scena dell’opera tratta dal romanzo di Alexander Pushkin. Diplomatosi alla National Ballet School di Novi Sad, Antonijevic si unì al National Ballet of Canada nel 1991, diventando ben presto uno dei principali ballerini della Compagnia. Il suo amore per la danza va oltre il palcoscenico, confluendo nella fotografia: anche dietro l’obiettivo, questo artista riesce ad esaltare la forma del corpo e le linee armoniche dei danzatori, sa cogliere nell’attimo giusto la perfezione dinamica del movimento, mostrando tutta la passione alla quale porta questo lavoro meraviglioso. In qualità di guest artist internazionale, Antonijevic si è esibito per l’English National Ballet, l’Inoue Ballet in Giappone, il Ballet Santiago of Chile e il PACT Ballet South Africa, oltre ad aver affiancato in ...

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L’estasi di Onegin secondo il Balletto del Teatro Nazionale Slovacco

La compagnia internazionale del Balletto del Teatro Nazionale Slovaco presenta il balletto Onegin tratto dal repertorio classico ispirato al romanzo in versi di Aleksandr Puskin Eugenio Onegin, su musiche elaborate da Cajkovskij nel 1877. Si narrano le vicende di un giovane aristocratico annoiato dalla vita che si lascia sfuggire, per gioco, quello che troppo tardi riconoscerà come il vero, grande amore. Onegin è un esempio perfetto di moderno “dramma in danza”: una grande storia d’amore infelice narrata con passi a due di straordinaria potenza espressiva, personaggi scolpiti con precisione e una splendida galleria di danze d’insieme – la festosa dei contadini, la borghese dei signori di provincia, l’aristocratica dei nobili. Memorabili la scena della lettera del primo atto, in cui Tat’jana sogna il suo grande amore per Onegin corrisposto con identica passione – uno dei più difficili, sul piano esecutivo e interpretativo, del repertorio moderno –, il duello e la morte di Lenskij, il finale passo a due tra Tat’jana e Onegin, trionfo dell’ambiguità e dei sentimenti inespressi. La formazione del Balletto Slovacco è veramente notevole: composta da giovani artisti che si distinguono per la tecnica brillante e le straordinarie abilità interpretative, affronta un repertorio molto vario e complesso improntando ...

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Lo Staatsoper Im Schiller Theater apre il sipario su “Onegin”

  Il nuovo anno inizierà egregiamente allo Staatsoper Im Schiller Theater di Berlino, con la prima nazionale di Onegin in programma dal 4 al 18 gennaio 2014. Racconto emotivamente carico di amore e di rifiuto, fu ideato nel 1965 da John Cranko sulle musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij, arrangiate da Kurt Heinz Stolze. L’ispirazione sbocciò dall’opera lirica Eugene Onegin musicata dallo stesso Čajkovskij e tratta dal romanzo in versi di Aleksandr Puškin, da cui Cranko, tuttavia, ricavò unicamente il soggetto mentre preferì estrarre le melodie per il balletto da altre composizioni del grande musicista. Non una sola nota della partitura musicale dell’opera omonima è presente in Onegin, andato in scena per la prima volta a Stoccarda il 13 aprile 1965 con interpreti Ray Barra, Marcia Haydée, Ana Cardus ed Egon Madsen. Tra colpi di scena e capovolgimenti, la trama si svolge attorno a virtuosi pas de deux, non solo mere spettacolarizzazioni tecniche lontane dallo sviluppo della storia, ma scene cariche di pathos che mostrano la crescita emotiva dei personaggi.  Personaggi interpretati in questa produzione dai grandi artisti del Corpo di Ballo dello Staatsballet, tra cui spiccano i protagonisti Mikhail Kaniskin (Onegin), Elisa Carrillo Cabrera (Tatjana), Krasina Pavlova (Olga), Marian Walter (Lenski) ...

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“Onegin” inaugura la nuova stagione del teatro scaligero

  Torna il balletto al Teatro alla Scala di Milano, dopo le rappresentazioni di Maggio, DSCH e Marguerite and Armand, e la pausa estiva, che ha visto la compagnia in una tournée in Brasile con il balletto Giselle, otto anni dopo la precedente, seguita da oltre 17.000 persone, da San Paolo a Rio de Janeiro. Per la “prima” di stagione, il corpo di ballo scaligero, porta in scena, il perfetto esempio del “dramma in danza”, Onegin, ispirato al romanzo in versi di Aleksandr Puškin, con coreografie di John Cranko e musiche di Čajkovskij. Un balletto di grande fascino e coinvolgimento, una grande storia d’amore infelice che arriva al cuore dello spettatore, narrata con passi a due di straordinaria potenza espressiva, personaggi scolpiti alla perfezione e danza d’insieme interamente costruite su musiche di  Čajkovskij. Lo stile di Cranko si rivela all’interno con tutta la sua maestria, con una perfetta costruzione coreografica, amalgamata con i versi di Puškin e un lavoro sui protagonisti che ne raddoppia le difficoltà, per le qualità tecniche, ma soprattutto interpretative che sono richieste. Quello di Onegin è un terribile banco di prova ed è uno dei ruoli più ricercati per la maturità e la completezza del personaggio. ...

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Massimo Murru ed Emanuela Montanari, un debutto e una conferma per Onegin

Quella del 3 novembre alla Scala è stata la serata dell’atteso debutto di Massimo Murru nel ruolo di Onegin, dopo la prestazione assolutamente folgorante di Roberto Bolle. È da dire che per questo Onegin i cast sono stati davvero ottimi e i debutti eccellenti: non capita tutti i giorni l’occasione di poter mettere a confronto due danzatori come Bolle e Murru in un ruolo così impegnativo. Le diversità delle due étoiles maschili del Piermarini sono note, ed è noto anche che entrambi sono ottimi interpreti. Particolarmente interessante era quindi l’occasione di confrontare gli approcci dei due al ruolo di Onegin. Il fisico da danseur noble e l’allure che gli è propria, lungi dal penalizzare Roberto Bolle in questo ruolo, ne hanno invece costituito i punti di forza, che hanno reso ancor più credibile il suo personaggio: un Onegin irresistibilmente virile, pieno di fascino e di sensualità ma egoista, immaturo e superficiale, perfetta incarnazione dello sciupafemmine bello e impossibile, che causa tragedie con la sua leggerezza, salvo poi pentirsi in extremis e implorare un amore che non gli verrà più concesso. Massimo Murru ha di contro incarnato un Onegin introspettivo, intimamente tormentato, concentrato su se stesso, il cui egoismo non è ...

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Roberto Bolle, grande debutto in “Onegin”

Raramente un balletto interpretativamente difficile come l’Onegin di John Cranko riesce a offrire una serata indimenticabile come quella cui abbiamo assistito alla Scala. L’Onegin in danza è il dramma dell’amore impossibile, inespresso e insoddisfatto. Nel poema in versi di Puskin, dominante è l’affresco sociale della ricca borghesia russa e del vuoto di valori che ne domina la vita; nel balletto l’aspetto sociologico si perde, facendo emergere la pura dinamica dei sentimenti dei protagonisti. Evgenij e Tatiana vivono un amore drammaticamente impossibile prima per l’egoismo e la superficialità di lui, poi per l’orgoglio di lei (è infatti principalmente per un senso altissimo di orgoglio e per il sottile piacere di una suprema “vendetta” femminile, e non per il senso del dovere e delle convenienze sociali, che Tatiana nel finale non si concede a Onegin, lottando strenuamente con i propri sentimenti). La coreografia di Cranko gode di alcune invenzioni molto belle (il gioco degli specchi nel primo atto, prima quando Tatiana si innamora di Evgenij appena questi le appare nello specchio in cui si sta guardando, e poi in camera da letto, quando l’amato – in realtà l’“idea” dell’amato – esce dallo specchio per entrare potentemente nei sogni di Tatiana: e qui ...

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Scala, intreccio di debutti per Onegin: ne parlano i protagonisti

L’ultimo balletto della stagione 2009-2010 del Teatro alla Scala si annuncia ricco di emozioni. Andrà infatti in scena Onegin, capolavoro di John Cranko del 1965. A rendere particolarmente interessante questa edizione saranno i numerosi debutti: le due étoiles maschili del teatro, Roberto Bolle e Massimo Murru, affronteranno infatti per la prima volta il ruolo di Onegin, dopo aver interpretato in passato quello di Lenskij. All’incontro con la stampa del 7 ottobre le due étoiles hanno parlato delle loro emozioni riguardo al balletto: per Roberto Bolle “è un debutto che aspettavo. Ho amato questo balletto fin dalla prima volta che l’ho visto interpretato da Carla Fracci, quando io ero ancora alla scuola di ballo. Volevo da tempo interpretare il ruolo di Onegin, così intenso, interessante e sfaccettato; è un ruolo difficile, un personaggio contorto e con sfumature anche negative; credo di aver raggiunto ora la maturità giusta per affrontarlo”. Massimo Murru ha anch’egli ricordato l’ammirazione per la Tatiana di Carla Fracci: “per me è stato un onore vederla, la ricordo con grande emozione. Quell’interpretazione, per noi che siamo venuti dopo, ha segnato un vertice di grande altezza. Onegin è il balletto più cinematografico di Cranko: si ha la sensazione di essere ...

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