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Anhait

OperaEstate Festival Veneto – Ohanesian Nardin: “Anahit”

Continua la programmazione di OperaEstate Festival Veneto, con diversi appuntamenti per il mese di settembre 2024, tra cui ANAHIT di e con Giorgia Ohanesian Nardin, in scena il 1 Settembre 2024 presso la Chiesa di San Bonaventura a Bassano del Grappa. Lo spettacolo ‒ prodotto da Associazione Culturale VAN, Ministero della cultura, Regione Emilia-Romagna, VIERNULVIER sostenuto da Breaking the Spell. Feminist Performance and Practices of Being-With, Lavanderia a Vapore, Take Me Somewhere Festival, Milano Mediterranea, DID Studio, BASE Milano ‒ analizza la relazione tra sedimenti e detriti, geografie inscritte nel corpo, guarda alla vibrazione come metodo. Legando la ricerca iniziata con Գիշեր | gisher al lavoro di ri-narrazione delle geografie somatiche che conduce da anni nel contesto di Pleasure Body, con ANAHIT la coreografa disegna un solo per il suo corpo, una costellazione, un formato ad appunti che oscilla tra parola, movimento e panorama sonoro. Giorgia Ohanesian Nardin è artista italiana di discendenza armena che pratica nei contesti della danza e della performance dal vivo. Formatasi nella danza, il suo lavoro si manifesta in movimento video testo coreografia suono raduni e tratta della relazione tra danza, divinazione e scrittura; della geografia e dell’opposto di appartenere; del fetish per il linguaggio, le ...

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Onde

Geometrie collettive e scie cosmiche: “Onde” di Simona Bertozzi

Mercoledì 16 agosto 2023, nell’ambito di OperaEstate Festival Veneto 2023, a Bassano del Grappa, andrà in scena ONDE, progetto e coreografia di Simona Bertozzi, con i danzatori Arianna Brugiolo, Rafael Candela e Valentina Foschi, una produzione Nexus 2022 in coproduzione con Festival Danza Estate, Operaestate Festival Veneto/CSC, con il sostegno di MiC, Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna, con musica originale eseguita dal vivo Luca Perciballi. Lo spettacolo è parte integrante di un progetto iniziato in collaborazione con Dialoghi – Residenze delle Arti Performative a Villa Manin 2021, Residenza creative presso: CSC Centro per la Scena Contemporanea, ALMASTUDIOS Bologna, Artists in ResidenSì Bologna. Il corpo mi precede. La porta si apre e la tigre balza (Virginia Woolf, The Waves). Affidata all’impeto energetico e all’orizzonte visionario di giovani presenze e corporeità, ONDE prende forma attraverso una pratica performativa, coreografica e musicale che si apre al presente di corpi protesi e fluttuanti tra estasi, guizzi animali e curvature verso l’evanescenza. Il ritmo scandisce le andature individuali e le azioni corali, evidenziando l’unanime ostinazione al galleggiamento e allo slancio dell’emersione, accordandosi al moto sonoro riproponendo ondate di corpi nel loro presente vertiginoso e polifonico. Ci si accorda al moto sonoro, a geometrie collettive e scie cosmiche, riproponendo ...

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“Liquid Loft”, polifonia di assoli e linguaggi coreografici nello storico orto botanico di Padova

Il 24 agosto 2022, nell’ambito della 42^ Edizione di Operaestate Festival Veneto, nella storica cornice dell’orto botanico di Padova sarà possibile assistere alla performance della compagnia Liquid Loft dal titolo Stand-Alones (Polyphony), danza e coreografia Luke Baio, Stephanie Cumming, Dong Uk Kim, Katharina Meves, Dante Murillo, Anna Maria Nowak e Hannah Timbrell. Direzione artistica e coreografia Chris Haring, composizione e suono Andreas Berger. La compagnia performativa Liquid Loft è stata fondata nel 2005 dal coreografo austriaco Haring, creatore di opere anche per Les Ballets de Monte Carlo, Staatstheater Kassel, Ballett Moscow e Balletto di Roma, insieme al musicista Andreas Berger, alla danzatrice Stephanie Cumming e al drammaturgo Thomas Jelinek. Ispirato dalla letteratura fantascientifica e dalla teoria dei cyborg, ibridi macchina- organismo che consentono di superare le dicotomie tra umano e meccanico, il lavoro di Liquid Loft riflette il modo in cui la nostra percezione e i nostri corpi si trasformano attraverso i media e l’uso della tecnologia. Con i loro metodi di decostruzione del movimento danzato, i Liquid Loft aprono nuove strade coreografiche e contestualizzano la danza contemporanea in altre forme d’arte. Il linguaggio visivo idiosincratico, le scenografie acustiche e la straordinaria tecnica e professionalità dei danzatori hanno fatto guadagnare ...

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Online la call per l’edizione 2020 di DNAPPUNTI COREOGRAFICI

DNAppunti coreografici è un progetto di sostegno per giovani coreografi e coreografe UNDER 35, sostenuto da un lavoro sinergico su territorio nazionale traCentro Nazionale di produzione Firenze – Compagnia Virgilio Sieni, Operaestate Festival/CSC Centro per la scena contemporanea del Comune di Bassano del Grappa, L’arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale ::: Centro di Residenza Emilia Romagna, Fondazione Romaeuropa, Gender Bender Festival di Bologna e Triennale Milano Teatro. Obiettivo del progetto è individuare un coreografo, una coreografa o collettivo italiani con un’idea da sviluppare, a cui offrire un percorso di ricerca con sostegni eterogenei: residenze creative itineranti, sguardo critico, attività di accompagnamento, risorse economiche e visibilità. Verranno selezionati fino ad un massimo di 4 progetti che l’1 novembre 2020 presenteranno a Roma nell’ambito del Romaeuropa Festival, i loro appunti coreografici davanti ad una giuria di esperti, la quale assegnerà al progetto con maggiore potenziale il percorso di sostegno alla ricerca per il 2021. DNAppunti coreografici è un progetto di sostegno per giovani coreografi italiani under 35, promosso e sostenuto in collaborazione tra Centro Nazionale di produzione Firenze – Compagnia Virgilio Sieni, Operaestate Festival/CSC Centro per la scena contemporanea del Comune di Bassano del Grappa, L’arboreto – Teatro Dimora | ...

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Omaggio alla danza, alla natura e all’amore in un imperdibile trittico d’autore

Questa sera, 31 luglio 2019, all’interno di Operaestate Festival Veneto, il Teatro al Castello Tito Gobbi ospita un innovativo trittico a opera di quattro talentuosi coreografi italiani: Somiglianza di Mattia Russo e Antonio de Rosa, musica Syrinx e Claude Debussy; Don’t, Kiss di Fabio Liberti su musica di Henrik Mäenpää; Bloom di Daniele Ninarello su musica di Steve Reich e Antonio Vivaldi. Prodotto da Kor’sia e presentato in prima nazionale, Somiglianza è un tributo ironico alla creazione del grande danzatore e coreografo Vaclav Fomič Nižinskij, L’aprèsmidi d’un faune. I cinque performer, Russo, De Rosa, Astris Bramming, Giulia Russo, e Alejandro Moya, ripropongono il capolavoro classico in un’ottica inusuale, un mix di immagini di fine secolo, linguaggi coreografici originali e ambientazioni esotiche. Don’t, kiss racconta l’innamoramento e la ricerca di un equilibrio perfetto, necessario all’armonia della coppia. I due danzatori, Jernej Bizjak e Liberti, restano in costante e ininterrotto contatto fisico, trasformando il bacio in un punto di unione che presto si trasforma in limitazione del gesto, oscillando continuamente tra questi poli opposti. Infine, Bloom, prodotto da MM Contemporary Dance Company, indaga sul complesso meccanismo di un fiore che sboccia, un rituale basato su geometrie e movimenti in moto perpetuo fa ...

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Est e Ovest del mondo si incontrano a Operaestate Festival in “Korea Connection Project”

Il 26 luglio 2019, nell’ambito di Operaestate Festival Veneto, al Teatro al Castello Tito Gobbi sarà in scena un inedito incontro tra la compagnia svedese Skånes Dansteater e la Korea National ContemporaryDance Company, costituito da due creazioni: The longest distance between two points, per la coreografia di Fernando Melo, e Burnt offering, coreografia Hyerim Jang, musiche Young Joo Lee, drammaturgia Joohee Lee. Lo spettacolo è interpretato dai danzatori dello Skånes Dansteater, Samuel Denton, Tiemen Stemerding, Riccardo Zandoná, Laura Lohi, Cassandra Arnmark, e si inserisce nel Korea Connection Project, finalizzato allo scambio, la condivisione e al confronto tra le differenti tradizioni culturali e artistiche dell’Est e dell’Ovest del mondo. Presentato in prima nazionale, The longest distance between two points costituisce una riflessione sulla vigorosa quanto limitata determinazione impiegata dall’essere umano nell’annientare le vicinanze che al contrario costituiscono un’enorme ricchezza culturale e interiore. Burnt offering invece attualizza il rituale classico della danza tradizionale coreana Seungmu al fine di rendere omaggio ai lavoratori contemporanei, sfiniti dalla routine quotidiana e dalla spersonalizzazione che porta con sé. Uno show straordinario, un’intensa e lucida narrazione sulle distanze emozionali e le contraddizioni umane, ma soprattutto una performance di altissimo livello tecnico e coreografico. ORARI & INFO 26 ...

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La complessità dell’animo femminile raccontata in “Notes on frailty” di Ingun Bjørnsgaard

Il 18 luglio 2019, nell’ambito della 39sima edizione di Operaestate Festival Veneto, il Teatro Remondini di Bassano del Grappa (VI) ospita la compagnia di danza norvegese Ingun Bjørnsgaard Prosjekt con la prima nazionale di Notes on frailty, coreografia Ingun Bjørnsgaard, partitura musicale originale Christian Wallumrød, musicche Yoko Ono e GyörgyLigeti, sound design Morten Pettersen, drammaturgia Torunn Liven. Ingun Bjørnsgaard Prosjekt nasce a Oslo nel 1992 per volere della coreografa Bjørnsgaard che da sempre esercita una considerevole influenza sulla scena della danza nordica, valorizzando il lavoro e le qualità artistiche dei suoi danzatori, con cui attua una collaborazione costante e proficua, creando un linguaggio coreografico del tutto innovativo. Notes on Frailty prende vita dal contributo apportato dalle straordinarie interpreti, Catharina Vehre Gresslien, Marianne Haugli, Guro Nagelshus Schia, Katja Henriksen Schia, con l’obiettivo di indagare e raccontare la complessità, la fragilità e la forza dell’animo femminile. Le quattro danzatrici condividono il conflitto interiore e i contrasti, ma anche il desiderio di superare la solitudine delle loro esistenze. I gesti e movimenti si fondono con le note originali elettroniche e acustiche create e suonate dal vivo da Christian Wallumrød, considerato uno dei maggiori rappresentanti della scena musicale contemporanea norvegese. Il risultato è un ...

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Una nuova stagione…intervista a Giorgia Nardin

Il nome di Giorgia Nardin non è nuovo alle scene italiane contemporanee: giovane coreografa di talento, ha partecipato a diversi progetti europei, si è fatta notare a più premi italiani, e con il suo lavoro All dressed up with nowhere to go è stata selezionata anche dai network della NID Platform e da Aerowaves. A suo agio sulla scena internazionale, in questi mesi ha lavorato al centro coreografico di Amburgo, il K3 Zentrum für Choreographie, per il nuovo lavoro intitolato Season, che debutterà, proprio ad Amburgo, il 17 marzo prossimo e resterà in scena anche il 18 e 19 marzo, e che è sostenuto da K3 – Zentrum für Choreographie Tanzplan Hamburg, CSC Centro per la Scena Contemporanea, Associazione Culturale VAN, TanzHaus Zürich. Abbiamo raggiunto Giorgia Nardin proprio nel periodo di prova, per conoscerla meglio come coreografa e per farci raccontare questo nuovo progetto, che potremo vedere in Italia in anteprima a Kilowatt Festival il 16 luglio e in prima nazionale a Operaestate Festival – Bmotion il 28 agosto. Come sei arrivata alla danza contemporanea? Il mio percorso è stato piuttosto tradizionale: ho iniziato a studiare danza classica quand’ero molto piccola e ho proseguito trasferendomi in Inghilterra, alla Northern School ...

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Deborah Hay firma l’originale “Figure a Sea” per Cullberg Ballet

Il 23 agosto 2016, all’interno di Operaestate festival Veneto 2016, il Teatro al Castello Tito Gobbi ospita la compagnia di danza contemporanea svedese Cullberg Ballet con Figure a Sea, nuova creazione di Deborah Hay, assieme alla compositrice americana Laurie Anderson, co-prodotto da Zodiak, Center for New Dance, Helsinki; Peak Performances, Montclair State University, New Jersey; Balletto di Roma; Centro per la Scena Contemporanea, Bassano del Grappa. Fondato nel 1967 dalla danzatrice e coreografa Birgit Cullberg e gestito fino al 1993 dal figlio, il famoso danzatore, coreografo e regista svedese Mats Ek, Cullberg Ballet è ora sotto la guida del direttore artistico Anna Grip e fa parte del Riksteatern, il Teatro Nazionale, considerato la più grande compagnia teatrale itinerante in Svezia. Con Figure a Sea, la Hay, icona della danza contemporanea sperimentale, già coreografa per Mikhail Baryshnikov, e la Anderson, che vanta collaborazioni con Wim Wenders, Brian Eno, Peter Gabriel, Lou Reed e molti altri, sfidano la normale percezione della danza, mettendo alla prova l’intelligenza dei danzatori, la bellezza delle loro linee e la velocità dei loro movimenti, e dimostrando che il palcoscenico è un mare di infinite possibilità. ORARI & INFO 23 agosto 2016, ore 21.00 Teatro al Castello Tito ...

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Il giovane talento di Chiara Frigo nella sua ultima creazione in scena a Cittadella

Si conclude stasera la serie di appuntamenti con la danza proposti dalla manifestazione Operaestate Festival Veneto, e a salutare il pubblico con un arrivederci all’anno prossimo e alla prossima edizione sarà la Compagnia Chiara Frigo che presenterà alle 21.00 il suo ultimo lavoro. Lo spettacolo si inserisce nella sezione Architetture del corpo, che ha riunito diversi progetti coreografici in grado di riempire di segni contemporanei gli storici luoghi che li hanno ospitati; stavolta a reinventare uno spazio urbano, lo storico Palazzo Pretorio di Cittadella, trasformandolo in un insolito palcoscenico sarà la giovane compagnia di Chiara Frigo con la sua ultima creazione Suite-Hope, (Spettacolo per due interpreti e un popolo di carta), già vincitore del bando Residencies 2011 La Caldera di Barcellona e finalista del Premio Prospettiva Danza Teatro 2011. Chiara Frigo, coreografa e performer, si forma in Italia e all’estero, dove, dopo una laurea in biologia molecolare, esordisce come coreografa nel 2006 con il solo Corpo In DoppiaElica con cui si aggiudica il terzo premio al Festival Choreographers Miniatures di Belgrado; questo e altri successivi riconoscimenti le permettono di far circolare il proprio lavoro in prestigiosi teatri e festival. In Suite-Hope Chiara Frigo si interroga sul concetto di speranza; racconta ...

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