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La danza al Gender Bender 2016: da restarci “a bocca aperta!”

La danza al Gender Bender 2016: da restarci “a bocca aperta!”

  Irriverenza, controtendenza e un pizzico di sagacità: ecco i tre ingredienti principali di uno dei Festival di arti e culture contemporanee più apprezzato e chiacchierato della scena contemporanea, il Gender Bender, che giunge alla 14a edizione, denominata A bocca aperta!, proponendo un ricco cartellone di eventi di danza, teatro e cinema, nonché di mostre, incontri e party. La location, naturalmente, è la città di Bologna, la quale ospita il Festival dal 26 ottobre al 6 novembre in più differenti luoghi deputati alla migliore valorizzazione delle opere proposte. Tra di essi, per quanto riguarda la danza, spiccano l’Arena del Sole, l’AtelierSI, il Teatro Testoni Ragazzi, i Teatri di Vita, il Teatro del Baraccano e il Teatro Duse. La produzione del Festival è affidata, come di consueto, a Il Cassero, centro bolognese dalla lunga e impareggiabile storia di sensibilizzazione e sostegno della campagna di affermazione dei diritti della comunità LGBT a respiro locale e nazionale. Nessuna istituzione migliore in territorio bolognese, insomma, per dare vita a cotanto tripudio di arti performative. Ad “aprire le danze” il 27 ottobre all’Arena del Sole è il Balletto di Roma, in scena con Paradox, per la coreografia di Itamar Serussi Sahar e Paolo Mangiola, “un’indagine ...

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Bologna a marzo e aprile è una città Ipercinetica!

Si svolgerà dal 10 marzo al 22 aprile in vari luoghi della città di Bologna Ipercinetica, la rassegna dedicata al lavoro di CollettivO CineticO, curata da ERT in collaborazione con Centro la Soffitta-Dipartimento delle Arti-Università di Bologna, Teatri di Vita, DOM la cupola del Pilastro, la Baracca/Testoni Ragazzi e con il contributo del Fondo per la danza d’autore/Regione Emilia-Romagna, Anticorpi. Nata nel 2007, la compagnia guidata da Francesca Pennini indaga teatro, performance, danza e arte visiva mettendone in discussione i meccanismi e le regole. La personale comprende sette tappe, tra spettacoli, performance site specific e una sessione di gioco da tavolo. Si inizia giovedì 10 marzo alle ore 21 presso l’Arena del Sole con gli splendidi 10 miniballetti di e con Francesca Pennini, un’opera coinvolgente, un’indagine coreografica tra la ripetizione del gesto e l’improvvisazione, tra la scrittura e l’interpretazione. La Baracca – Testoni Ragazzi ospita in matinèe, il 22 e il 23 marzo, e alle ore 21 il 24 marzo nell’ambito della rassegna ‘Accade di sera’ Sherlock Holmes. Il personaggio di Arthur Conan Doyle si reincarna qui in un terzetto di investigatori contemporanei, guidati dalla voglia di andare oltre il volto ingannevole della realtà e di analizzarne i dettagli. Il ...

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La DOT504 Dance Company violenta l’ignava società

È ben nota la capacità con cui gli spettacoli in cartellone di Teatri di Vita di Bologna riescano a perturbare l’animo degli spettatori. Non è dunque incomprensibile la programmazione di Collective Loss of Memory, in scena il 7 novembre alle ore 21 e l’8 novembre alle ore 18. I protagonisti dell’azione sono Nathan Jardin, Joona Kaakinen, Knut Vikström Precht, Dano Raček e Tom Weksler, cinque performer di diversa estrazione geografica e formativa, riuniti in un’unica compagnia: DOT504. Nato a Praga nel 2006 e sostenuto finanziariamente sin dagli esordi dal Comune della medesima città, il gruppo DOT504 è diretto da Lenka Ottová, insegnante, coreografa e fondatrice del Dance Perfect Studio, una delle più importanti scuole di danza contemporanea della capitale ceca. Il desiderio di Ottová è sempre stato quello di plasmare una compagnia internazionale di tutto rispetto, la quale potesse offrire un background solido per la formazione di eccezionali danzatori nell’ambito della danza contemporanea. E si può dire senza riserva che si sia davvero avverato: coreografi del calibro di Pavel Mašek (Ultima Vez Company) o Lenka Vágnerová (LV Company) rappresentano il frutto del successo di DOT504, senza dimenticare la più recente collaborazione con il duo artistico Jozef Fruček & Linda Kapetanea ...

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A Bologna va in scena un “cuore di ghiaccio” dedicato alla Scandinavia

Dodici giorni di “ghiaccio” nel cuore della torrida estate bolognese, al Parco dei Pini dove Teatri di Vita organizza per il decimo anno il suo festival di cultura contemporanea dedicato a un paese straniero. Questa volta, dopo gli ultimi dedicati a Grecia, Palestina e Brasile, i paesi sono 4, ossia i Paesi Scandinavi: Norvegia, Svezia, Danimarca e Finlandia, che dal 22 luglio al 2 agosto saranno protagonisti di questo viaggio dal titolo “Cuore di Ghiaccio”. Il festival ha il suo fulcro nella danza contemporanea, che vedrà la presenza di compagnie mai venute prima in Italia, che dimostrano i molti volti dello spettacolo scandinavo: si va dal “flamenco finlandese” di Kaari Martin alle trasformazioni queer dei danesi HimHerAndIt, dai racconti sui disturbi alimentari di Kassandra Production a quelli sulle coppie gay dei Toyboys… Inoltre, ci sarà una selezione di cinema e musica, una mostra fotografica della svedese Hannah Modigh e molti incontri che racconteranno gli aspetti più o meno noti dei paesi scandinavi: dalle fiabe della Lapponia a Pippi Calzelunghe, senza dimenticare una “AbbaNight” condotta dai PopPen djs, che rievocheranno il mitico complesso pop svedese. E tutte le sere, per rimanere in tema “glaciale”, ecco “Il frigo” di Copi, uno spettacolo di Andrea Adriatico, con Eva Robin’s che ritorna a recitare in ...

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“Nelle pieghe del corpo”: il gesto diventa semantica dei luoghi e dell’essere

Continua, in una progressione dinamica di grande spessore artistico, Nelle pieghe del corpo_Bologna – Geografia di gesti e luoghi, il nuovo progetto di Virgilio Sieni promosso dal Comune di Bologna, da Emilia Romagna Teatro Fondazione e da Fondazione Teatro Comunale di Bologna, in collaborazione con DOM La Cupola del Pilastro/Laminarie e Teatri di Vita. Attraversare una città per più di un mese. Indagare le sue geografie umane utilizzando le sonde vive del corpo e della danza. Auscultare le sue terminazioni nervose, esplorare la sua memoria. Interrogare individui e comunità, tensioni, aspirazioni, distopie, segni, sogni, felicità. Virgilio Sieni, uno dei maestri della ricerca coreografica italiana, direttore artistico della Biennale Danza e della Compagnia Sieni Danza, interroga Bologna per più di un mese in una rassegna curata da Emilia Romagna Teatro Fondazione, delineando un percorso che coinvolge interpreti professionisti e amatori, anziani partigiani e bambini, grandi teatri e centri di ricerca che lavorano come avamposti in periferia, una spericolata corale che fa risuonare la voce in gesti e azioni, e l’Università. Il viaggio è iniziato lo scorso 27 febbraio, con un incontro presso il Salone Marescotti del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna sulla ricerca unica dell’artefice fiorentino, basata sulla figurazione coreografica rigorosa e immaginosa, ma anche ...

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A Teatri di Vita la danza del Chelyabinsk Contemporary Dance Theatre

Dal 12 al 14 dicembre, presso Teatri di Vita a Bologna, l’imperdibile appuntamento con la danza di Olga Pona e del suo Chelyabinsk Contemporary Dance Theatre con due spettacoli proposti in un’unica serata: Horizon and Beyond e Waiting. Il primo,  sarà presentato in prima nazionale, e porterà gli spettatori ad intraprendere un viaggio al di là dei normali orizzonti della Russia contemporanea con l’aiuto di quattro danzatrici che si intrecciano, si respingono e attraggono a vicenda, in una suggestiva miscela di musica da Bach alla contemporanea, mentre il secondo, è  il racconto di una classica sindrome russa, l’attesa, e la speranza del futuro.I due spettacoli concludono la rassegna Danze di pace dal fronte orientale che ha visto protagoniste quattro compagnie di danza dall’Europa dell’Est, nei giorni in cui si ricordano i 100 anni dall’inizio della Prima Guerra Mondiale. Olga Pona è, con pochi altri, sinonimo di “danza contemporanea” in Russia, perché tra le prime, quando ancora era dominante l’estetica societica, ad andare alla ricerca di nuovi linguaggi espressivi del corpo. Vincitrice del prestigioso Golden Mask di Mosca, ha portato i suoi lavori in tutto il mondo. Questo il commento sulla sua arte: “Io non sono sicura di avere un messaggio. ...

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Globalizzazione, quotidianità, orizzonti nuovi: Danze di Pace dal Fronte Orientale

Abbiamo già parlato la scorsa settimana di Teatri di Vita di Bologna e della loro scelta di commemorare la Prima Guerra Mondiale con la rassegna interna alla stagione 2014/2015 Danze di pace dal fronte orientale (ovvio l’eco al romanzo “Niente di nuovo sul fronte occidentale” di Remarque), non solo in occasione delle commemorazioni, ma proprio nei giorni in cui su questo fronte orientale si acuiscono e si distendono nel giro di pochissimo tempo le tensioni politiche e militari. Dal fronte orientale sono state scelte dunque quattro compagnie, due già esibitesi in questo mese di novembre: il performer polacco Karol Tyminski ha presentato a inizio mese Doll House, un percorso sulla costruzione dell’identità, e ha chiuso novembre l’ucraino MOST Dance Project (di cui appunto ci eravamo occupati) che ha raccontato lo smarrimento davanti alla frantumazione creata dalla guerra civile. Proseguono il percorso sul fronte orientale in dicembre le compagnie di Olga Pona, dalla Russia e del Karakuli Dance Theatre, dalla Bielorussia. Il 4 e 5 dicembre va in scena il primo appuntamento con il Karakuli Dance Theatre di Olga Labovkina, coreografa diplomata all’Accademia Vaganova di San Pietroburgo, fondatrice della compagnia, e artista apprezzata sulla scena russa e in generale dell’Europa dell’Est, ...

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Danza e società. Come si diventa traditori: niente di nuovo sul fronte bellico…

  Debutta questa sera in prima nazionale ai Teatri di Vita di Bologna As I became a traitor del MOST Dance Project, un’eterogenea compagnia ucraina nata in seguito alla sanguinosa guerra civile che si sta consumando negli ultimi mesi. Il MOST Dance Project nasce dalla riflessione sugli scontri in Ucraina di Anton Ovchinnikov, fondatore della compagnia di danza contemporanea Black!Orange Dance Theatre, che gestisce anche un teatro, una scuola e un proprio festival, e di Anton Safonov, coreografo e insegnante, direttore della compagnia Third Person. Davanti all’insensatezza e alla crudezza di una guerra fratricida i due coreografi hanno quindi pensato di reagire attraverso l’arte, e in particolare attraverso la danza, in barba a chi crede che alcune forme d’arte siano fuori dalla realtà, e radunando i loro migliori ballerini (in scena Anna Vinogradova, Alona Perepelytsya, Mariya Bakalo, Mariya Shlyakhova, Tatyana Rodionova, Anton Safonov e Vladimir Chetverikov), e raccontando “come si diventa un traditore” (parafrasando il titolo: Come sono diventato un traditore) nel proprio  Paese, quando il tradimento si sposta dal campo relazionale a quello socio-politico e ideologico. Un’indagine del tradimento che nasce dallo smarrimento davanti alla nuova situazione: “Non avremmo mai pensato che noi, ucraini, potessimo essere classificati secondo le ...

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Foudres: Dave St-Pierre, “l’enfant terrible della danza”, presenta in prima nazionale la sua creazione

Il nuovo spettacolo del coreografo canadese Dave St-Pierre andrà in scena dal 12 al 13 Febbraio al teatro Teatri di Vita di Bologna. Foudres, che tradotto letteralmente significa fulmini, è una performance che vedrà in scena tutti i danzatori della compagnia al massimo della loro presenza scenica. Creato sulle musiche di Stéphane Boucher eTomas Furey, Foudres è stato realizzato in collaborazione con  Karina Champoux, Marie-Ève Carrière, Marie-Ève Quilicot, Joannie Douville, Sarah Lefebvre, Nadine Gerspacher, Natacha Filiatrault, Susan Paulson, Aude Rioland, Francis La Haye, Anne Thériault, Alanna Kraaijeveld, Éric Robidoux, Simon Fournier, Christian Garmatter, Frédéric Tavernini, Luc Bouchard-Boissonneault, Alexis Lefebvre, Marc-André Goulet, Milan Panet-Gigon, Michael Watts, Renaud Lacelle-Bourdon, Julien Lemire, Vincent Morelle e Philippe Boutin. Corpi nudi di una coppia che cerca di farsi spazio tra il dolore e cupidi distruttivi, sensualità selvaggia, passione, gusto per la provocazione, lacrime e sudore saranno gli ingredienti per emozionare il pubblico; lo spettacolo di Dave St-Pierre è una temeraria raffigurazione della società odierna che, con i suoi tabù ed i suoi desideri, accompagnerà lo spettatore in un viaggio nelle relazioni e nei corpi: “La cosa peggiore di questo incontro inevitabile tra due esseri è di vivere la violenza di un colpo di fulmine e ...

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Prima nazionale di “Pas de deux” di Raimund Hoghe presso Teatri di Vita

Teatri di Vita festeggia i suoi vent’anni di operato offrendo una stagione ricca di personaggi straordinari e spettacoli presentati in prima nazionale. Ad aprire le danze sarà proprio la prima nazionale di Pas de deux, creazione di Raimund Hoghe che rende omaggio al tradizionale passo a due del balletto classico. Creato nel 2011 e rappresentato in prima assoluta nello stesso anno al Théâtre de la Cité Internationale di Parigi, Pas de deux è un dialogo tra Raimund Hoghe e il suo alter ego Takashi Ueno che gioca sulle differenze e sulle affinità, sulle somiglianze e sulle deviazioni, attraverso gesti speculari e movimenti intimamente radicati nella formazione professionale e nella storia personale e culturale dei due danzatori. Ambientato sulle musiche di Bach e Purcell, il passo a due maschile è un percorso che conduce le personalità dei danzatori al loro punto di partenza, esplorando le possibilità di attraversamento dell’uno nella dimensione dell’altro. Raimund Hoghe, è considerato dal New York Times come “il coreografo amante del romanticismo e della bellezza”. Di origini tedesche, inizia la sua carriera come giornalista per poi assumere il ruolo di drammaturgo per Pina Bausch e la sua compagnia Tanztheater di Wuppertal dal 1980 al 1990. Acclamato a livello internazionale, ...

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