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Danza e società. Come si diventa traditori: niente di nuovo sul fronte bellico…

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Debutta questa sera in prima nazionale ai Teatri di Vita di Bologna As I became a traitor del MOST Dance Project, un’eterogenea compagnia ucraina nata in seguito alla sanguinosa guerra civile che si sta consumando negli ultimi mesi.

Il MOST Dance Project nasce dalla riflessione sugli scontri in Ucraina di Anton Ovchinnikov, fondatore della compagnia di danza contemporanea Black!Orange Dance Theatre, che gestisce anche un teatro, una scuola e un proprio festival, e di Anton Safonov, coreografo e insegnante, direttore della compagnia Third Person.

Davanti all’insensatezza e alla crudezza di una guerra fratricida i due coreografi hanno quindi pensato di reagire attraverso l’arte, e in particolare attraverso la danza, in barba a chi crede che alcune forme d’arte siano fuori dalla realtà, e radunando i loro migliori ballerini (in scena Anna Vinogradova, Alona Perepelytsya, Mariya Bakalo, Mariya Shlyakhova, Tatyana Rodionova, Anton Safonov e Vladimir Chetverikov), e raccontando “come si diventa un traditore” (parafrasando il titolo: Come sono diventato un traditore) nel proprio  Paese, quando il tradimento si sposta dal campo relazionale a quello socio-politico e ideologico.

Un’indagine del tradimento che nasce dallo smarrimento davanti alla nuova situazione:

“Non avremmo mai pensato che noi, ucraini, potessimo essere classificati secondo le nostre preferenze. E anche se fosse stato così, non avremmo mai pensato che queste preferenze potessero dividerci. E anche così, nemmeno in un incubo avremmo potuto immaginare che ci saremmo uccisi a vicenda per questo. Così li chiamiamo “traditori”. E loro fanno lo stesso con noi.”

Questo affermano nella presentazione dello spettacolo Ovchinnikov e Safonov, dando voce al punto di partenza della ricerca coreografica che li ha portati a raccontare, attraverso la danza, le emozioni e le esperienze scaturite dalle esperienze di ciascuno dei danzatori, le cui storie non vengono narrate ma ricostruite in un fiume di sensazioni: fiducia e sospetto, paura, confusione e pericolo. Ma alla fine, contro ogni previsione, e ogni volontà, tutto si rivela essere un pericoloso gioco, un pericoloso gioco al (del) massacro.

Lo spettacolo ha debuttato a Kiev lo scorso settembre, e arriva in Italia a Teatri di Vita nell’ambito della sezione, all’interno della stagione, denominata Danze di pace dal fronte orientale: una carrellata di artisti ospiti, provenienti dai fronti politici più caldi dell’Est europeo, e ispirata nel titolo al romanzo di Remarque (ma ribaltato, giacché il titolo è Niente di nuovo sul fronte occidentale), proprio nei giorni in cui cade il 100 anniversario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale. Ma soprattutto mentre, sordi a qualsiasi arte o riflessione, le tensioni politico-economiche-militari si acuiscono.

 

ORARI&INFO:

As I became a traitor – MOST Dance Project

da giovedì 20 a domenica 23 novembre (ore 21; domenica ore 17) 

Teatri di Vita

via Emilia Ponente 485, Bologna

info: 051.566330, 

www.teatridivita.it

 

Greta Pieropan

www.giornaledelladanza.com

Foto: Teatri di Vita

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