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Tag Archives: Torinodanza

Claudio Bernardo in scena per il TorinoDanza Festival con Usdum

  Il coreografo Claudio Bernardo presenta la sua creazione Usdum al TorinoDanza Festival, in scena sabato 12 ottobre alle ore 19:00 presso la Cavallerizza Reale di Torino; con questo spettacolo il festival torinese darà il via all’esplorazione dedicata alla danza vallona. Attraverso riferimenti sociali e letterari Claudio Bernardo propone un lavoro dedicato all’amore omosessuale. L’opera coreografica, creata nel 1991, fa parte del repertorio dei successi del coreografo brasiliano ed è uno dei primi spettacoli che hanno mostrato la sua creatività e la sua abilità nel realizzare rappresentazioni che uniscono soggetti ed epoche lontane tra loro. L’ambientazione di questa performance vede la sua particolarità nel collegamento che il coreografo ha creato tra Serra Pelada (la più grande miniera d’oro brasiliana) e la montagna di sale di Sodoma raccontata nell’opera letteraria Gaspare, Melchiorre e Baldassarre realizzata dallo scrittore francese Michel Tournier. Con i costumi di Estellen Wanson, il disegno luci a cura di Marco Forcella, i testi tratti dalle Lamentazioni di Geremia, le scenografie di Luc d’Haenens ed accompagnato dagli arrangiamenti musicali di Daniel Tursch e da musiche brasiliane (canzoni tribali Bororos e Xingus, Inno nazionale brasiliano, Pensa em mim Leandro e Leonardo, Beata Viscera Pérotin, Saint John Passion Johann-Sebastian Bach), Usdum verrà interpretato dal coreografo stesso e dal danzatore Milton Paulo. Claudio Bernardo, coreografo e danzatore affermato nel panorama della danza, è nato a Fortaleza in Brasile. Dopo aver intrapreso la carriera di danzatore nella ...

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Partita 2 la nuova creazione di Anne Teresa De Keersmaeker

La musica di Bach con il violino di George Alexander van Dam, la coreografia di Anne Teresa De Keersmaeker danzata da lei stessa con Boris Charmatz, tutto questo è Partita 2, spettacolo presentato in prima italiana al Festival Torinodanza il 6 ottobre. Il balletto è suddiviso in tre atti, il primo dei quali vede i due protagonisti danzare sulla scena vuota, senza musica ma avvolti da un suggestivo gioco di luci. La fiamminga Anne Teresa De Keersmaeker, artista residente al Teatro La Monnaie di Bruxelles con la propria compagnia Rosas, esordisce nei primi anni Ottanta. La ricerca spazio-temporale, la reiterazione gestuale e la musica sempre al centro delle creazioni sono la sua cifra espressiva, nelle cui pieghe si scoprono le ascendenze di Lucinda Childs e Pina Bausch. Il grande successo internazionale arriva con Rosas Danst Rosas nel 1983, un capolavoro ancora in repertorio che è tornato a Torinodanza 2010 accolto da un pubblico numeroso ed entusiasta. Nel 1995 nasce il P.A.R.T.S. (Performing Arts Research & Training Studios) per la diffusione e la trasmissione del patrimonio Rosas a giovani generazioni di papabili soggetti danzanti della compagnia. Ha animato il Focus Al femminile di Torinodanza 2011 con Bartók / Mikrokosmos e Cesena. ...

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Spiritualità e danza sul palcoscenico di Torinodanza Festival con la creazione di Koffi Koko

  In occasione del festival internazionale di danza contemporanea Torinodanza Festival, il coreografo beninese Koffi Koko presenta, in collaborazione con Torino Spiritualità, il suo assolo intitolato La Beauté du Diable. La performance è il risultato di un percorso di ricerca artistica e spirituale del danzatore, coreografo e performer Koffi Koko. Essa rappresenta una riflessione sul paradosso della vita e indaga sulla dualità umana e universale del bene e del male, rapportato a due diversi tipi di cultura: quella di provenienza, dove questi concetti rappresentano un’espressione inscindibile, e quella giudaico-cristiana la quale invece li separa. Koffi Koko, proveniente dalla città di Benin (paese dell’Africa Occidentale situato tra il Togo e la Nigeria), è iniziato ai riti animisti Nago e Youruba ed impara sin dall’infanzia a danzare per le divinità e per gli antenati. Dopo essersi formato alla Scuola di Arte Drammatica di Abidjan, l’artista si sposta verso la Francia dove, al suo arrivo, gli viene proposto di partecipare ad una serie di conferenze sulla “Danza ed il Sacro” organizzata dal Centro Internazionale di Danza; da allora lavora ha continuato i suoi studi in tutto il mondo, incontrando coreografi e danzatori con i quali sviluppa le sue creazioni. ORARI&INFO Teatro Carignano Piazza Carignano 6, Torino Venerdì 27 Settembre, ore ...

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Le creazioni di Emio Greco, Peter C. Scholten e Olivier Dubois in scena per il Torinodanza Festival

  Torinodanza Festival 2013 dà il via alla nuova edizione aprendo la stagione con una performance del Ballet National de Marseille (fondato nel 1972 da Roland Petit e diretto dal 2004 da Frédéric Flamand) che si esibirà presso le Fonderie Limone dal 13 al 15 settembre con le creazioni di Emio Greco, Pieter C. Scholten e Olivier Dubois: Double Points Extremalism e Elégie. Realizzato in collaborazione con International Choreographic Arts Centre (ICK), Emio Greco | PC (Amsterdam), Double Points: Extremalism è un lavoro di ricerca coreografica che unisce elementi della danza classica e della danza postmoderna; la collaborazione tra Emio Greco e Pieter C. Scholten, iniziata nel 1995, si quindi è concretizzata in un linguaggio dove il rigore della ricerca si combina con il minimalismo, e per il quale è stato coniato il termine extremalism. Con Double Points: Extremalism, i coreografi riesaminano il loro lavoro che verrà definito “un racconto della carne”, impregnato da una singolare teatralità dove la disciplina strutturale della danza viene continuamente riempita di eccentricità. A seguire il Ballet National de Marseille danzerà Elégie sulle note di Wagner (Elégie WWV 93 en la Bémol, su arrangiamento musicale di François Caffenne), opera coreografica per 16 danzatori realizzata dal coreografo e danzatore Olivier Dubois in cui esplora ed affronta l’introspettività umana attraverso la poetica di Rainer Maria Rilke.   ORARI&INFO Torinodanza Festival Fonderie Limone Moncalieri Via Pastrengo 88, Torino Dal 13 al 15 settembre, ...

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Elegie di Oliver Dubois e il Balletto di Marsiglia

Si presenta ricca di stimoli la quinta edizione del festival Torinodanza, realizzata dalla Fondazione del Teatro Stabile Torino, che si terrà dal 13 settembre al 9 novembre. Quest’anno l’iniziativa pone una particolare attenzione al futuro, rivolgendo il suo sguardo al 2014, anno che legherà Torinodanza e la Biennale de la Danse de Lyon. Cosa ci si aspetta da un progetto culturale si esprime bene attraverso le parole di Thomas Erber… che mi riconcili con una certa forma di bellezza, più vicina al sole che a una cantina, che mantenga una vena malinconica, propizia al lasciarsi andare, a mollare gli ormeggi e perdersi in terre sconosciute, dalle quali non si ha più voglia di tornare, e infine che nutra il mio desiderio di seduzione, che non dovrà mai essere passivo. Tra i temi del festival: una strana bellezza, sezione nella quale risalta la visionarietà di Oliver Dubois con il Balletto di Marsiglia nella coreografia Elegie che giungerà a Torinodanza festival dopo aver debuttato a Marsiglia il 28 agosto 2013. Oliver Dubois inserito tra i venticinque migliori danzatori al mondo dalla rivista “Danse Europe”, coreografo e danzatore francese, è giunto alla danza a 23 anni, dopo aver sperimentato diversi ambiti sportivi e musicali. ...

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“La Princesse de Milan” in scena a Torinodanza

  Il 3 e 4 dicembre prossimi andrà in scena in prima nazionale al Teatro Carignano di Torino, all’interno di Torinodanza, La Princesse de Milan della Compagnia Karine Saporta. L’opera è stata creata nel 1991 ed è il risultato della fusione tra uno dei testi più esoterici di Shakespeare, il genio creativo di Karine Saporta e le musiche di Michael Nyman scelto dalla coreografa perché componesse una musica forte e toccante, coniugasse l’energia del rock e delle parti ritmico – melodiche, perché trasmettesse allo stesso tempo atmosfere barocche e ripetitive. Sontuose scenografie, echi rinascimentali, un perfetto intreccio tra il teatro, la musica e l’arte visiva, arcaismo e modernità. Lo spettacolo è ispirato a La Tempesta di William Shakespeare e racconta la storia di Prospero, duca di Milano, spodestato ed esiliato da suo fratello ed è inserito nel quarto focus di Torinodanza, intitolato Al femminile, dedicato alle fascinazioni del linguaggio coreutico di tre protagoniste della danza contemporanea e che ha visto i debutti in prima italiana, nel mese di ottobre, di Maguy Marin con Salves e, nel mese di novembre, di Anne Teresa De Keersmaeker e la Compagnie Rosas con Bartók – Mikrokosmos e Cesena. Karine Saporta dopo essersi formata come ...

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“Octopus”: l’illusionismo dei corpi secondo Philippe Decouflé

“Estratti dal catalogo: gelosia, Shiva, ahimè tic, scatola nera, scheletri, arte gotica, tacchi alti, bolero…e altre poesie coreografiche”: questo il sottotitolo dello spettacolo di Philippe Decouflé in scena alle Fonderie Limone di Moncalieri e proposto nell’ambito di Torinodanza 2011. Per tre serate a partire da domani mercoledì 23 settembre, in prima italiana il coreografo francese presenterà quello che egli stesso definisce un “luminoso gioco di specchi” in cui la danza e i corpi si mescolano. E sicuramente l’accostamento dello spettacolo all’immagine dello specchio in quanto strumento di illusione ottica è particolarmente efficace. Non a caso nel mondo della danza Philippe Decouflé, formatosi alla scuola circense ma noto per il suo talento dimostrato soprattutto nei grandi eventi coreografici come le Olimpiadi, gode della fama di vero e proprio mago illusionista. Octopus, creazione per otto ballerini e due musicisti, è un flusso ininterrotto di immagini di straordinaria intensità, in cui la magnificenza dei corpi si sovrappone allo spessore virtuale e visionario delle proiezioni. Giocando sull’opposizione tra colori e forme in contrasto, Decouflé utilizza i corpi dei ballerini della sua Compagnie DCA come propulsori di effetti tecnologici, per ricreare l’immagine di un unico ensemble tentacolare fatto di piedi, mani, gambe e braccia. Il ...

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Il Torinodanza Festival dedica il terzo focus a Alain Platel e Les Ballets C de la B

Nato quasi per gioco e nella libertà assoluta, Les ballets C de la B è un “many-headed dance-theatre collective” le cui performance spaziano tra surrealismo, psicologia e farsa. Oltre a Alain Platel, ricordiamo tra i principali coreografi Cherakoui e Hans van den Broeck, ora entrambi indipendenti e, fra i membri attuali,  Augustijnen, De Smedt e Estaras. È un collettivo che incoraggia i suoi performer a sviluppare un percorso coreografico individuale, ne sono emersi  infatti  interessanti artisti tra i quali, ad esempio, Sidi Larbi Cherkaoui. Un’importante fonte di ispirazione per Platel è stata  Pina Bausch. Come lei è interessato alla dimensione umana dei performer, dalle loro esperienze e capacità attinge il materiale che verrà montato nella dimensione di forma scenica. Il Torinodanza Festival 2010 dedicherà il suo ultimo focus a  Alain Platel e Les Ballets C de la B. Scrive il direttore artistico Gigi Cristoforetti: “La terza dimensione (del festival) esplora fino in fondo la contrapposizione tra dolore e bisogno di riscatto, tra ferita e speranza: estremi che si toccano e svelano il segreto della vitalità umana”. Con la vita indubbiamente ci si confronterà, che sia nella dimensione del ricordo come in Primero Erscht di Lisi Estaras o nella ricerca di ...

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Maguy Marin ospite del Torinodanza Festival chiuderà con May B il focus dedicato agli anni Ottanta

“Fini. C’est fini. Ça va finir. Ça va peut-être finir”: sono le uniche parole pronunciate dai protagnisti di May B. Un prologo che è anche un epilogo. Un limite e una misura entro cui la condizione umana si trova irrimediabilmete reclusa come una lieve luce nell’oscurità. La pièce è immersa in una penombra che si dissiperà molto lentamente. Nel limite fra buio e luce i danzatori appariranno e spariranno calpestando, impolverati loro stessi come i ricordi, le début de la fin. May B nasce nel 1981 dal desiderio di creare un’opera dedicata a Beckett. Il grande autore di Aspettando Godot è rivisitato da una delle figure più emblematiche della Nouvelle Danse Française. In contrapposizione alla tendenza all’astrazione dello stile postmoderno dell’americana Trisha Brown, il linguaggio di Maguy Marin si presta all’intento letterario riuscendo, attraverso la sua forte teatralità e il ritmo implacabile della precisione gestuale, a parlarci dell’assurdità della condizione umana. In abito da notte, i dieci personaggi beckettiani si aggireranno solitari e all’unisono, il 9 ottobre in uno dei teatri più importanti e belli di Torino, il Teatro Carignano, nell’ultimo appuntamento del focus Scene dagli anni Ottanta del Torinodanza Festival. INFO Tel. (+39) 011 5176246 info@torinodanzafestival.it www.torinodanzafestival.it Maura Dessì ...

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La nouvelle danse française torna alla luce al Torinodanza Festival nel secondo appuntamento di Scene dagli anni Ottanta

  La Nouvelle danse française è una corrente della danza contemporanea nata in Francia negli anni Settanta dall’impulso di alcuni giovani danzatori e coreografi che desideravano sviluppare un linguaggio coreografico che si differenziasse dalla danza moderna in pieno sviluppo negli Stati Uniti e dalla forte presenza dell’Opéra de Paris. Un elemento molto importante per questo movimento artistico fu la creazione negli anni Ottanta, da parte del Ministero della Cultura francese, di una decina di centri coreografici nei quali vennero ospitati i coreografi più innovatori.  La ricerca della nuova generazione fu ancor prima sostenuta dal Centre National de Danse Contemporaine (CNDC) fondato nel 1977 da Alwin Nikolais e dal Concorso di Danza di Bagnolet, creato nel 1969 da Jaque Chaurand che catalizzò l’espansione della Jeune danse française, consacrando gran parte dei coreografi più influenti dei due decenni successivi. Tra gli illustri ospiti ricordiamo Carolyn Carlson, Dominique Bagouet, Daniel Larrieu, Maguy Marin,  Jean-Claude Gallotta, Karine Saporta, Odile Duboc, Susan Buirge, François Verret, il duo Joëlle Bouvier-Régis Obadia, Claude Brumachon, Philippe Decouflé, Angelin Preljocaj e tanti altri.  Il coreografo Emilio Calcagno, con Nouvelle Vague-Génération Bagnolet, offrirà nuova visibilità ad alcuni dei pezzi migliori presentati al concorso di Jaque Chaurand.  La Compagnia ECO andrà ...

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