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Teatro Massimo due stelle al Teatro di Verdura in Giselle: Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko

Il celebre e intramontabile balletto romantico, Giselle, è di scena al Teatro di Verdura, giovedì 29 e venerdi 30 luglio alle 21.15, per la stagione estiva del Teatro Massimo di Palermo. Con il Corpo di Ballo del Teatro, diretto da Davide Bombana, danzano i primi ballerini del Teatro alla Scala Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko. Sul podio dell’Orchestra il direttore musicale Omer Meir Wellber. L’omaggio a Carla Fracci.
 
Caposaldo del repertorio romantico, Giselle è un balletto amatissimo dal pubblico e banco di prova di grandi stelle della danza. Il Teatro Massimo lo ripropone giovedì 29 e venerdi 30 luglio alle 21.15 al Teatro di Verdura in omaggio all’indimenticabile Carla Fracci, che ne è stata grandissima interprete. Con il Corpo di Ballo diretto da Davide Bombana, danzano due giovani e già affermati primi ballerini del Teatro alla Scala come Nicoletta Manni (che sostituisce Alina Cojocaru, che a causa di problemi di salute non potrà interpretare il ruolo del titolo), già pluripremiata interprete dei grandi ruoli del repertorio classico tra cui Giselle, e Timofej Andrijashenko, astro in ascesa e artista di fama consolidata di bellezza apollinea e tecnica impeccabile. E sarà Omer Meir Wellber a dirigere l’Orchestra del Teatro Massimo per completare con il Corpo di ballo la collaborazione con tutte le formazioni artistiche del Teatro.
 
La coreografia, con le musiche di Adolphe Adam, è quella storica di Patrice Bart, (grande stella dell’Opéra di Parigi), tratta da Jean Coralli e Jules Perrot, rimontata in modo fedele da Raffaella Renzi e già presentata all’Opéra di Parigi, nonché alla Scala di Milano e poi a Berlino e Zurigo. Tra i principali interpreti, insieme alla Manni (Giselle) e Andrijashenko (Albrecht), anche Maria Chiara Grisafi (Myrtha), Vincenzo Carpino (Hilarion), Giada Scimemi (Berthe, madre di Giselle), Fabio Correnti (Wilfred, amico di Albrecht), Carmen Marcuccio (Bathilde, fidanzata di Albrecht), Gaetano La Mantia (Duca di Curlandia), le due coppie in alternanza Linda Messina e Michele Morelli e Yuriko Nishihara e Alessandro Cascioli (Contadini), Chiara Sgnaolin, Jessica Tranchina (Due villi). Le scene sono di Raffaele Del Savio, i costumi di Giusi Giustino, le luci di Salvatore Spataro. Maîtres de ballet Marco Pierin e Corina Dumitrescu.
 
“Giselle è il primo grande titolo del repertorio classico di questa mia prima stagione come Direttore del Ballo del Teatro Massimo di Palermo – dichiara Davide Bombana – Con questo personaggio, considerato il punto d’arrivo di ogni grande danzatrice, vogliamo rendere omaggio a una nostra grandissima GiselleCarla Fracci, recentemente scomparsa, che ha ispirato intere generazioni con la sua incomparabile interpretazione. Con il nostro omaggio vogliamo ricordare questa immensa artista a cui tutti noi siamo grati per l’ispirazione e la gioia che ci ha dato in ogni sua apparizione”.
 
Il balletto rievoca il mito germanico delle Villi, spiriti di donne morte di dolore, per amore, che perpetrano la loro vendetta sugli uomini che le hanno tradite. Di notte popolano i boschi dove si vendicano sugli uomini che attraversano la loro strada facendoli danzare fino allo stremo. Questi spiriti sono guidati nel loro rito macabro da Myrtha, loro spietata regina. Giselle è la giovane che si innamora di Albrecht, che altri non è che un nobile in incognito, già promesso sposo a Bathilde. Nonostante la madre di GiselleBerthe, e il giovane boscaiolo innamorato di Giselle, Hilarion, la mettano in guardia ricordandole la terribile leggenda delle Villi, Giselle si lascia sempre più andare al suo amore per Albrecht e quando scopre il tradimento perde la ragione e muore di dolore. Nel secondo atto la vediamo danzare tra le Villi; al contrario però delle sue spietate compagne assetate di vendetta, Giselle salverà Albrecht dalla danza mortale che lo aspetta, tenendolo vicino alla croce della sua pietra tombale, proteggendolo fino al sorgere del sole e alla sparizione sua e delle Villi nel buio.
 

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