Una nuova coreografia di Ismael Ivo danzata da 25 danzatori dell’Arsenale della Danza, giovani tra i 19 e i 30 anni provenienti da Italia, Stati Uniti, Grecia e Brasile: è Biblioteca del corpo, pièce che inaugurerà l’ottava edizione del Festival Internazionale di Danza Contemporanea. Dopo il debutto a Venezia, la nuova creazione del coreografo brasiliano proseguirà in tournée in Italia, in collaborazione con Arteven, e all’estero, in collaborazione con il SESC (Serviço Social do Comércio) di San Paolo del Brasile. La pièce sarà a Legnago (13 giugno), Vicenza (14 giugno), Treviso (16 giugno) e infine a San Paolo del Brasile (27 e 28 luglio).
Riecheggiando il celebre racconto di Borges, con La Biblioteca di Babele Ismael Ivo compone una sua personale “biblioteca del corpo” distribuita in tante “sale”, ognuna intitolata a un tema diverso, seguendo un percorso circolare: Bozzolo, Studio di Marina, Risvegli, Studio di Muybridge, Il giardino dei sentieri che si biforcano, Bozzolo.“Con Biblioteca del corpo – scrive Ismael Ivo – continuo il mio percorso di esplorazione fisica. Un’installazione coreografica, una sorta di impalcatura concettuale in cui i corpi sono raccolti come un libro.
Il punto di partenza è l’idea che ogni individuo rappresenta di per sé un libro che contiene informazioni uniche e originali. Queste informazioni segrete sono inimitabili. Ma il libro individuale deve essere aperto per poter rivelare i suoi diversi aspetti, i difetti, le qualità e le potenzialità. In questo processo, ogni singolo libro, pur se originale di per sé, è solo un volume della grande enciclopedia umana. Qui sta il miracolo, la sfida e la partita. In che ordine devono essere messi i libri? C’è una combinazione chiara o una determinata logica da seguire? Il corpo è un libro. Ogni funzione o disfunzione del corpo può condurre alla chiave di una nuova scoperta. La forma simmetrica è completa solo se può aggiungere il suo contrario.
Il concetto tradizionale di funzionamento perfetto del corpo ha senso solo se lascia spazio alla coesistenza con l’imperfezione. Questa composizione e scomposizione cerca di trasformare lo spazio fisico. È un modo per esplorare e rivelare nuove possibilità. Al centro c’è l’investigazione del processo creativo. Il corpo è un libro di strane idee e possibilità. Questa scoperta è abbracciata con passione. Potrebbe aiutarci a rinnovare la capacità di capire noi stessi”.
Con Biblioteca del corpo, lo spettacolo che conclude la sessione di studi dell’Arsenale della Danza per il 2012 e inaugura contemporaneamente l’Ottavo Festival Internazionale di Danza Contemporanea, il programma di laboratori e ricerca della Biennale di Venezia trova un punto di ricongiungimento all’attività festivaliera, instaurando un rapporto attivo tra festival e creatività. Buon festival a tutti!
ORARI & INFO
8,9 e 10 giugno, ore 20:00
Teatro alle Tese – Arsenale
Venezia
C.V.