Carla Fracci dice no. La Signora della Danza Italiana non ci sta a dover sottostare ai rigidi protocolli di sicurezza attuati al fine di prevenire il Covid-19. Tra questi c’è la possibilità per i danzatori di doversi esibire con la mascherina. Il distanziamento sociale e i dispositivi di protezione individuale, necessari per non diffondere il coronavirus, sono parte della realtà della fase 2 italiana. A commentare la situazione nel contesto della danza è proprio la grande etoile Carla Fracci, che ad Adnkronos ha spiegato le difficoltà di un momento delicato come quello che stiamo vivendo.“
Le parole di Carla Fracci
“Impossibile danzare con le mascherine. Impossibile danzare ‘a distanza’. Non sono assolutamente d’accordo. Per il momento, a mio avviso, dobbiamo solo aspettare. Troppi morti, troppi contagi, troppa imprudenza soprattutto da parte di alcuni giovani. È quello che vedo quotidianamente a Milano, la mia città. Bisogna avere molta, molta pazienza. Siamo stati colpiti da un virus pericolosissimo. Ed in Cina è ritornato”.
La posizione di Beppe Menegatti, marito di Carla Fracci
Dal canto suo il marito della Signora Fracci, il regista Beppe Menegatti, ha tenuto a precisare che si potrebbero utilizzare le mascherine forse a teatro, nella lirica, situazioni in cui si possa andare in scena con una mascherina… Il regista si sofferma sul fatto che debba esserci però un’adeguata preparazione fisica e un’ eccellente tecnica respiratoria. Megegatti vede però questa possibilità molto difficile. Insomma la mascherina, il nuovo accessorio di questo nostro nuovo tempo così sospeso e indefinito, non sembra possa conciliarsi con il mondo della danza e del balletto. Nonostante in giro si vedano diversi modelli fashion ed accattivanti. La protezione è una realtà amara che non si sposa con le esibizioni artistiche.
La mascherina, un’abitudine difficile da accettare
Pensare invece che, nei Paesi Asiatici, già prima dell’arrivo della pandemia, c’era già radicata l’abitudine di utilizzare la mascherina chirurgica per non infettare con i propri germi o prendere il virus di altri e per proteggersi dallo smog e dall’inquinamento. In Italia bisognerà abituarsi a questo nuovo dispositivo. Pian piano diventerà normale utilizzarlo nella quotidianità. Danzare però con la mascherina sarà un’impresa troppo ardua da dover accettare.
Elena Parmegiani
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