Il 15 luglio 2023 alle luci dell’alba, la Compagnia Zappalà Danza presso il Parco Archeologico di Scolacium a Borgia, al festival ARMONIEDARTE. presenta in esclusiva site-specific la nuova creazione di Roberto Zappalà Cultus. A seguire visita guidata del sito archeologico calabrese.
Questa performance site-specific è concepita appositamente per il luogo e creerà un’esperienza indimenticabile che si fonderà armoniosamente con la storia millenaria di Scolacium a Borgia (CZ).
Un viaggio costituito da varie tappe, transiti in movimento dove i corpi dei danzatori attraversano e si immergono nei vari stati dell’abbandono, della tenerezza, della gioia, dell’estasi.
Cultus nasce da una necessità e da una sfida.
L’esigenza sentita dall’artista, la sua necessità, è quella del confronto tra due linguaggi per sottolinearne non solo la contiguità e i punti di contatto ma anche e soprattutto gli strappi e le diversità; un confronto che è anche uno scontro tra due forme espressive che Zappalà ha variamente affrontato nel suo percorso artistico.
La sfida (che è anche scommessa con se stesso, con la propria opera e il proprio percorso artistico) è trasformare in danza pura quello che nella precedente creazione era linguaggio drammaturgico e testuale. Questa nuova creazione mette in atto la trasfigurazione di una drammaturgia in quadri emozionali di danza pura e al contempo propone un viaggio coreografico che procede dalla sofferenza causata dalla tortura alla felicità della resurrezione.
Un viaggio costituito da varie tappe, transiti in movimento dove i corpi dei danzatori attraversano e si immergono nei vari stati dell’abbandono, della tenerezza, della gioia, dell’estasi. Della poesia.
In Cultus la fisicità della danza, il suo trascendere il referenziale, ottiene il risultato di far navigare lo spettatore in un luogo “fluido” dove perdere la cognizione del tempo e contemporaneamente sentirsi partecipi di qualcosa di impegnativo e appassionante, in un’unica esperienza sensoriale. I corpi dei danzatori, donne e uomini, si abbandonano ad un movimento continuo che attraverso i corpi dei danzatori e le loro relazioni porta in scena le “passioni” dei singoli e delle moltitudini.
Usando il “mezzo” che più si addice ad una elaborazione coreografica, il corpo umano, la creazione si inserisce a pieno titolo nel progetto Transiti Humanitatis che da molti anni caratterizza il percorso artistico di Zappalà.
Cultus debutterà in prima assoluta il 12 ottobre 2023 al Teatro Verdi di Gorizia per il Visavì Festival.
Sara Zuccari