Dopo un’edizione 2023 che ha riempito le sale ad una percentuale vicina al 95%, Torinodanza festival torna a settembre con un nuovo programma che guarda alla danza contemporanea nazionale, ma anche e soprattutto a quella internazionale. Un mix di artisti affermati ed emergenti con conferme e anche alcune prime volte, come il coreografo italiano Jacopo Godani o il portoghese Marco da Silva Ferreira. Ad aprire il festival sarà invece Emanuel Gat. I ballerini e le ballerine si esibiranno dal 12 settembre al 26 ottobre 2024 alle Fonderie Limone di Moncalieri, al teatro Carignano e al cinema Massimo. Biglietti e abbonamenti saranno acquistabili a partire dal 4 giugno.
La direttrice del festival Anna Cremonini – confermata fino al 2027 – ha parlato, nel presentare il nuovo programma, di una forte volontà di rinnovarsi sempre: “È un bel momento di cambiamento per far evolvere le nostre proposte” e ha inoltre sottolineato la varietà del programma, oltre a lodare la capacità di lavorare insieme degli enti locali che contribuiscono alla riuscita del festival (Teatro Stabile, città di Torino, regione Piemonte, Compagnia di Sanpaolo e Intesa Sanpaolo su tutti): “È importante che un festival sia diversificato al suo interno, che sappia raccogliere tutte le espressioni della contemporaneità”. Trovano così spazio al suo interno numerosi artisti, che dalla partecipazione ottengono anche visibilità. C’è poi il ruolo che il festival ha assunto per il territorio, come messo in luce da Francesca Gambetta di Compagnia di Sanpaolo: “Il posizionamento del festival fa bene anche alla città. Siamo diventati un nodo di una rete nazionale e internazionale e Torinodanza è un driver di attrattività e sviluppo culturale del nostro territorio”.
Emanuel Gat, Marco da Silva Ferreira, Sharon Eyal, Ioannis Mandafounis insieme alla danzatrice Manon Parent, Omar Rajeh, Euripides Laskaridis, Hofesh Shechter e Alonzo King saranno i protagonisti internazionali del Festival che, insieme ad Alessandro Sciarroni, Jacopo Godani e Mauro Astolfi, Ambra Senatore, Cristina Kristal Rizzo, daranno vita a una rassegna di grande interesse.
A completare la programmazione, la ripresa di una coreografia storica di Marianna Troise e una coproduzione tutta italiana firmata da Philippe Kratz e Fabio Cherstich. Infine Michele Di Stefano proporrà con la sua compagnia un’esperienza di ricerca di natura performativa.
Sara Zuccari
Foto: Julia Gat
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