Abitare il mondo è il titolo del progetto triennale del coreografo Virgilio Sieni, nuovo direttore artistico della Biennale Danza di Venezia.
Abitare il mondo è un progetto che riguarda il senso della trasmissione e che pone la danza al centro di un dialogo con le questioni del mondo contemporaneo; la prima fase di questo percorso risponde alla nuova linea strategica della Biennale di Venezia che interessa tutte le sue discipline, ed è volta alla ricerca e alla formazione di giovani artisti i quali verranno accompagnati da maestri e coreografi di fama internazionale come Michele Di Stefano, Alessandro Sciarroni, Arkadi Zaides, Thomas Lebrun, Frank Micheletti, Itamar Serussi Sahar, Ambra Senatore, Iris Erez, Nora Chipaumire, Eleanor Bauer, Simona Bertozzi, Cristina Rizzo, Renate Graziadei e David Hernandez.
Per la danza sono stati selezionati più di 100 persone tra coreografi e danzatori provenienti da Italia, Svizzera, Slovacchia, Grecia, Polonia, Turchia, Stati Uniti e Cina, l’attività, iniziata nel mese di maggio, prevede sette diversi tipi momenti di formazione sul linguaggio della danza contemporanea, intitolate dal direttore artistico come capitoli di un cammino unitario (Prima Danza, Invenzioni, Agorà, Trasmissioni, Vita Nova, Visitazioni, Atleta donna.) e che si concluderanno con un ciclo di eventi e spettacoli negli ultimi tre giorni di giugno.
Dal 28 al 30 giugno, due diverse aree della città verranno coinvolte in un ricco programma costituito da incontri, performance, video, e la presentazione di 26 brevi coreografie inedite, frutto dei diversi percorsi di formazione e creazione; ogni evento finale si completerà inoltre con la presentazione da parte di ciascun coreografo di un proprio lavoro rimodulato su Venezia, di nuovo interrogandosi sulla natura dei luoghi.
Negli stessi giorni si svolgeranno tre conferenze pubbliche tenute da David Le Breton e Marco Martella ed infine, due importanti documenti visivi conservati dall’ASAC (Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale di Venezia) e restaurati per l’occasione, saranno nuovamente disponibili in visione al Laboratorio delle Arti di Ca’ Giustinian, per testimoniare la storia e la forza, negli anni, della programmazione della Biennale di Venezia. Si tratta di una performance di Steve Paxton (tra i fondatori della contact improvisation) con la sua partner abituale Lisa Nelson (1979), e dell’Antigone del Living Theatre (1970): due espressioni della contro-cultura newyorkese degli anni ’60 e ’70, fatta di sperimentazione radicale, libertà dei corpi, allargamento e coinvolgimento del pubblico.
ORARI&INFO
Biennale Danza
Venezia
Dal 28 al 30 giugno
Infoline: (+39) 041. 52.18.711
Antonietta Mazzei