Agenda della Danza: una selezione a cura del direttore Sara Zuccari degli spettacoli, festival ed eventi di danza più interessanti della settimana dal 13 al 20 marzo 2023.
Le Corsaire ala Teatro Massimo di Palermo
Le corsaire, il nuovo appuntamento con la danza e con il Corpo di ballo del Teatro Massimo di Palermo, in scena dal 15 marzo con le coreografie di José Carlos Martínez. Tra i balletti più celebri del repertorio romantico, arriva per la prima volta al Teatro Massimo di Palermo da mercoledì 15 marzo alle 20, Le corsaire, nella versione coreografica di José Carlos Martínez, direttore del Corpo di ballo dell’Opéra di Parigi.
Le cinque rappresentazioni vedranno all’opera tre cast. Nei ruoli principali del corsaro Conrad e della bella Medora danzeranno i ballerini del Corpo di ballo del Teatro Massimo, Linda Messina e Michele Morelli, ai quali è stato recentemente assegnato il Premio “Eccellenze della danza”, che si alterneranno nelle repliche con Carla Mammo Zagarella ed Emilio Barone. Mentre al debutto sarà protagonista una coppia di grandi ospiti internazionali formata dalla ballerina georgiana Maia Makhateli e dall’austriaco Jakob Feyferlik, primi ballerini del Dutch National Ballet di Amsterdam. Negli altri due ruoli principali saranno protagonisti fin dalla prima i ballerini del Teatro Massimo, Giorgia Leonardi, Martina Pasinotti e Yuriko Nishihara che si alterneranno nel ruolo di Gulnara e in quello di Lankedem Alessandro Casà, Diego Mulone e Alessandro Cascioli. E ancora per i ruoli di Birbanto e della sua amica, danzeranno Diego Millesimo con Romina Leone e Giovanni Traetto con Valentina Chiuli.
Eleonora Abbagnato sarà protagonista di ‘Giulietta’ con la figlia
Eleonora Abbagnato sarà protagonista di ‘Giulietta’, in scena a Lucca, Teatro del Giglio, il 14 marzo; a Gorizia, Teatro Comunale Giuseppe Verdi, il 15; a Modena, Teatro Comunale, il 19. Lo spettacolo prodotto da Daniele Cipriani Entertainment sostituisce il balletto ‘Giselle’ precedentemente annunciato per la stessa data nel cartellone della rassegna. Cinque scene coreografiche, su musiche che spaziano da Čajkovskij a Bernstein, eseguite dal vivo a quattro mani e due pianoforti da Marcos Madrigal e Alessandro Stella, compongono una rilettura contemporanea e sfaccettata della tragica storia d’amore shakespeariana. L’étoile palermitana sarà protagonista insieme a Michele Satriano di ‘Le rouge et le noir’, passo a due di Uwe Scholz del 1988 su musiche di Hector Berlioz, e, insieme alla figlia Julia Balzaretti, di ‘Giulietta’, coreografia di Sasha Riva e Simone Repele sull’overture-fantasia Romeo e Giulietta Pëtr Il’ič Čajkovskij. A completare il balletto, i due intermezzi coreografici ‘Blanc et Noir’, su musica di Charles Ives, coreografati e interpretati da Simone Repele e Sasha Riva, e il brano corale ‘Rainbow, Love & Peace’, sulle musiche tratte da ‘West side story’ di Leonard Bernstein coreografate di Giorgio Mancini. Con i costumi di Anna Biagiotti, le luci di Alessandro Caso, le scenografie di Michele della Cioppa.
“Barbiere di Siviglia” di Monica Casadei, balletto d’azione post-moderno, ironico e creativo
Il 29 marzo 2023 lo splendido Teatro Carlo Goldoni di Corinaldo (AN) farà da cornice allo spettacolo di danza contemporanea Il Barbiere di Siviglia, coreografie di Monica Casadei, musica di Luca Vianini. Interpreti i danzatori della Compagnia Artemis Danza. Artemis Danza affronta uno dei titoli più celebri di Gioachino Rossini e lo traduce in un balletto d’azione post-moderno e creativo, carico dell’ironia dissacrante e della vitalità che caratterizza una squadra di performer disposti a tutto, o quasi.Nella rilettura di Monica Casadei, Figaro è il prototipo dell’uomo di successo che indossa abiti manageriali e segue le regole imposte da una società sempre più spersonalizzata ed egocentrata. L’eroe rossiniano diventa quindi l’emblema di chi riesce a soddisfare le aspettative sociali ottimizzando tempi ed energie, spesso calpestando se stesso e gli altri. Il personaggio di Figaro si moltiplica nei corpi degli straordinari danzatori della Compagnia, dove, senza distinzioni di genere, gli interpreti manipolano il tempo e lo spazi, in un gioco ricco di energia ed eventi imprevisti.
In scena suite di Aterballetto dal titolo Storie
Martedì 14 marzo è la danza protagonista sul palcoscenico del Teatro Comunale di Russi con una suite di Aterballetto dal titolo Storie. Lo spettacolo porta la firma di due coreografi di fama internazionale: Diego Tortelli, coreografo residente della compagnia, attivo tra l’Italia e la Germania dove ha sede il suo collettivo, la cui cifra stilistica sospesa tra nette geometrie e barocche contorsioni è divenuta riconoscibilissima, e Philippe Kratz, di origini tedesche, per anni danzatore di punta della compagnia e da tempo impegnato nella coreografia, ora richiesto anche dal Teatro alla Scala con cui ha debuttato con un nuovo lavoro qualche settimana fa.
Due visioni d’autore differenti legate in questo programma dal comune denominatore della composizione coreografica intorno al tema del distanziamento tra abbracci mancati e desiderio di recupero di empatia. Preludio di Diego Tortelli è una lettera d’amore al corpo per cinque danzatori sulla voce inconfondibile di Nick Cave che non potrà non avvolgere completamente lo spettatore. L’atmosfera cambia con “O” di Philippe Kratz, duetto in cui due corpi-automi obbligano a interrogarsi su come potrebbe mutare il senso del contatto fisico in futuro, sulle note della musica elettronica di Mark Pritchard e The Field. Anche Another story di Tortelli, accompagnato da brani rock del gruppo Spiritualized, è un duetto sviluppato intorno alla ricerca di un gesto che ci è stato negato durante tutta la pandemia, l’abbraccio. Sulle sonorità di Barrio Sur e Fela Kuti chiude il sestetto Alpha Grace, una riflessione di Philippe Kratz sull’empatia, una forma di comunicazione gentile tra persone che si sentono sullo stesso piano. I prossimi appuntamenti del Teatro Comunale fanno parte della rassegna di teatro contemporaneo di cui il primo titolo è E riapparvero gli animali, in scena con 4 repliche, il 28, 29, 30 e 31 marzo, uno spettacolo del Teatro delle Ariette proiettato in un futuro distopico che assomiglia drammaticamente al nostro presente.
Sara Zuccari