Dior omaggia l’arte del balletto per la collezione maschile per il prossimo inverno. A Parigi è andato in scena un atto d’amore da parte del direttore creativo per l’uomo Kim Jones nei confronti di Rudolf Nureyev, tra i più grandi ballerini classici di tutti i tempi. Il prêt-à-porter sposa la teatralità della haute couture: il risultato è la quintessenza dell’eccellenza, dai confini di genere sempre più labili.
Una silhoutte maschile, leggera, molto ricercata, pregna di cultura, con pezzi bon ton, sempre adatti in ogni occasione: cardigan, giacche decostruite, ma anche pantaloni morbidi, shorts, trench con sotto dei blouson. Le maglie a coste che avvolgono il torace come una seconda pelle, indossate su shorts di lana con zip ben in vista, un dress code molto utilizzato da Nureyev durante le sue prove.
Un’occasione, per Kim Jones, per ricordare anche un affetto a lui carissimo: suo zio Colin, amico del danzatore russo che scelse Parigi tra le sue città di residenza, diresse il Balletto dell’Opéra e fu partner dell’étoile Margot Fonteyn, amica a sua volta di Monsieur Christian Dior.
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Sara Zuccari