A quasi 40 anni dalla sua creazione, i ballerini dell’Opéra de Lyon riportano in scena Auf dem Gebirge hat man ein Geschrei gehört (Sulla montagna si è sentito un grido), una delle prime opere di Pina Bausch, che debuttò in prima mondiale il 13 maggio 1984. Lo spettacolo, che sarà in scena dal 28 giugno al 7 luglio 2022, è una produzione Opéra de Lyon in associazione con la Fondazione Pina Bausch e Peter Pabst.
La paura, in tutte le sue forme, è il tema centrale di questo spettacolo. Getta la sua ombra diffusa su un universo di terra marrone, morbida e sporca che ricopre il palcoscenico − un’invenzione di Peter Pabst, geniale scenografo − e si incarna nella figura di un macabro clown, un potenziale carnefice che fa scoppiare uno dopo l’altro, senza battere ciglio, i palloncini gonfiabili che tira fuori dal suo costume da bagno.
Un orco degli incubi infantili, un mostro di tutte le nostre paure, la sua presenza provocatoria apre la palla dell’agitazione. Un mondo tormentato. Ma con quel senso di ambiguità di cui Pina aveva il segreto, lo spavento si mescola al comico e le situazioni passano dal realismo all’assurdo.
La paura è sempre esistita nei miei spettacoli, ma prima era un problema dell’individuo nella società. Ora è collettiva. È la paura dell’intera umanità minacciata dall’autodistruzione o da un futuro oscuro – aveva dichiarato Pina Bausch a proposito di questa sua creazione, che, dopo quattro decadi, non ha perso nulla della sua acutezza, in una colonna sonora in cui risuonano le voci di Billie Holiday, Fred Astaire, Gerry Mulligan, o anche questa canzone il cui titolo vale da solo una promessa e una preghiera di tutti i brani di Pina Bausch: Parlami d’amore...
ORARI & INFO
Martedì 28 giugno 2022, ore 20:00
Mercoledì 29 giugno 2022, ore 20:00
Venerdì 1 luglio 2022, ore 20:00
Sabato 2 luglio 2022, ore 20:00
Domenica 3 luglio 2022, ore 16:00
Martedì 5 luglio 2022, ore 20:00
Mercoledì 6 luglio 2022, ore 20:00
Giovedì 7 luglio 2022, ore 20 :00
Opéra de Lyon
1 Place de la Comédie – Lyon – France
Lorena Coppola
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Photo Credits: Tanztheater Wuppertal Pina Bausch