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Lorena Coppola

“Kallirhoe”: il Vienna State Ballet celebra Ratmansky

A gennaio 2026 il Vienna State Ballet torna a dialogare con la grande danza contemporanea portando in scena Kallirhoe, una delle creazioni più raffinate di Alexei Ratmansky, coreografo capace come pochi altri di trasformare il linguaggio classico in qualcosa di vivo, pulsante, sorprendentemente attuale. Lo spettacolo, in scena al Teatro dell’Opera di Vienna il 4 gennaio 2026 ‒ con repliche il 5, il 7 e il 12 gennaio 2025 ‒ nasce dall’immaginazione antica del romanzo greco attribuito a Caritone di Afrodisia, ma non è un’opera che guarda al passato con nostalgia. Ratmansky costruisce invece un ponte tra epoche: l’intreccio avventuroso, le passioni, le gelosie, gli smarrimenti dei protagonisti vengono reinventati attraverso una danza che respira modernità. Nella sua coreografia la precisione tecnica non è mai sterile virtuosismo, ma parte essenziale di un racconto che si fa fisico, emozionale, quasi cinematografico nel suo scorrere. La scena si anima attraverso una costruzione visiva brillante, fatta di spazi che si aprono e si richiudono come capitoli di un libro antico, e di ritmi serrati che mettono in moto un tessuto coreografico densissimo. Ratmansky intreccia dettagli drammaturgici, accenti musicali e movimenti in dialogo continuo con la partitura, creando un flusso dinamico che cattura lo ...

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“Fire of Georgia”: un viaggio coreografico tra virtuosismo e ricerca identitaria

Fire of Georgia

Il 28 dicembre 2025 il Teatro Augusteo di Salerno ospiterà Fire of Georgia, produzione del Royal National Ballet of Georgia, considerata una delle formazioni più autorevoli nel campo della danza tradizionale professionalizzata e delle pratiche performative transculturali. Distribuito in Italia da Euroeventi Production, lo spettacolo rientra in un articolato tour europeo che sta toccando alcuni dei principali hub culturali del continente, confermando la crescente attenzione internazionale verso i format di “folk-ballet” ad alta codificazione scenica. L’operazione artistica alla base di Fire of Georgia supera l’impianto del semplice repertorio popolare: si configura come un dispositivo performativo che rilegge il patrimonio etnocoreutico georgiano attraverso una drammaturgia visiva stratificata, in cui memoria collettiva, costruzione identitaria e linguaggi del contemporaneo dialogano in un equilibrio rigorosamente calibrato. La firma coreografica di Gela Potskhishvili e Maia Kiknadze, direttori artistici del Balletto Nazionale di Georgia, combina articolazione accademica, codici guerrieri caucasici e poetiche formali che derivano tanto dalla danza rituale quanto dalla tradizione teatrale georgiana novecentesca. Ne risulta un mosaico coreografico multisfaccettato, caratterizzato da un uso sapiente dello spazio e da una partitura motoria di estrema precisione. Le sezioni maschili, ad alto coefficiente fisico, si strutturano su salti in asse multipli, rotazioni ad alta velocità e partiture ...

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Bayerisches Staatsballett – “Waves and Circles”: un trittico d’autore

Il Bayerisches Staatsballett di Monaco di Baviera inaugura la stagione invernale con Waves and Circles. Lo spettacolo  ‒ che debutterà al Nationaltheater il 21 dicembre 2025 (con repliche fino a luglio 2026)  propone un programma triplo che mette in dialogo tre delle personalità più influenti della danza contemporanea: Maurice Béjart, William Forsythe ed Emma Portner con tre coreografie di grande impatto: Boléro, Blake Works I e Kreation. Il titolo Waves and Circles evoca immagini di flusso e ritorno, simboli di ciclicità, trasformazione e continuità nella storia della danza. L’idea centrale dello spettacolo è proprio il confronto tra epoche, linguaggi e sensibilità coreografiche differenti, mostrando come la danza, pur evolvendo, rimanga un mezzo universale di espressione umana. In Boléro Maurice Béjart esplora il dramma umano attraverso il linguaggio teatrale del corpo. Quest’opera è un’indagine sulla tensione, il desiderio e l’accumulazione emotiva: i gesti, l’uso dello spazio e il crescendo musicale diventano strumenti per comunicare emozioni universali, come passione, attesa e celebrazione della vita. La sua danza, simbolica e teatrale, ci ricorda come la memoria, la tradizione e la storia personale siano il terreno fertile da cui nasce l’arte. William Forsythe rappresenta il polo opposto: l’astrazione pura, il rigore geometrico e il ...

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“La Bella Addormentata nel Bosco” di Nureyev al Teatro alla Scala di Milano

“La Bella Addormentata nel Bosco”

Il Teatro alla Scala di Milano apre la stagione delle festività con uno dei titoli più prestigiosi del repertorio classico: La Bella Addormentata nel Bosco, nella versione di Rudolf Nureyev. Dal 18 dicembre 2025 al 13 gennaio 2026, il balletto torna in scena offrendo al pubblico un’opera che unisce fedeltà alla tradizione, complessità tecnica e intensità drammaturgica, rappresentando uno dei punti di riferimento più significativi per lo studio e l’interpretazione del repertorio classico ottocentesco. Pur rispettando la struttura originale di Marius Petipa, Nureyev apporta modifiche sostanziali ai ruoli principali e al secondo atto. Le variazioni dei solisti diventano più dense e articolate, con estensioni e combinazioni tecniche complesse, in particolare per il Principe Desiré. I passi a due sono sviluppati con maggiore attenzione alla psicologia dei protagonisti, mentre il corpo di ballo assume un ruolo attivo nella narrazione, con schemi geometrici, dinamiche di gruppo e simmetrie visive che arricchiscono la dimensione scenica complessiva. Questa versione richiede non solo una tecnica impeccabile, ma anche una consapevolezza interpretativa e un controllo scenico, elementi fondamentali per trasmettere la precisione e l’eleganza che contraddistinguono l’approccio nureyeviano. La versione di Nureyev nasce negli anni ’70 come una rilettura personale di uno dei capolavori di Marius Petipa, ...

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“Murmuration Level 2”: la geometria ipnotica di Sadeck Berrabah al Théâtre Marigny

Dal 21 dicembre 2025 al 4 gennaio 2026, il Théâtre Marigny di Parigi ospiterà Murmuration Level 2 del coreografo francese Sadeck Berrabah. Lo spettacolo è un’indagine sulla complessità del movimento collettivo, sfruttando la precisione esecutiva di oltre 30 danzatori per dare vita a complesse strutture visuali che richiamano l’omonimo fenomeno ornitologico: il volo sincronizzato e coreografato di uno stormo di uccelli che si muovono come un’unica entità. Il lavoro si concentra sull’astrazione del gesto e sulla sua riproposizione in schemi geometrici in continua evoluzione, creando un’esperienza visiva ipnotica e non narrativa che sfida la percezione spaziale del pubblico. Questa metodologia posiziona Berrabah all’intersezione tra street dance, da cui mutua la forza e la tecnica del breaking, e la formalizzazione tipica della danza postmoderna, in una sintesi che eleva il virtuosismo tecnico a strumento di ricerca formale. L’architettura del gesto è una sfida ottica in cui ogni movimento è calcolato per contribuire a un disegno d’insieme, e il corpo del singolo performer si annulla a favore dell’insieme, trasformando il virtuosismo tecnico in uno strumento di ricerca formale. L’uso metodico degli arti superiori per generare pattern visivi su larga scala rappresenta il cuore della ricerca del coreografo sulla geometria del movimento. La coreografia si ...

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Maguy Marin – “May B”: la danza dell’umanità sospesa

Dal 10 al 14 dicembre 2025, al Teatro Bellini di Napoli, un grande appuntamento con la danza contemporanea: May B di Maguy Marin, un’opera che rappresenta un vero e proprio manifesto del teatro-danza. Creata nel 1981 e ispirata ai testi di Samuel Beckett, questa pièce non è solo uno spettacolo, ma un’esperienza immersiva nella condizione umana alla deriva, un viaggio crudo e poetico che l’ha resa un classico irrinunciabile a livello mondiale, con oltre 750 repliche. May B ha segnato l’apice della Nouvelle Danse francese, elevando il linguaggio del corpo a veicolo di profonda riflessione filosofica. In scena dieci figure, i cui volti incipriati e i movimenti goffi e meccanici evocano gli antieroi beckettiani, condannati a un’esistenza di gesti ripetitivi e di un’attesa vana. La coreografia, lungi dall’essere solo estetica, è un’anatomia dell’inettitudine e della tenacia umana, dove la caduta e il grottesco si fondono in una danza di sopravvivenza. L’efficacia emotiva dell’opera è amplificata da una partitura sonora stratificata che spazia dalla malinconia del Lied di Franz Schubert alla musica medievale di Gilles de Binche, fino alle risonanze contemporanee di Gavin Bryars. Questa tessitura musicale crea un potente contrappunto con la desolazione scenica, sottolineando l’atemporalità del tema: l’alienazione, la ...

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“Lo Schiaccianoci”: l’Accademia Ucraina di Balletto al TAM

A grande richiesta torna al TAM – Teatro Arcimboldi Milano, l’atteso appuntamento con gli allievi dell’Accademia Ucraina di Balletto. Anche quest’anno il pubblico potrà immergersi nella magia senza tempo di Lo Schiaccianoci, presentato nella sua versione più fedele alla tradizione, in scena per tre repliche. Il celebre balletto natalizio rivivrà attraverso l’impegno, la disciplina e la raffinatezza tecnica degli studenti dell’ormai prestigiosa accademia meneghina, che porteranno sul palco tutta la qualità della formazione classica ricevuta. Anche quest’anno, lo spettacolo sarà accompagnato dall’ORCHESTRA FILARMONICA ITALIANA (OFI) diretta da Marco Dallara che, come l’Accademia, ha sede presso il Teatro Arcimboldi. Una sinergia tra due realtà che proprio nel Tam sono riuscite ad incontrarsi e a dare ancora più valore agli ideali di sinergie del TAM voluti e concretizzati dalla direzione del teatro stesso. Per i giovani danzatori, essere accompagnati dalla musica dal vivo è particolarmente emozionante ed anche il pubblico sarà gratificato dall’ascolto dalle note vibranti dell’orchestra. Come di consueto, questa sarà l’occasione per il pubblico milanese di vedere danzare, come solisti insieme agli allievi, due étoile di fama internazionale provenienti dal Balletto Nazionale Ungherese: Maria Yakovleva e Louis Scrivener. La straordinaria carica interpretativa e la tecnica impeccabile dei primi ballerini, il preparatissimo ...

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“Frida Opera Musical”: al Teatro Alfieri la tappa conclusiva del tour italiano

Frida

Dopo il debutto al TAM – Teatro Arcimboldi di Milano il 30 ottobre 2025 e le successive tappe a Firenze e Roma, Frida Opera Musical concluderà il suo tour italiano a Torino, al Teatro Alfieri, dal 4 al 7 dicembre 2025. Lo spettacolo, prodotto da MIC International Company, scritto da Andrea Ortis e Gianmario Pagano con la regia dello stesso Ortis, rappresenta una nuova tappa nel percorso della compagnia, già nota per le produzioni La Divina Commedia Opera Musical e Van Gogh Café Opera Musical. L’opera si distingue per la sua struttura narrativa fortemente integrata tra drammaturgia, linguaggi visivi e partitura musicale. Le musiche e le liriche originali di Vincenzo Incenzo si fondono alle coreografie di Marco Bebbu, ai costumi di Erika Carretta e alle scene di Gabriele Moreschi, in un impianto visivo completato dal disegno luci di Valerio Tiberi e Virginio Levrio, che cura anche la componente video-proiettiva. Federica Butera incarna con intensità Frida Kahlo, Andrea Ortis interpreta Diego Rivera, mentre Drusilla Foer dà voce e corpo a La Catrina, figura simbolica che attraversa lo spettacolo come elemento metateatrale e narrativo, collegando il piano biografico e quello visionario. La produzione, realizzata in collaborazione con il Museo Frida Kahlo “Casa ...

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“CATS”: il musical dei record festeggia la sua leggenda

Il Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e il TAM – Teatro Arcimboldi Milano annunciano il ritorno in Italia di CATS, il capolavoro di Andrew Lloyd Webber, nella sua versione originale del West End. Il musical dei record, simbolo di un’epoca e di un linguaggio, sarà in scena a Trieste dal 3 al 7 dicembre 2025 e a Milano dal 27 gennaio al 1° febbraio 2026, all’interno del grande tour internazionale che celebra il 45° anniversario della sua prima londinese. Il ritorno di CATS è un gesto di memoria teatrale, una riemersione di poetiche e grammatiche che hanno trasformato il modo di intendere il musical come forma d’arte. Nato nel 1981 da Old Possum’s Book of Practical Cats di T. S. Eliot, l’opera di Lloyd Webber, diretta da Trevor Nunn e coreografata da Gillian Lynne, scardinò le convenzioni narrative dell’epoca per fondare un teatro fatto di frammenti, ritmo, coralità; abolì la linearità narrativa per articolare una drammaturgia di corpi e ritmi. Il testo di T. S. Eliot divenne materia sonora e corporea, i versi si fecero danza, la danza racconto, la scena un organismo vivente, ogni sequenza  un modulo autonomo, una microcosmologia danzata in cui il senso si ...

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La Fura dels Baus torna in Italia con “SONS: Ser o No Ser”

La Fura dels Baus

La compagnia più radicale e visionaria del teatro contemporaneo torna in Italia. Dopo il successo straordinario riscosso a Buenos Aires e Málaga, La Fura dels Baus approda alla Fabbrica del Vapore di Milano con SONS: Ser o No Ser, nuova creazione immersiva ispirata all’Amleto di Shakespeare e presentata da Show Bees, in collaborazione con Fabbrica del Vapore – Comune di Milano. Lo spettacolo debutta il 28 novembre 2025, in esclusiva nazionale, e promette di trasformare il modo stesso di vivere la scena. Sotto la direzione artistica di Carlus Padrissa, storico regista e co-fondatore della compagnia catalana, SONS è un’esperienza immersiva che unisce teatro fisico, video a 360°, scenografie digitali, suono surround e un impianto drammaturgico che scardina ogni convenzione. L’installazione è site-specific: gli spazi monumentali della Fabbrica del Vapore vengono completamente ripensati, trasformandosi in un ambiente fluido in cui il pubblico ‒ in piedi, libero di muoversi ‒ diventa parte integrante dell’azione scenica. Il nostro è un teatro che provoca e fa secernere adrenalina ‒ afferma Padrissa ‒ Vogliamo creare un cortocircuito sensoriale, una riflessione fisica e collettiva sul nostro tempo attraverso uno dei testi più iconici del teatro. La drammaturgia non riproduce l’Amleto in senso classico: lo de-costruisce, lo ...

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