Luigi Gregori, detto Gino Landi, nasce nel 1933 a Milano, sul palcoscenico del teatro Dal Verme, i suoi genitori si trovavano li per uno spettacolo. A 15 anni conosce la passione della danza e da allora ha costruito una carriera fatta all’insegna della danza di qualità. Cos’è per Lei la coreografia? Per me è la vita! Io sono un figlio d’arte, sono nato in palcoscenico, ero destinato a questo lavoro. Ho iniziato a 15 anni coreografando piccoli spettacoli, mi pagavano con i gelati! Quanto è importante per un coreografo poter curare la regia dei propri balletti? Ho sempre pensato che il coreografo è anche il regista dei propri balletti. Quando capita di lavorare con registi che amano la danza e la conoscono è sempre un piacere collaborare. Purtroppo però in Italia in pochi conoscono bene questa disciplina. Regia televisiva e regia teatrale di un balletto Due cose completamente differenti. In teatro è il pubblico a scegliere la propria inquadratura, la propria ballerina da seguire, sceglie chi vuole seguire. In televisione lo spettatore è costretto a seguire ciò che il regista decide di mostrare. C’è un problema anche di tempi coreografici di cui il teatro ha bisogno, ma quei tempi coreografici ...
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Damiano Mongelli: “La danza, nonostante tutto, è la passione della mia vita, mi completa e mi fa felice!”
La semplicità fatta a persona, anzi: a ballerino. Damiano è timido, semplice, quasi si nasconde quando mi racconta la sua storia di danzatore, dei sacrifici fatti per poter ballare su uno dei palchi più importanti d’Italia, il Teatro dell’Opera di Roma. Qualità che pochi ballerini ancora serbano e che, molto spesso, stanno dimenticando. Damiano, però, quando entra in scena si trasforma: da riservato e quasi timoroso, affronta il pubblico e dà il meglio di se stesso, lasciando da parte ogni piccolo sentore di paura e insicurezza che, magari, ancora la vita gli pone davanti. Un ragazzo fragile e forte allo stesso tempo che, nonostante le difficoltà di natura economica che il mondo dei teatri sta affrontando, continua a credere nella danza e nel ruolo fondamentale che può svolgere nella società attuale. Come tanti danzatori, anche tu hai iniziato da piccolo: a sei anni hai cominciato a studiare, a dieci sei stato ammesso alla Scuola del Teatro dell’Opera per poi proseguire la preparazione fino al diploma. Hai faticato tanto, visto che comunque ti spostavi ogni giorno da Nettuno a Roma per inseguire i tuoi sogni… In effetti ho faticato parecchio ma l’ho fatto perché mi piaceva quello che facevo e soprattutto ...
Read More »Silvio Oddi: “Ho sempre fatto danza per passione, mai avuto nessun obiettivo”
All’età di 17 anni inizia la sua carriera di ballerino nella trasmissione più importante della rete Rai, Fantastico. Viene notato da Lorella Cuccarini che lo vuole con sé a Buona Domenica ed arriva la notorietà. Curioso per natura, sceglie di abbandonare la carriera televisiva per una danza più ricercata e scopre così il piacere di insegnare e la voglia di creare coreografie. L’intervista del giornaledelladanza.com a Silvio Oddi. Come mai hai scelto la danza nella tua vita? Potrà sembrare una risposta banale ma è stata la danza a scegliere me. Io facevo tutt’altro, ero studente di liceo classico e ricordo che ero curiosissimo quando guardavo le mie compagne che facevano danza e provavano le coreografie. Un giorno, avevo circa 16 anni, andai a fare danza per la prima volta e da quel momento è iniziato tutto. Ti aspettavi allora tutto quello che ti sarebbe accaduto facendo il ballerino? No, affatto, la danza per me è stata sempre e solo frutto di una passione spontanea, non ho mai avuto nessun obiettivo nemmeno di carattere lavorativo, forse è anche per questo che poi col tempo ho anche cambiato genere di danza passando da un modello più televisivo ad uno più teatrale. Essendo ...
Read More »Black Swan – Il Cigno Nero in uscita sul grande schermo venerdì 18 febbraio, intarvista a: Darren Aronofsky
Con l’uscita venerdì 18 febbraio del film Il cigno nero – Black Swan, il balletto torna sul grande schermo. Ne abbiamo approfittato per intervistare Darren Aronofsky il regista del film che ci guiderà all’interno della storia e ci racconterà come nasce questa idea. Nel tuo ultimo film, The Wrestler, eravamo nel mondo molto violento del wrestling, con Il cigno nero – Black Swan, ti interessi invece al mondo più delicato del balletto. Come mai questo passaggio da un estremo all’altro? Alcune persone considerano il wrestling come la più bassa delle forme d’arte, mentre altri ritengono che il balletto sia la più alta, ma in realtà hanno qualcosa di molto simile. Mickey Rourke come wrestler vive delle esperienze assolutamente paragonabili a quelle di Natalie Portman come ballerina. Entrambi sono degli artisti che utilizzano i loro corpi per esprimersi, ma sono minacciati dai malanni fisici, perché i loro corpi sono gli unici strumenti che hanno per comunicare. La cosa interessante per me era trovare due storie collegate in quelli che potrebbero sembrare dei mondi distanti. I due film sono legati anche da un’interpretazione principale che va ben oltre quello che appare in superficie. Il ruolo di Nina è decisamente diverso da tutto ...
Read More »Irina Dvorovenko e José Manuel Carreño all’unisono: “Sul palco cerchiamo di dare sempre il meglio di noi stessi”
Irina Dvorovenko e José Manuel Carreño non sono soltanto due stelle dell’American Ballet Theatre: sono due danzatori che amano condividere le loro esperienze, i loro timori e le loro convinzioni con chi, come me, li ha sempre visti così lontani e inafferrabili. Trenta minuti sono bastati per comprenderne le passioni, la dolcezza e soprattutto la forza che li contraddistingue e che li ha portati fino ai grandi palchi internazionali. Fermo e restando che quando danzano ci fanno quasi commuovere tanta è la loro bravura. Un plauso alla loro semplicità ma soprattutto alla loro dedication, sempre presente in ogni passo della loro carriera. Siete in Italia, al Teatro dell’Opera di Roma, per due serate: danzerete insieme nel celeberrimo “Lago dei cigni”, balletto che da sempre risveglia anche gli spettatori più pigri. Come vi sentite? ID: Sono molto felice: danzare in teatri importanti è sempre stato il mio sogno e, renderlo realtà, è sicuramente fantastico. Roma è una città magica, eterna: “Il lago dei cigni” che balleremo la renderà ancor più bella, non ho alcun dubbio. JMC: É una sensazione bellissima, lo devo proprio ammettere! Roma è una bellissima città, le persone che vengono a teatro sono molto calorose e questo mi ...
Read More »Mauro De Candia: un giovane coreografo alla ribalta mondiale
Inizi a danzare a 9 anni e già a 10 la prima borsa di studio presso l’accademia Grace di Montecarlo: quali furono, in quell’occasione, i pensieri di un bambino di 10 anni che si scopre “enfant prodige”? Beh, 10 anni di età, e soprattutto appena un anno di danza, non ti danno la maturità di comprendere realmente se ci sono potenzialità o possibilità che in futuro il tuo sogno si realizzi, perché per me di quello si trattava: di un sogno; io ho sempre voluto ballare, è una passione che coltivo sin da piccolo, ma non c’era ancora in me quella coscienza di dire “sì, questo sarà il mio futuro”; per me è stato un po’come trovarsi in una fiaba, anche perchè Montecarlo ai miei occhi offriva un clima principesco, diverso dal mondo quotidiano al quale ero abituato. Con gli anni poi il processo di maturazione è proseguito, è venuta fuori in me una coscienza sulle mie reali capacità e tutto ha assunto dei contorni più definiti. È stato traumatico lasciare il tuo paese a quell’età? Io penso che sia traumatico anche quando si è più grandi: è come tagliare una pianta dalle proprie radici per innestarla in un’altra terra. ...
Read More »Garrison, insegnate storico della trasmissione Amici ci da un’anticipazione sulla prossima puntata e ci dice apertamente cosa pensa delle coreografie di Marco Garofalo
Lo abbiamo incontrato in un momento particolare e cioè mentre era in corso un acceso dibattito con Marco Garofalo ma lui, Garrison, insegnante storico della scuola di Amici di Maria De Filippi ci ha concesso ugualmente questa intervista con la sua solita simpatia e disponibilità. Allora Garrison, la trasmissione sta volgendo ormai al termine di questa stagione, sei soddisfatto di com’è andata quest’anno? Sì molto, e devo dire che il mio intuito è stato quello giusto. Già all’inizio dell’anno avevo scelto Giulia Pauselli come mia allieva e posso dire che ho azzeccato pienamente la scelta perché lei è una ballerina molto versatile che mi permette di esprimermi coreograficamente in più settori. Ti sei sempre affezionato molto ai tuoi allievi È la verità. Professionalmente parlando mi piace quando vedo questi ragazzi ballare le mie coreografie così come le ho pensate e questa non è una cosa semplice, spesso gli allievi sono immaturi oppure non riescono ad entrare in sintonia con me. Io mi affeziono a loro per quello che mi danno anche se a volte sono rimasto molto deluso. Ho notato che quando si offre tanto a persone sbagliate, poi ci può essere chi se ne approfitta e di questo rimango ...
Read More »Michele Villanova: “Dal punto di vista professionale mi dissocio completamente da come gli insegnanti gestiscono la danza ad Amici”
Michele Villanova, primo ballerino del Teatro alla Scala di Milano, si diploma con il massimo dei voti alla scuola del Teatro Bolshoi. Lavora come Maitre de Ballet e Professeur presso il Teatro alla Scala e come ospite al Teatro San Carlo di Napoli. Maestro Villanova, cosa pensa dell’edizione di quest’anno di Amici di Maria De Filippi? Quest’anno per quanto riguarda la danza c’è una situazione più congrua e lo dimostra anche il fatto che ci sono ben quattro ballerini che potrebbero arrivare in finale, tutti tra l’altro proveniente da scuole di ballo molto importanti. Devo riconoscere il merito alla trasmissione per la divulgazione che sta offrendo della danza, certe volte però si rischia di divulgare sia in modo positivo che in modo negativo e quindi aggiungo che dal punto di vista professionale mi dissocio completamente sul modo in cui viene gestito il settore classico, devo dire che provo a volte anche un certo imbarazzo. Un giudizio allora su quello che è il suo settore, la danza classica Il problema che riscontro anche quest’anno è lo stesso che avevo già denunciato la scorsa edizione, il ricopiare le variazioni da youtube, ovvero insegnare ai ballerini ad eseguire quello che vedono in un ...
Read More »Mario Marozzi: “La danza è veramente la mia vita! L’ho conosciuta da piccolo, ci sono cresciuto, è parte integrante del mio essere”
Étoile al Teatro dell’Opera di Roma, dopo tanti anni: un titolo “pesante”… Si, è un titolo molto forte ma è anche un segno tangibile di riconoscimento di quello che ho fatto nella mia carriera e nel mio teatro, per tanti anni. Credo sia stata una cosa giusta! A onor del vero, ero già primo ballerino: di fatto tra i due titoli cambia pochissimo, è semplicemente un modo per dare un qualcosa in più a chi, magari, ha effettivamente dato tanto per l’istituzione per cui lavora. Secondo te, è vero che oramai non ci sono più le stelle di un tempo? Nel senso: le compagnie sono composte di bravissimi ballerini, ma non c’è più chi spicca, che si distingue? È vero, ma credo che si debbano cercare le ragioni di questo “cambiamento” sul livello raggiunto dalla danza: siamo andati veramente avanti, i ballerini sono tutti molto preparati. È pur vero che, purtroppo, ultimamente si riscontra molta superficialità tra le persone che svolgono questo lavoro: pochissimi sono i danzatori a mettere ancora tutta l’anima! Fare il ballerino è un mestiere difficile, è vero? Si, molto difficile. Come in tutte le cose, bisogna metterci testa, gambe ma soprattutto anima. Non tutti riescono a ...
Read More »Alessandra Celentano: La verità paga sempre!
Durante la puntata di domenica 23 gennaio è nata una disputa piuttosto intensa tra Lei ed il maestro Cannito. Semplici divergenze d’opinione oppure c’è dell’altro? Da parte mia non c’è assolutamente nulla, per me non è una questione di opinioni ma esiste una verità, anche se ci sono dei metodi per rigirare le carte in tavola. Io preferisco dire le cose come stanno, dico la verità ed alla fine, col tempo, la verità paga sempre. È stata accusata di essere incompetente e di utilizzare il social network youtube per realizzare le Sue coreografie, come risponde a queste dichiarazioni? Il repertorio classico è talmente vasto che esistono così tante versioni dei balletti che ognuno è libero di consultare e farsi un’idea. Per quanto riguarda le offese sul piano professionale, che mi rivolge Luciano Cannito, la cosa non mi tange affatto anche perché il suo pensiero non lo tengo in considerazione, per cui per me non rappresentano un problema. A sorpresa in puntata è stata tirata in ballo l’etoile Elisabetta Terabust, sotto la cui direzione lei ha spesso lavorato come Maître de ballet. Se lo aspettava? Non me lo aspettavo affatto, e se si guarda con attenzione quel momento si vede ...
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