C’era molta attesa per lo spettacolo, andato in scena per tre serate consecutive (promosso dal Ministero delle Risorse Umane) in ordine cronologico al Teatro Coccia di Novara, al Teatro Sociale di Stradella e al Teatro Cagnoni di Vigevano: una triade di rara bellezza nel panorama dell’architettura teatrale di stampo italiano d’epoca ottocentesca. L’evento, costruito in due tempi, si è articolato in una rassegna delle danze del folklore ungherese, presentata dall’Hungarian State Folk Ensemble con le “ricercate” coreografie del direttore artistico Gábor Mihalyi; le travolgenti sonorità affidate ai direttori d’orchestra Ferenc Radics e Pál István e dall’attenta direzione musicale firmata László Kelemen. La serata dal titolo Rapsodia ungherese trae la sua genesi dalle danze nazionali, popolari e folkloristiche che da sempre sono da annoverare come tecnica essenziale e strutturale al nobile studio della danza classica tant’è che queste danze sono spesso presenti in molteplici balletti del grande repertorio. Mediante il ritorno alle radici, abbiamo potuto ammirare in scena, l’utilizzo della scarpa con il tacco, costumi e abiti riccamente decorati, ampie gonne colorate oltre a un’attenta cura dei dettagli da ritrovarsi, in primis nell’elemento dominante: gli stivali e a seguire nastri, tamburelli, cappelli al fine di sottolinearne la teatralità e l’espressività ...
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Mara Galeazzi & Friends, una serata votata all’eccellenza coreutica
In un festoso teatro Carcano è andato in scena “Mara Galeazzi & Friends”, un doveroso Gala di danza in omaggio alla étoile del Royal Ballet, finalmente approdata sulle tavole dei palcoscenici milanesi, città dove si è diplomata a pieni voti presso la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala. Mara Galeazzi, oggi acclamata Prima Ballerina ospite del Royal Ballet di Londra ha scelto, per il suo “debutto meneghino” di farsi affiancare e puntare i riflettori su interpreti provenienti da alcune tra le più affermate Compagnie e da celebri firme della coreografia contemporanea, senza tuttavia tralasciare l’originaria vocazione della danza accademica con gli intramontabili maestri Petipa e Bournonville al fine di celebrare l’Arte della danza in ogni suo aspetto e stile, volendo sottolineare il concetto fondamentale che il linguaggio del “movimento” non conosce frontiere né barriere, rimarcando che il tutto “può benissimo convivere, perché se non c’è la danza classica non c’è il contemporaneo e viceversa. La differenza sta solo come dipingere un Picasso e un Michelangelo, ma la tecnica rimane sempre la stessa pur con forme diverse”. La serata ha presentato un parterre ricco ed emozionante di passi a due e in apertura una raffinata prima mondiale “From the Shade” ...
Read More »Gala des étoiles, scintillio di stelle della danza internazionale al Teatro alla Scala
Gli applausi e le ovazioni hanno risuonato al Teatro alla Scala di Milano per il Gala des Étoiles dedicato alla chiusura di Expo, mostrando in toto l’altissimo livello artistico e accademico delle eccellenze nazionali e internazionali della Danza. Grandi stelle giunte dai più importanti e prestigiosi teatri d’Europa per una sequela inebriante di virtuosismi. Dall’acclamata superstar Roberto Bolle sempre pronto a rimettersi in gioco nel sperimentare nuovi e suggestivi linguaggi alle altre due elettive étoiles scaligere Svetlana Zakharova e Massimo Murru, accanto ad artisti/ospiti notevolmente amati dal Teatro milanese come Alina Somova, Lucia Lacarra, Polina Semionova, Maria Eichwald, Leonid Sarafanov e Ivan Vasiliev fino ai “debuttanti” sul palcoscenico del Piermarini del calibro di Melissa Hamilton (first soloist del Royal Ballet), Marlon Dino (principal del Bayerische Staatsoper), Maria Vinogradova (leading soloist del Balletto del Teatro Bol’soj) ma anche i primi ballerini scaligeri Claudio Coviello, Mick Zeni e Nicoletta Manni. Una serata non propriamente formata da sole étoile, nel termine stretto della soirée, ma sicuramente all’altezza delle aspettative in un programma dove la tecnica, la pulizia, l’eleganza, il rigore, l’eclettismo e la grazia hanno conquistato il pubblico spaziando dall’apoteosi dei passi a due quali il Don Chisciotte, Grand Pas Classique, Il Corsaro ...
Read More »Rolling Idols
Non è la biografia dei Rolling Stones, né quella di Mick Jagger, ma unicamente Susanna Beltrami: il mito del sogno e del “gruppo rock” riscritto da una delle più geniali, istrioniche, glamour coreografe italiane della scena contemporanea. Il teatro Franco Parenti è stato protagonista di una serata trionfale, in prima mondiale, con “Rolling Idols” accolto nel magnifico spazio milanese tra ovazioni e affetto: una performance di notevole successo, dotata di una forte carica spettacolare, il cui aspetto e le dinamiche hanno costituito un modello da prendere ad esempio per i nuovi e giovani coreografi, lasciandosi trasportare dall’essenza concettuale e formativa di Susanna Beltrami che, malgrado i temi forti, il linguaggio “del movimento” irriverente delle rockstar, le scene di nudo, le suggestive contaminazioni musicali tra passato e presente, ha entusiasmato il pubblico in una serata dal “valore collettivo” in cui l’adrenalina e l’energia sono risultate palpabili tra platea e palcoscenico in un rimando e scambio del principio determinante della forza e del vigore fisico nell’armonia e nell’arte di comporre figurazioni. Un lavoro che cela una sorta di “liberazione”… un inno alla vita e all’anticonformismo tra trasgressione e riflessione ma con un’unica entità ben visibile: “la verità”. Susanna, con tutti i suoi ...
Read More »La Bella Addormentata nel bosco
La Bella Addormentata nel bosco, firmata dalla triade Petipa, Cajkovskij & Alexei Ratmansky è risultata, senza dubbio, una produzione di prestigio. Un grande sforzo corale, in collaborazione con l’American Ballet Theatre di New York, per uno dei più acclamati e anche controversi coreografi del panorama internazionale odierno. Fin dall’apertura del sipario si denota una ricerca del dettaglio, un particolare e attento studio di reperimento e ricostruzione storica avvalorata da un maestoso allestimento firmato dal vincitore di un Tony Award Richard Hudson, il quale si è basato sul lavoro originale di Léon Bakst in ricordo della pertinente produzione dei Balletti Russi di Djagilev del 1921 con gli splendidi tagli di luce ad opera di James E. Ingalls. Il balletto, uno dei capolavori russi dell’Ottocento, prende ispirazione dalla celeberrima fiaba di Charles Perrault La Belle au bois dormant. La storia della Principessa (Svetlana Zakharova) punta da un fuso per volere della Strega Carabosse (Massimo Murru) e destinata a dormire cento anni prima di essere risvegliata da un bellissimo Principe (Jacopo Tissi) il quale nella sua pur giovane carriera è risultato all’altezza nel ruolo da protagonista, lasciando trasparire eleganza di portamento, fascino nei movimenti ed espressività esecutiva; col tempo avrà sicuramente modo di ...
Read More »Au temps où les arabes dansaient
Una finestra provocatoria e ardita per l’inaugurazione della sezione “Francia in scena” al Festival MilanOltre, presso il Teatro Elfo Puccini, il quale ha proposto in prima nazionale la “Compagnie de Soi” del poetico coreografo franco/egiziano Radhouane El Meddeb con lo spettacolo dal titolo Au Temps Où Les Arabes Dansaient… Un omaggio all’Arabia e a un periodo fertile della propria cinematografia in un lasso di tempo che ha spaziato dagli anni ‘40 agli anni ‘70. Quattro straordinari e audaci interpreti maschili: Philippe Lebhar, Rémi Leblanc-Messager, Youness Aboulakoul e Arthur Perole hanno coralmente infuso passione a un plateale corteggiamento, grazie a un gioco di movimenti eleganti, ampi e dolci, in cui la danza è stata resa fluida per mezzo del coinvolgimento armonico del corpo in sintonia con un antico rito di rara bellezza stilistica. Dopo un inizio claustrofobico, ma necessario, in cui la ripetitività dei movimenti e dei gesti quasi maniacali, in un silenzio assordante, ha trasmesso agli astanti un senso di soffocamento come contraltare al decadimento di un periodo d’oro dove albeggiava il ritmo magico del cinema facendo sognare intere generazioni, il tutto si è pian piano ribaltato e l’ombra femminea si è impossessata dei corpi maschili danzanti rivelando una sorta ...
Read More »Miniballetto n.2 di Collettivo Cinetico: una creazione, tra ironie e riflessioni, da non perdere
Ha debuttato a Civitanova danza l’8 agosto scorso ed è andato in scena a sorpresa a Operaestate a Bassano il 28 agosto scorso la nuova creazione di Collettivo Cinetico, dal titolo Miniballetto n.2, che riprende, ma solo nel titolo, una loro precedente creazione di notevole successo Miniballetto n.1. Ma i punti di contatto tra i due si esauriscono in breve, dato che la capacità di Collettivo Cinetico è quella di essere multiformi, e ripresentarsi sempre sotto una nuova luce o con nuove abilità: passano dalla danza (senza essere per formazione tutti solamente danzatori) al teatro (con un Amleto interattivo ad esempio) ai giochi di performance (come il gioco di società da loro creato che fa da base alla messa in scena di una performance!). E spesso combinano tutte queste loro identità, impedendo così di poter mettere un’etichetta sul loro lavoro. Miniballetto n.2 si apre come una performance recitata: Francesca Pennini, direttrice artistica e coreografa della compagnia, qui anche unica (e bravissima!) interprete, entra in scena declamando ciò che sta facendo (respirando, fondamentalmente) usando la lingua tipica della danza, descrivendoci per quanti “conti” (per intenderci, “5,6,7,8” sono 4 “conti”) respira dietro le quinte, in braccio a uno spettatore che non conosce ...
Read More »Momix: alchimia dell’Arte, alchimia della Natura
Alchemy, l’ultima creazione di Moses Pendleton per i Momix, in scena attualmente al Teatro Bellini di Napoli fino al 15 febbraio, si è rivelato un altro dei tanti capolavori della storia della straordinaria compagnia statunitense. Alchemy può essere sinonimo di un viaggio onirico, nel quale il coreografo ha voluto analizzare il concetto di “evoluzione universale”, proiettando sulla scena i molteplici aspetti della natura e dell’uomo. Questo concetto è stato elaborato secondo i quattro elementi primordiali, aria, acqua, terra e fuoco, rappresentando l’origine della materia stessa e mettendone in luce il potere di trasformazione e di catarsi immaginifica. Il susseguirsi dell’azione scenica prende forma partendo da richiami di danze tribali, un chiaro rimando all’origine delle prime popolazioni native, arrivando poi, con effetti illusionistici tipici dei Momix, all’espressione – in un dialogo visuale a metà tra simbolico ed esplicitamente enucleato – del concetto di evoluzione del corpo umano, che non si è mai dato limiti alla sperimentazione di se stesso, mettendosi sempre più alla prova. Uno dei messaggi più interessanti dello spettacolo è il costante paragone del concetto di riproduzione tra la natura e l’uomo, analizzando i molteplici aspetti in comune, utilizzando una trama ironica ma allo stesso tempo poetica. La vera ...
Read More »Piatto profondo. Nelle Profondità della decadenza, Una viva coreografia di Chris Haring
Dopo l’anteprima di quest’estate al Teatro Remondini di Bassano del Grappa, Deep Dish, la creazione di Chris Haring, torna in territorio veneto, e va in scena il 17 gennaio al Teatro Contatto di Udine. Un appuntamento da non perdere, perché Chris Haring dimostra una completa consapevolezza e padronanza della contemporaneità nelle sue forme artistiche: la danza, la video-arte, il testo teatrale vagamente assurdo, il cinema. Una consapevolezza, quella del coreografo viennese, che possiamo dire giunge in questa creazione a compimento dopo il percorso idealmente tracciato tra l’omologazione tratteggiata in Running Sushi, il giardino decadentista di Mush Room – The Perfect Garden, entrambi riuniti in questo banchetto che è Deep Dish, in cui la coreografia è parte di un progetto più esteso, che sconfina in una coreografia di arti più che di movimenti. I quattro interpreti, Luke Baio, Stephanie Cumming, Katharina Meves e Anna Maria Nowak, estremamente convincenti nel loro ruolo di strani invitati a una cena, siedono attorno a una tavola imbandita, unico elemento in scena, e si muovono come dipinti barocchi mossi in stop motion; a turno, poi, prendono in mano la piccola telecamera che proietta direttamente le immagini sullo sfondo, creando una scenografia che è un film live ...
Read More »Serata Stravinskij: alchimia di tecnica, passione e comunicazione del Balletto del Sud
“Compagnia grintosa, realmente stabile, e superiore di gran lunga alla media delle altre compagnie del nostro paese”. Così Vittoria Ottolenghi sulle pagine di L’Espresso commentava il lavoro del Balletto del Sud, fondato nel 1995, composto da 16 solisti di diverse nazionalità di elevatissimo livello tecnico e diretto da Fredy Franzutti, uno dei più stimati coreografi del panorama nazionale. Il 14 dicembre 2014, nell’ambito del Festival Lasciateci Sognare ideato dall’Associazione La Sfera Danza di Padova, la Compagnia ha presentato al Teatro Dei Colli di Padova lo spettacolo Serata Stravinskij, accostando due capolavori musicali del grande compositore russo, che hanno segnato la storia della musica e della danza: L’uccello di Fuoco e La Sagra della primavera, entrambe coreografate da Franzutti. Ad aprire la serata è L’uccello di Fuoco, rivisitato dal coreografo in chiave fantasy, ispirato ai fumetti di Robert E. Howard, diventati poi un film cult degli anni ‘80, Conan il Barbaro, di John Milius. Il balletto, definito dallo stesso coreografo come una favola di confine, è ambientato in una terra che si identifica con la Siberia, in cui il principe guerriero Ivan incontra e cattura L’uccello di Fuoco, che lo salverà dalle aggressioni dei sudditi-prigionieri del mago Katschei, permettendo di coronare ...
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