Renato Zanella Sono molto vicino e preoccupato per la tragedia che il mio paese sta vivendo. Vivo separato dai miei familiari perché risiedo a Vienna con i miei bambini. La paura di non poterli più rivedere come accade a moltissime famiglie è a dir poco terrificante. Per il dopo che verrà, mi auguro una sola cosa: stabilità per l’arte e nel mio caso per la danza. I soldi sono sempre mancati e sempre mancheranno, siamo l’arte più debole. Riavere corpi di ballo stabili e un vero rapporto etico con chi lavora nei e con i Teatri sarebbe una grande occasione di rinascita. Renato Zanella Redazione www.giornaledelladanza.com
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