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Da Medellín a Roma, due giovani talenti sono stati ammessi alla Scuola di Danza del Teatro dell’Opera

Hanno attraversato più di 9.000 chilometri per realizzare un sogno: Camila Bustamante Correa e Valentina Ramos Mendoza, due talentuose ballerine quattordicenni di Medellín, in Colombia, sono state ammesse ai corsi regolari della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma. Un traguardo reso possibile grazie alla costante attenzione della direttrice Eleonora Abbagnato nella ricerca di talenti sparsi per l’Italia e nel mondo a cui offrire l’opportunità di una formazione professionale d’eccellenza nel campo della danza. Così è stato per Camila e Valentina, che potranno formarsi a Roma, anche grazie al contributo di Fondazione Roma istituzione di rilievo nazionale nell’ambito filantropico, protagonista di numerose iniziative a favore di sanità, ricerca, istruzione, arte, cultura e a sostegno di categorie sociali deboli. «Con l’adesione a questo progetto, Fondazione Roma – dichiara il Presidente di Fondazione Roma Franco Parasassi – conferma il suo impegno nel promuovere l’arte e la formazione dei giovani talenti a fianco della Scuola di Danza del Teatro sotto la guida di Eleonora Abbagnato. Tra le iniziative principali, spiccano il corso introduttivo, unico in Italia, e il nuovo corso triennale di formazione insegnanti 2025-2027, per dare opportune prospettive future a questa prestigiosa realtà. Mi piace evidenziare che il nostro contributo, oltre a sostenere i maggiori costi gestionali derivanti dall’auspicato ...

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Il fascino del Port de Bras trasforma un passo in poesia

Nella danza, pochi elementi incarnano al contempo grazia, espressività e tecnica come il port de bras. Letteralmente “portare le braccia”, questa sequenza di movimenti degli arti superiori non è solo un esercizio fisico, ma un linguaggio sottile attraverso cui il corpo racconta emozioni, stati d’animo e storie. Il port de bras è il ponte invisibile tra il cuore e lo sguardo dello spettatore: ogni curva, ogni inclinazione delle mani può trasformare un passo in poesia. Le origini del port de bras risalgono alla danza classica francese del XVII secolo, quando i maestri di corte cercavano di combinare la raffinatezza dei gesti con l’eleganza dei movimenti del corpo. Oggi, il port de bras non si limita al balletto classico; lo ritroviamo nel contemporaneo, nel jazz e persino nella danza teatrale, adattato per enfatizzare il dinamismo o l’intensità emotiva. Il suo scopo non è puramente estetico. Il port de bras contribuisce all’equilibrio del corpo, alla fluidità dei passi e alla coesione tra braccia, tronco e gambe. In sostanza, è ciò che trasforma un movimento tecnico in un gesto vivo, respirante, che comunica. Il fascino del port de bras si trova nei dettagli: la delicatezza del polso, la curva della spalla, la morbidezza ...

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Rivoluzione e memoria: la nuova stagione del San Francisco Ballet

San Francisco si prepara a danzare di nuovo sotto la luce dorata del Golden Gate. Con la stagione 2025/2026, la direttrice artistica Tamara Rojo presenta un mosaico di storie, stili e visioni che raccontano la tradizione e la trasformazione del balletto contemporaneo. Quest’anno, la compagnia più antica d’America non solo celebra il 50° anniversario della sua Orchestra, ma riafferma la propria vocazione di laboratorio creativo, dove i grandi classici convivono con le voci più audaci del nostro tempo. L’apertura, come da tradizione, spetta al Nutcracker, in scena dal 5 al 28 dicembre 2025, un appuntamento irrinunciabile per il pubblico di ogni età. La magia natalizia firmata SFB, con le coreografie scintillanti e le scenografie sontuose, torna a incantare la War Memorial Opera House. Da gennaio, il sipario si apre su una prima mondiale: Eugene Onegin di Yuri Possokhov (23 gennaio – 1 febbraio 2026), una nuova creazione ispirata al capolavoro di Puškin. Rojo scommette su una produzione ambiziosa, che unisce intensità drammatica e raffinatezza visiva. A seguire, il tributo a un gigante del Novecento: Balanchine: Father of American Ballet (10-15 febbraio 2026). Tre capolavori – Serenade, Diamondse Stars and Stripes – ridisegnano la purezza neoclassica del linguaggio balanchiniano in un’unica, luminosa ...

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“La danza dei passi di velluto”: un balletto inclusivo a Bucarest

Un pomeriggio di arte, movimento e inclusione attende il pubblico della Opera Națională București il 16 novembre 2025. In collaborazione con l’Associazione Kinetobebe, la compagnia presenta La danza dei passi di velluto,  uno spettacolo pensato e adattato per bambini e adulti con bisogni speciali. La danza dei passi di velluto nasce dall’idea che l’arte possa essere un ponte tra diverse abilità e sensibilità. Coreografie delicate, musiche evocative e scenografie suggestive guideranno gli spettatori in un’esperienza multisensoriale, in cui ogni partecipante, indipendentemente dalle proprie capacità, potrà percepire e vivere il balletto. Secondo i responsabili dell’evento, l’obiettivo è duplice: offrire un’esperienza culturale di qualità e sensibilizzare il pubblico sull’importanza dell’inclusione nella danza e nelle arti performative. La partnership tra la Bucarest National Opera e la Kinetobebe Association dimostra come la sinergia tra enti culturali e organizzazioni dedicate a persone con bisogni speciali possa creare progetti innovativi e accessibili. L’evento sarà arricchito da momenti interattivi, in cui il pubblico potrà avvicinarsi ai danzatori e partecipare attivamente a piccole sequenze coreografiche. La danza dei passi di velluto rappresenta un passo importante verso la cultura inclusiva, mostrando come la danza classica e contemporanea possa diventare uno strumento di empatia e partecipazione per tutti. Uno spettacolo ...

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“La Fille de marbre”, storia di un balletto dimenticato

Nel cuore dell’epoca romantica, tra passioni impossibili, visioni oniriche e mondi oltre la realtà, nacque un balletto che riuscì a scolpire nella danza il dramma dell’amore ideale: La Fille de marbre. Presentato per la prima volta all’Opéra di Parigi il 20 ottobre 1847, questo balletto-pantomima in due atti segnò non solo un trionfo scenico, ma anche uno dei momenti più simbolici della carriera di Fanny Cerrito e del suo compagno di scena e coreografo Arthur Saint‑Léon. La Fille de marbre trae ispirazione evidente dal mito classico di Pigmalione, lo scultore che si innamora della propria creazione. Ma qui, il racconto assume una tinta più cupa e gotica. L’artista protagonista, Manassès, chiede al destino che la sua statua prenda vita. Nasce così Fatma, fanciulla idealizzata, danza vivente del sogno dell’uomo. Ma l’incantesimo ha un prezzo: la vita senza amore. Quando Fatma ricambia l’affetto, la maledizione si spezza — e la bellezza viva ritorna pietra. Non c’è lieto fine, solo l’eterno ritorno alla materia inerte, come a dire che la perfezione non può restare troppo a lungo nel mondo degli uomini. Nessuna interprete avrebbe potuto incarnare meglio Fatma della napoletana Fanny Cerrito, nota per la sua tecnica brillante e il portamento quasi ...

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Kataklò Athletic Dance Theatre a Bologna con Aliena

È un manifesto artistico che rappresenta la sintesi del percorso creativo di una delle Compagnie più innovative della scena coreutica italiana e ne celebra i trent’anni di attività, il nuovo spettacolo Aliena con la Kataklò Athletic Dance Theatre, a firma della coreografa e direttrice artistica Giulia Staccioli, che inaugura la Stagione di Danza 2025/2026 del Teatro Celebrazioni di Bologna domenica 9 novembre alle ore 17.30. In scena sei danzatori – Matteo Battista, Carolina Cruciani, Anna Guida, Cristian Lunghi, Federico Ravazzi ed Erika Ravot – che si muovono sul palcoscenico in uno spazio essenziale, modellato da luci e ombre, e i costumi cangianti, con le loro tessiture ibride, ne trasformano il corpo in un paesaggio in continua metamorfosi. Scolpiti da muscolature estreme e caratterizzati da una fluidità di movimento fuori dall’ordinario, i corpi interagiscono e si fondono con gli elementi scenici, generando opere d’arte effimere che esplorano i confini tra forma e contenuto. Visionaria artista in grado di sorprendere e affascinare, con le sue creazioni e la sua estetica inconfondibile, in questa inedita produzione Staccioli rifiuta la perfezione a favore dell’imperfezione, esaltando la diversità e l’unicità del singolo interprete. Lo spettacolo vede i costumi di Olivia Spinelli e il disegno luci ...

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La Stagione 25/26 del Teatro Caporali di Panicale

La Stagione 25/26 del Teatro Caporali di Panicale si apre domenica 23 novembre alle 18 con Natale in casa Cupiello. Spettacolo per attore cum figuris, un raffinato adattamento dell’opera di Eduardo De Filippo ideato da Vincenzo Ambrosino e Luca Saccoia, quest’ultimo in scena con la direzione di Lello Serao. Lo spettacolo (vincitore del Premio Hystrio Twister 2024), fedele al testo di Eduardo, evoca le vicende della famiglia Cupiello, aprendo uno squarcio dentro l’immaginario e la memoria di ogni spettatore. Saccoia dà nuova vita al capolavoro eduardiano attraverso figure animate e pupazzi, trasformando la malinconia del protagonista in una favola tragica e commovente. Lunedì 8 dicembre alle 21 Matthias Martelli porta sul palco il suo spettacolo Eretici. Il fuoco degli spiriti liberi, con cui intreccia le vite degli spiriti ribelli della storia raccontando come il loro coraggioso pensiero ardente abbia oltrepassato il tempo per sopravvivere ancora oggi. Sulla scena un attore e tre cantanti – Laura Capretti, Flavia Chiacchella e Roberta Penta – disegneranno, con i loro corpi e le loro voci, personaggi, epoche, storie, unendo tragico e comico, grottesco e poesia, per scoprire infine che gli eretici sono ancora fra noi. Sabato 24 gennaio alle 21 la Stagione prosegue con ...

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La tecnica maschile nel balletto classico accademico

Nel panorama del balletto classico accademico, il ruolo maschile ha storicamente subito una trasformazione significativa: da semplice supporto della ballerina principale a protagonista autonomo di virtuosismo e forza. La tecnica maschile, pur condividendo le basi comuni del balletto classico, richiede caratteristiche specifiche che la distinguono per energia, coraggio e precisione. La tecnica maschile si fonda su tre pilastri: forza fisica, stabilità e leggerezza dei movimenti. A differenza delle ballerine, la cui tecnica enfatizza l’elasticità, la linea e la fluidità, i danzatori maschi devono sviluppare una potenza esplosiva che consenta salti alti, grandi elevazioni e una sicurezza assoluta nei portés. La postura, pur essendo elegante, richiede maggiore tensione dei muscoli della schiena per sostenere i salti e i movimenti veloci. Uno degli elementi più caratteristici della tecnica maschile è il virtuosismo nei salti. I pas de chat, grand jeté, cabriole e i tours en l’air rappresentano vere e proprie dimostrazioni di forza e controllo. Non si tratta solo di altezza o distanza, ma di armonia tra slancio, posizione delle gambe e controllo della rotazione. Le batterie, sequenze rapide di battements des jambes, richiedono un sincronismo quasi musicale, precisione millimetrica e resistenza fisica notevole. Le pirouettes maschili, spesso eseguite in serie multiple ...

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Alla Scala le architetture coreografiche di William Forsythe

Dopo il Trittico Lander/Kylian/Béjart il viaggio tecnico e artistico che ha coinvolto danzatori e pubblico nella creatività dei maestri del Novecento proseguirà con Serata William Forsythe – The Blake Works, che nel 2023 ha visto il Corpo di Ballo scaligero diventare parte dello sviluppo creativo del grande coreografo. Dall’11 al 29 novembre l’attesissimo ritorno di questa produzione vedrà la Compagnia diretta da Frédéric Olivieri rinnovare in scena lo straordinario entusiasmo di due anni fa caratterizzato da un profondo senso di libertà, dinamismo e gioia nel superamento dei propri limiti che tutti gli artisti riconoscono nel lavoro fatto con Forsythe. A coronamento del suo progetto di esplorazione nel tessuto musicale del compositore britannico James Blake, iniziato nel 2016, William Forsythe ha destinato nel 2023 al Balletto scaligero la prima versione completa di questo lavoro, in una nuova e inedita serata. Dopo aver rappresentato nel corso delle passate Stagioni alcuni dei suoi più famosi pezzi storici, il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala è diventato protagonista di una nuova avventura creativa, una completa immersione nello stile di Forsythe che ha portato in scena le architetture coreografiche di Prologue, The Barre Project e Blake Works I. Proprio con Blake Works I, creato ...

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Ballando con le Stelle puntata di sabato 8 novembre: la classifica

Paolo Belli trionfa nella settima puntata di Ballando con le Stelle, lasciando al secondo posto Francesca Fialdini. Eliminata, in apertura di serata, la Signora Coriandoli. Questa la classifica della settima puntata di Ballando con le Stelle, ottenuta sommando i voti della giuria e quelli del pubblico a casa: Paolo Belli  Francesca Fialdini Fabio Fognini Barbara D’Urso Martina Colombari Nancy Brilli  Filippo Magnini Rosa Chemical Marcella Bella Il tesoretto è stato così ripartito: 25 punti a Paolo Belli, 25 punti a Francesca Fialdini. Redazione  www.giornaledelladanza.com @ Riproduzione riservata 

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