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Le dichiarazioni del mondo della danza a sostegno del Prof. Testa per il Premio Positano

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO Elisabetta Terabust – Io sarò tra i premiati di quest’anno, vogliono infatti conferirmi il premio alla carriera. Sono legata al Prof. Testa da un rapporto di affetto e stima che dura da molti anni e sinceramente non sapevo che il suo allontanamento dal Premio non fosse avvenuto in modo consensuale e questo non può che dispiacermi. Tuccio Rigano – Io trovo veramente scandalosa questa situazione perché secondo me c’è una grande incompetenza. Il Prof. Testa è uno dei pochissimi che conosce davvero bene la danza e quindi non riesco a pensare chi meglio di lui possa dirigere artisticamente questo premio. Liliana Cosi – Posso comprendere la voglia di cambiamento e novità da parte di chi organizza il Premio, tuttavia non trovo corretta la modalità con cui è avvenuta la sostituzione del Prof. Testa avrebbero magari potuto optare per una direzione artistica condivisa. Alessandro Molin – Io ritengo che in questo caso si sia mancato di rispetto verso una persona, il Prof. Testa, che ha fatto la storia del balletto italiano, avrebbero almeno potuto conferirgli una presidenza onoraria. Giuseppe Picone – Ricordo che anche lo scorso anno erano emerse delle complicazioni in merito a questo Premio e la ...

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“Un’estate con…” – Giovedì con Anna Razzi

(Intervista del 22 ottobre 2010) La Sua esperienza immensa nel campo della danza sia come direttrice per tanti anni di una scuola di ballo dalla tradizione così consolidata, sia come direttrice del corpo di ballo, ruolo che ha ricoperto per alcuni anni… Parto dalla mia esperienza di direttrice del corpo di ballo, incarico che ho avuto in un momento particolare per le sorti della compagnia e che ho espletato gratuitamente. In seguito ho dovuto lasciare, anche per ragioni di salute, perché, a causa dei lavori di ristrutturazione del teatro, la scuola era in un’altra sede e il corpo di ballo lavorava temporaneamente al Politeama. Per queste sedi dislocate ero costretta ad andare su e giù in taxi, facendo delle corse incredibili e ad un certo punto mi sono resa conto che avrei fatto male le due cose, perché un conto è averle sullo stesso piano in teatro e dunque potendo avere contatti immediati, un conto è andare da una parte all’altra con il traffico della città, che sappiamo che è caotica. Alla fine non dormivo più, perché amo far le cose bene ed ho uno spiccato senso della responsabilità, per cui ho comunicato che non era più possibile per me ...

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Le dichiarazioni di chi ha affiancato Alberto Testa nel Premio Positano per 40 anni

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO Alessio Buccafusca – Gentili lettori, vi riporto la mail che ho inviato al Sindaco di Positano il  giorno 28 giugno 2011 : ” Gentile Sindaco, e per conoscenza gentile Dott. Lucibello, ho appena terminato di parlare al telefono con il Prof.Testa, è molto addolorato, etc. Domani Le invierà un’e- mail di chiarimento in rispetto della Vs. persona; secondo me, dovremmo lasciare al Prof. la direzione artistica del Premio e, se mi consente, dopo aver ricevuto l’e-mail , sarebbe il caso di parlare direttamente al telefono con il Prof. Ha ben 88 anni!!! Ma è di sicuro all’altezza  di organizzare la parte artistica e far vivere all’amata Positano la magia della danza di qualità. Rosalba De Lucia –  Caro Professore, Positano non dimenticherà mai né  il “Premio Positano Leonida Massine” , né Lei. Questo evento di fama internazionale ha segnato un solco indelebile nella sua cara Positano e nell’intero mondo coreutico.  Io ho avuto la fortuna di lavorare per trentasette anni accanto a Lei, a Luca Vespoli e ad altri grandi il cui scopo era di lavorare gratuitamente giorno e notte solo per la soddisfazione di veder realizzata questa manifestazione che ha fatto conoscere Positano in campo mondiale. Mi ricordo che il ...

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Alla Corte Malatestiana di Fano va in scena “D’Amore è Luce” tratto da “La Bottega dell’Orefice” di Karol Wojtyla

Il 4 settembre, alla Corte Malatestiana di Fano, debutterà lo spettacolo D’Amore è Luce, coreografia di Manuel Paruccini, regia di Arianna Salzano su musiche originali di Adriana Del Giudice, che prende spunto dal romanzo La bottegha dell’orefice scritto da Karol Wojtyla. Attraverso l’uso della danza della recitazione e delle video proiezioni, realizzate appositamente per l’occasione, si racconta la storia di tre coppie in un momento di riflessione sulla loro vita e sul legame del matrimonio. L’Orefice, la cui bottega fa da filo conduttore all’intero dramma, rappresenta la voce della coscienza; la sua vetrina è il luogo in cui si specchiano gli affanni, i dubbi, i desideri e le paure dei vari personaggi. L’intento dello spettacolo e quello di dare voce alle parole di Karol Wojtyla come uomo e non come religioso. Lo spettacolo è andato in scena nel Palazzo della Cancelleria del Vaticano lo scorso anno dove ha riscosso innumerevoli consensi. I costumi sono a cura di Anna Biagiotti, scene e video grafica di Michele della Coppa, realizzazione video: Giordano Cagnin. Lorena Coppola

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Antonio Desiderio, una carriera da manager a livello internazionale

Dal 16 al 19 settembre sarai a Miami per la XVI Edizione dell’International Ballet Festival, la tua carriera di manager ed organizzatore dunque si estende anche oltreoceano… Beh, a quanto sembra, pare di sì ! È il secondo anno che collaboro con l’organizzazione del Festival e, come tutte le realtà americane, c’è sempre una grande organizzazione e uno staff davvero da urlo. Quando lo scorso anno mi ha chiamato il Direttore Artistico del Festival, il M° Pedro Pablo Peña , sono rimasto un po’ scioccato! Sono stato l’unico rappresentate italiano e ho portato la coppia Montagnoli/Renda dall’Arena di Verona e Hatala/Nenadovic Otrin dal balletto di Vienna e Lubljana. Quest’anno invece sarà la volta delle coppie Vittorio Galloro, Balletto Classico di Reggio Emilia con Arianne Lafita, Victor Ullate Ballet di Madrid, e di Venus Villa e Pedro Lapetra dell’English National Ballet di Londra. Le differenze fra l’Italia e l’estero nel lavoro di organizzazione? È una delle domande che maggiormente mi vengono fatte e purtroppo la risposta è quasi sempre la stessa…dico purtroppo perche il problema io credo sia nell’investimento che l’Italia fa molto poco nella cultura. Parlando squisitamente del settore danza, i progetti a lungo termine in Italia sono molto rari, sono ...

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Cesare Nissirio: “il Maestro Testa merita rispetto”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO Ho letto con attenzione le lettere, le dichiarazioni, gli “insulti” patenti o velati che si fanno, per fortuna da una sola parte, ad Alberto Testa, con il quale ho l’onore di collaborare da oltre trent’anni, insieme alle più importanti Istituzioni straniere in Italia, quando alcuni dei suoi attuali detrattori forse non erano nati o erano dei mocciosi, oggi molto presuntuosi. Mi spiace, costoro non conoscono il rispetto per la cultura di cui è invece intriso il Maestro, per il suo spessore e la sua competenza che essi non si sognano nemmeno lontanamente di avere. Non basta assistere agli spettacoli di mezzo mondo per potersi vantare di essere colti o competenti. Non basta! Una lettera meschina è l’esempio di quanto poco lo spessore morale e culturale abitino nell’animo di chi la scrive come di chi non ha ritenuto, pur avendone l’obbligo, fra le pubbliche istituzioni, di dover rispondere alle rimostranze di Alberto Testa, offeso oggi da un comportamento meschino. Rancori, risentimenti, insoddisfazioni personali dovrebbero passare in secondo piano rispetto ad una Personalità verso la quale l’intero mondo della danza italiana (ma anche Positano) deve qualcosa, soprattutto da coloro che oggi  gli vanno contro. Se esistono, docenti, critici, storici, ...

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“Ore Libere / Danza” del settimanale A – diretto da Maria Latella – a cura di Sara Zuccari

  Al via la nuova rubrica di danza a cura del Direttore Sara Zuccari ogni settimana sul settimanale A. Questa settimana troverete nella rubrica di musica, teatro, danza e arte “Ore Libere” del settimanale A – diretto da Maria Latella – Natalia Osipova e Ivan Vasiliev al Todi  Arte Festival – di Sara Zuccari (Direttore del www.giornaledelladanza.com).

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“Un’estate con…” – Mercoledì con Isabelle Ciaravola

(Intervista del 27 luglio 2010) All’età di 16 anni hai vinto il Primo Premio al Conservatorio di Parigi e sei stata ammessa alla Scuola di Ballo dell’Opéra di Parigi. Dopo aver conseguito il diploma, nel 1990, sei entrata a far parte del Ballet de l’Opéra de Paris e sei diventata Principal Dancer nel 2003 ed étoile nel 2009. Cosa provi rispetto a questi traguardi… cosa credi ti abbia portato così lontano? Riconosco che il mio percorso di danzatrice è totalmente atipico. Sono passata per il Conservatoire National Supérieur de Musique prima di entrare alla scuola di danza, per infine essere integrata nel corpo di ballo dell’Opéra di Parigi. Ho dovuto lavorare moltissimo per raggiungere un livello “professionale”, poiché, avendo iniziato in Corsica, la mia terra natia, praticavo quest’arte solo due volte a settimana. Poi, all’età di 13 anni e mezzo, mi sono trasferita a Parigi perché volevo fare della danza il mio mestiere ed ho dovuto recuperare gli anni persi… sono cosciente che il mio percorso è stato relativamente lungo, ho dovuto attendere 19 anni prima di essere nominata étoile, ma questo ha tanto più valore per me e deve trasmettere un messaggio di incoraggiamento agli altri danzatori che, come me, non hanno ottenuto risultati rapidamente. La passione che ...

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Lorca Massine: “Il Sindaco mi voleva a Positano ma qualcun altro non mi ha voluto”

Abbiamo incontrato Lorca Massine, figlio del celebre coreografo Léonide a cui è intitolato il prestigioso Premio Positano per l’Arte della Danza, il quale ci ha raccontato il proprio dispiacere per essere stato escluso senza una reale motivazione dall’organizzazione della nuova edizione del Premio. Maestro ci racconta cosa è accaduto? Tre  mesi fa il Sindaco di Positano mi ha contattato chiedendomi di presentare un programma per il premio Positano che porta il nome di mio padre. Accolsi questa idea con l’entusiasmo di far rivivere il già  prestigioso Premio Positano per l’Arte della Danza voluto 40 anni fa dal Maestro Alberto Testa. Ha quindi iniziato a lavorare ad un progetto? Esattamente. Il programma da me proposto, considerando il breve tempo a disposizione che avevo avuto per la realizzazione, consisteva nel fare interpretare degli estratti delle più celebri coreografie di mio padre alle stelle del Bolshoi e del Kirov con le quali collaboro. Ho deciso di intraprendere questa iniziativa in quanto durante tutta la sua vita il più grande desiderio di mio padre è stato quello di rappresentare le sue coreografie in Russia, cosa che però non gli riuscì. Questo suo sogno, dunque, sarebbe stato finalmente esaudito portando la sua grande anima russa ...

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Ho ricevuto uno schiaffo! Il Prof. Alberto Testa appoggia l’editoriale del Direttore Sara Zuccari

Abbiamo incontrato il Prof.  Alberto Testa che in questa lunga intervista al nostro giornale ha voluto raccontare il Suo intenso legame con il Premio Positano per l’Arte della Danza Léonide Massine Quando è nata la Sua collaborazione con il Premio Positano? Era il 1969 quando mi proposero di organizzare a Positano un premio per la danza, un evento che voleva essere l’ampliamento del Premio Scarpetta d’Argento nato sempre nella stessa città nel 1964. Il 2 agosto del 1969 si tenne quindi, presso l’Hotel Royal di Positano, la prima edizione del Premio Positano per l’Arte della Danza. Il premio negli anni crebbe molto acquisendo fama e prestigio internazionale tanto da essere conosciuto in tutto il mondo. Insomma aveva una sua caratteristica ben precisa. Ci racconta come venivano scelti i premiati? Il premio era rivolto al mondo della danza nella sua totalità. Non venivano premiati solamente i ballerini ma anche i coreografi, i costumisti, gli scenografi, fotografi specializzati nel balletto, i critici, i giornalisti. Era rivolto a tutti coloro che mettevano la loro opera a servizio della danza, qualora ovviamente il loro operato avesse un valore tale da essere riconosciuto. Noto che parla del Premio come una cosa passata, lontana In effetti ...

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