È stato presentato a New York nell’aprile del 1967, un balletto in tre atti senza una traccia narrativa portante se non il tema stesso dell’opera, le pietre preziose, smeraldi, rubini e diamanti, Jewels di George Balanchine. Sarà in scena dal 12 al 26 maggio al Teatro alla Scala di Milano e sarà interpretato da altrettanti gioielli della danza del calibro di Roberto Bolle, Leonid Sarafanov, Alina Somova, Polina Semionova, Guillame Coté. L’idea di questo balletto nasce dall’incontro tra Balanchine ed il gioielliere Claude Arpels ed il coreografo, che non aveva mai nascosto il suo interesse per le pietre preziose pensò bene di portarle in scena curando nei minimi particolari la riproduzione dei gioielli che vennero applicati nei costumi di scena. Ogni momento di Jewels è un omaggio ad una pietra e per ogni gemma Balanchine ha voluto una musica che la rappresentasse degnamente, ha affidato dunque i diamanti a Cajkovskij, i rubini a Stravinskij e gli smeraldi a Fauré. Ogni atto ha una propria atmosfera, Emeralds è un richiamo alle danze dell’800 del romanticismo francese proposto con due coppie principali, 3 solisti e 10 ballerine, Rubies, a volte presentato anche come balletto a sé stante con il titolo di Capriccio, ...
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