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Attualità

Teatro San Carlo di Napoli “Ballet for peace” un gala per l’Ucraina

“Il Lago dei Cigni” e “Il Corsaro” al Teatro San Carlo di Napoli

Primi ballerini ucraini e russi, dai più prestigiosi teatri del mondo, danzeranno insieme sul palcoscenico del teatro di San Carlo il prossimo lunedì 4 aprile alle ore 21 in “Ballet for peace”, uno speciale un Galà di beneficenza. Con la presenza straordinaria di Anastasia Gurskaya, prima ballerina dell’Opera di Kiev, appena fuggita dalla guerra, i ballerini condivideranno il loro talento e il loro cuore per una serata in nome della pace. Oltre alla Gurskaya si esibiranno Iana Salenko, Dinu Tamazlacrau, Kateryna Shalkina Arthur Shesterikov, Oleksandr Ryabko, Silvia Azzoni, Maria Yakovleva, Denys Cherevychko, Timofej Andrijashenko, Nicoletta Manni, Maria Kochetkova, Sebastian Kloborg, Katja Khaniukova, Alexey Popov, Christine Shevchenko. “Con l’aggravarsi della situazione in Ucraina – afferma il sovrintendente Stéphane Lissner – è importante, come teatro, dare un segnale concreto di vicinanza a chi soffre, per questo mettiamo in campo questo Gala di fundraising, in coerenza con la nostra mission di luogo di cultura. In questo momento storico così difficile questa crisi ricorda ancora di più quanto sia fondamentale il ruolo dei Teatri e della cultura in generale”. Sul palcoscenico, accanto alle star internazionali provenienti dai principali teatri europei, ci saranno anche due eccellenze di casa: Luisa Ieluzzi e Stanislao Capissi, membri del corpo di ballo del San Carlo, ...

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Muore Artem Datsishin stella del Balletto Ucraino

La star del balletto ucraino Artem Datsishin ha combattuto per la sua vita in ospedale per diverse settimane dopo le ferite riportate per via di un  bombardamento durante gli attacchi della guerra in Ucraiana. Si è saputo della morte della stella del balletto dell’Opera Nazionale dell’Ucraina Artem Datsishin dalla collega di la ballerina Tatyana Borovik, che ha annunciato la morte il dell’artista 17 marzo sulla sua pagina Facebook. I suoi colleghi porranno i loro ultimi omaggi all’artista, venerdì 18 marzo, alle ore 11.00 (bombe permettendo).  Datsishin sarà sepolto nel cimitero di Baykove a Kiev. La morte di Artem Datsishin è stata confermata dal direttore dell’Opera Nazionale dell’Ucraina, Anatoly Solovyanenko. Artista di fama mondiale Artem Datsishin  aveva 43 anni,  si era diplomato all’accademia di Kieved aveva ricevuto numerosi riconoscimenti come il premio Serge Lifar (1996) e Rudolf Nuriev (1998). il suo stile di danza è stato descritto come una combinazione di equilibrio romantico e profondità psicologica. Ballerino romantico dalla profonda qualità interpretativa, è stato per diversi anni solista all’Opera Nazionale Ucraina interpretando i ruoli principali ne “Il lago dei cigni”,  “La bella addormentata” di P. Tchaikovsky, “Giselle” di A. Adam, “La Bayadère” di L Minkus , ma anche “Romeo e Giulietta” di S. Prokofiev. ...

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Valori, rispetto ed emozioni: la danza come risorsa sociale

I valori sono convinzioni radicate su ciò che è importante o desiderabile e trovano espressione nell’agire delle persone. Essi favoriscono una connessione tra ciò in cui si crede e a cui si dà valore, e ciò che si fa. Attraverso l’arte della danza è possibile sviluppare e potenziare il rispetto per se stessi e per gli altri, perché la danza insegna a: sviluppare la consapevolezza del rispetto; riconoscere e gestire in sicurezza le proprie emozioni; riconoscere e individuare una risposta empatica alle emozioni altrui. Le emozioni determinano la qualità della nostra vita, nascono in ogni relazione, sul posto di lavoro, nelle amicizie, nella famiglia e nella scuola. Possono indurci ad agire in modi appropriati, ma anche in modi di cui potremmo poi pentirci. Riconoscerle, controllarle e sfruttarle in positivo è essenziale e si impara in modo chiaro nella sala di danza. Qui le emozioni trovano espressione attraverso il movimento che genera un’unione indissolubile e preziosa tra corpo e mente. Lo studente di danza di conseguenza apprende il rispetto per se stesso e viene stimolato a raggiungere un equilibrio emotivo. Viene incoraggiato a non sopprimere le emozioni, impara che ogni sentimento ha valore e significato, e che tali significati possono rappresentare ...

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Nogravity Dance Company al Teatro Olimpico di Roma

In occasione delle celebrazioni dantesche per i 700 anni, torna sul palco del Teatro Olimpico di Roma da giovedì 17 a domenica 20 marzo lo spettacolo della Nogravity Dance Company di Emiliano Pellissari dal titolo Inferno 2021. Roma –Lo spettacolo Inferno 2021 è la scena senza scenografie, dove non ci sono né attori, né danzatori, né mimi ma agiscono solo delle supermarionette. I danzatori eseguono movimenti secondo una grammatica coreografica, sono utilizzati per le loro capacità atletiche, il loro talento musicale, la bellezza del gesto. Roma –In questo Inferno nuova edizione 2021 il corpo umano è guidato dalla forza cinetica del volo aereo, fasciato da tessuti bagnati, bendato da corde e stracci, appeso in aria. Non sono corpi umani ma marionette che agiscono nello spazio creando disegni e simmetrie come mattoni incastonati su una parete, sono tasselli di un mosaico che produce armonie e disarmonie secondo il volere dispotico del direttore di scena. Danzatori, atleti e acrobati sfidano la gravità ed immagini straordinarie appaiono dal buio, un mondo dove il reale e il virtuale si mischiano in un caleidoscopio di immagini sorprendenti tratte dalle immagini più forti dantesche. Un inferno paradossale come Escher, assurdo come Magritte, crudelmente caravaggesco. Uno spettacolo dove il disegno della luce, la musica e l’illusione si coniugano con la danza, l’atletica circense e la mimica. Redazione  

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Olga Smirnova lascia il Bolshoi e la Russia

Olga Smirnova, nata nel 1991 a San Pietroburgo, è ufficialmente prima ballerina dell’Het Nationale Ballet (Balletto Nazionale Olandese) con sede ad Amsterdam, Olanda. La giovanissima allieva della celebre Marina Kondratieva ha lasciato definitivamente il Bolshoi per divergenze di opinioni sull’attuale conflitto in Ucraina. Smirnova non è l’unica ad aver deciso di lasciare il paese: dall’inizio della guerra sono moltissimi i russi che stanno emigrando, spesso utilizzando la linea ferroviaria che collega Helsinki (Finlandia) a San Pietroburgo.  “Diamo il benvenuto alla prima ballerina Olga Smirnova del Russian Bolshoi Ballet e al solista Victor Caixeta del Mariinskij di San Pietroburgo nella nostra compagnia con effetto immediato – si legge in un post del Balletto nazionale olandese – Non è stato possibile per entrambi i ballerini continuare a lavorare in Russia a causa della guerra in Ucraina, motivo per cui entrambi hanno deciso di unirsi al Dutch National Ballet. Li accogliamo entrambi a braccia aperte. OIga danzerà il suo primo ruolo con la nostra compagnia nel balletto classico Raymonda (date da annunciare) che vedrà anche la partecipazione di Victor”. “Smirnova è stata esplicita nella sua recente denuncia dell’invasione russa dell’Ucraina che rende insopportabile per lei continuare a lavorare nel suo Paese”, ha aggiunto il Balletto nazionale olandese.

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Le Quattro Stagioni di Fredy Franzutti

Sabato 19, ore 21.00 e Domenica 20 Marzo, ore 18.00 il Balletto del Sud presenta, al Teatro Apollo di Lecce: Le Quattro Stagioni, performance di teatro, danza e musica dal vivo con l’attore Andrea Sirianni e l’Orchestra Sinfonica OLES con il primo violino Alina Komissarova.   Una delle produzioni più moderne del repertorio della compagnia, che ha riscosso, fin dalle prime rappresentazioni, gran successo di pubblico e lodi dalla critica ed ha replicato in importanti festival e teatri italiani.   Le quattro stagioni, del coreografo Fredy Franzutti, per riflettere sulle fasi della vita dell’uomo. La legazione dei quadri è affidata alle rime del poeta W. H. Auden, tra le massime personalità della poesia del Novecento, che divise la sua produzione poetica nelle stagioni dei sentimenti nella sua analisi della società dell’uomo comune definito “l’ignoto cittadino”.   Lo spettacolo è dedicato alla vita e agli scritti del poeta inglese leader, negli anni Trenta, dei poeti di avanguardia. La sua produzione letteraria si contraddistingue per l’impegno politico, sociale ed ideologico.   Americanizzato nel 1938 analizza, critica e fa riflettere la società americana nel boom economico del dopoguerra. Un’analisi sociale attenta alle discriminazioni, agli abusi dei poteri dominanti, all’eccentricità di un’America muscolare e guerrafondaia.   La parte del paese più liberale e intellettuale ...

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Torna in Italia Carolyn Carlson

Il 19 marzo prende il via il workshop guidato da Carolyn Carlson. Il 25 marzo al MANU (Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria) la presentazione di Mandala, coreografia di Carolyn Carlson interpretata dalla perugina Sara Orselli. A seguire la presentazione finale dei danzatori di C.R.E.A. Showcase n. 6 / Carolyn Carlson. Perugia porta in Italia Carolyn Carlson, la celebre coreografa statunitense, icona della danza, sarà in città per un workshop e due spettacoli speciali al MANU Prima coreografa a ricevere un Leone d’Oro alla carriera, la sua poetica ha dato un contributo ingente alla danza contemporanea italiana. Ballerina, Artista, figura cardine della danza, icona mondiale, Maestra e prima coreografa a ricevere un Leone d’Oro alla carriera; la sua poetica ha dato un contributo ingente alla danza contemporanea, influenzandone l’evoluzione fino ai giorni nostri. Carolyn Carlson, danzatrice e coreografa statunitense, arriva in Italia, a Perugia, nell’ambito del progetto C.R.E.A. (Choreography, Research, Empowerment, Audiences) di Dance Gallery, l’associazione perugina che dal 1994 si occupa di arti performative, danza e linguaggi del corpo. Un triplo appuntamento che la vedrà protagonista nel capoluogo umbro da sabato 19, per il workshop, fino a venerdì 25 marzo, con ben due eventi presso il MANU (Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria). Carolyn Carlson vanta un’influenza e un successo considerevoli nella nascita ...

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Daniel Ezralow in scena con Open, inno alla libertà creativa

Martedì 22 marzo ore 20:00 per il programma DANZA del Teatro Amilcare Ponchielli: Open uno spettacolo di Daniel Ezralow, scritto da Daniel Ezralow e Arabella Holzbog Open è un favoloso patchwork di piccole storie che strizzano l’occhio allo spettatore con numeri a effetto, multimedialità, ironia e umorismo, all’insegna del più puro entertainment. “Un antidoto alla complicazione della vita”, come dichiara lo stesso Ezralow. Un insieme di brevi quadri di ingegnose coreografie, magistralmente eseguite dai danzatori della compagnia, che fondono danza contemporanea e musica classica per un effetto di grande impatto. Open, spettacolare inno alla libertà creativa e a tutti i successi creati da Ezralow, catapulta il pubblico in una nuova dimensione in cui umorismo e intensità danno vita a una miscela esplosiva di straordinaria fantasia creativa ed emozione scenica. Uno spettacolo brillante e ricco di verve realizzato con gli occhi e il gusto di oggi. Come si legge sul “Los Angeles Times”: Open è arte per tutti: riferimenti sofisticati, vistosa fisicità ginnica, giocosità colorata e luminosa, impressionanti proiezioni, umorismo e teatralità, umanità che fa ritorno alla natura rimanendo ancorata alla saggezza. Ezralow incoraggia l’audience a essere aperti alla vita. Lo spettacolo rispecchia pienamente lo spirito del coreografo, il cui motto è: Muoversi… saltare… ballare… sfuggire alla gravità e all’omogeneità della società e diventare sé stessi. La vita è un meraviglioso caleidoscopio di innumerevoli semplici azioni che sono uniche come ognuno ...

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Audizione per il Dance Theatre Heidelberg

Il Dance Theatre Heidelberg (DTH), sotto la direzione di Iván Pérez, è alla ricerca di ballerini con una tecnica contemporanea molto forte e capacità di improvvisazione, per la stagione 2022/2023. DTH è l’affermata compagnia di danza del Theater und Orchestre Heidelberg in Germania. Sin dalla sua fondazione nel 2018, la compagnia si è guadagnata un’ottima reputazione per il repertorio creato dal suo direttore artistico, Iván Pérez, spesso in collaborazione con l’Orchestra Filarmonica di Heidelberg, e per le creazioni di coreografi ospiti come Renan Martins e Astrid Boons. La compagnia utilizza un programma di allenamento diversificato formato da danza contemporanea, danza classica, improvvisazione, yoga. Si incoraggiano tutte le candidature indipendentemente da nazionalità, sesso, background etnico o sociale, religione e orientamento o identità sessuale.   La partecipazione all’audizione è possibile solo su invito e con certificato di vaccinazione, guarigione da Covid-19 o rapido test negativo. Le spese di viaggio e/o alloggio per l’audizione non possono essere rimborsate. Dove: Theater und Orchestre Heidelberg Theaterstraße 10, 69117 Heidelberg (Germania) Quando: sabato 16 aprile 2022 e domenica 17 aprile 2022 Come candidarsi: si prega di inviare la domanda via e-mail a: Audition@Theater.Heidelberg.de La domanda deve contenere curriculum vitae, comprese le informazioni personali, un primo piano e un collegamento video (Youtube o Vimeo) ...

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Compagnia Opus Ballet – “White Room”

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Dal 31 marzo al 3 aprile 2022 nell’ambito del Festival “La Democrazia del Corpo” di Cango – Centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza diretto da Virgilio Sieni, la Compagnia Opus Ballet presenterà, in prima assoluta, White Room, coreografia di Adriano Bolognino, interpreti Giuliana Bonaffini, Emiliano Candiago, Sofia Galvan, Ginevra Gioli, Stefania Menestrina, Gaia Mondini, Giulia Orlando, Riccardo Papa, Frederic Zoungla, direzione artistica Rosanna Brocanello, consulenza artistica Laura Pulin. La creazione vuole approfondire gli aspetti emozionali dell’inverno, indagandone la trasposizione in forma di stato d’animo, ispirandosi all’opera Il ritorno dal bosco di Giovanni Segantini. Il quadro ritrae una dilatazione del tempo che, rallentando e tendendosi, mette in scena la fatica e la costanza dell’essere umano: una contadina trascina una slitta pesante in un paesaggio desolato circondato da montagne che sovrastano la neve cristallina. Tutti gli elementi pittorici partecipano alla rappresentazione di una tensione tra gli ostacoli connaturati allo statuto vitale e la forza umana che, in questo contesto, assume un carattere sovrannaturale. È proprio questa polarità a costruire un ponte tra l’universo contadino di Segantini e il nostro contemporaneo. Le difficoltà della vita spesso ci consegnano questa sfida sotto diverse forme, ridisegnando i contorni delle paure quotidiane ...

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