Il ballerino albanese Kledi Kadiu torna alla ribalta delle scene italiane. E’ stato infatti annunciato alcuni giorni fa che presenterà alla 69esima Mostra Internazionale d’arte cinematografica a Venezia (aperta dal 29 agosto all’8 settembre) un docu-film in “fuori concorso” dal titolo “La Nave Dolce” del regista Daniele Vicari. La pellicola racconta con immagini, testimonianze e video di repertorio, quello che accadde agli oltre 20.000 clandestini albanesi sbarcati in Italia l’8 aogsto del 1991. In quel tempo, salpò a Bari Vlora, un vecchio mercantile degli anni settanta e il nostro Kledi era lì. Nel film stesso il ballerino interpreterà se stesso raccontando cosa ha provato in quel momento ormai diventato storico. Alla stampa ha dichiarato: “Ricordo tutto di quel giorno, volevo assaporare la libertà, assaggiare la Coca Cola che non avevo mai provato. Ma dopo tre giorni in cui è successo di tutto, siamo stati rimpatriati, e a casa sono tornato con una lattina vuota…“. Immancabili alcune domande su Maria De Filippi, la sua madrina televisiva, a cui però dice di non dovergli nulla: ” A Maria De Filippi sono riconoscente per il lavoro, ma non mi sento suo debitore, quello che ho avuto me lo sono conquistato... All’inizio non ci pensavo, ...
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Un libro per l’estate: “Danzare oltre” di Dominique Dupuy
Tradotta e diffusa in tutte le librerie a partire da Maggio 2011, arriva una raccolta di scritti, intitolata “Danzare oltre, scritti per la danza”(Edizioni Ephemeria), eseguita da Dominique Dupuy, danzatore e coreografo formatosi in seguito alle rivoluzioni coreiche del primo novecento. Importante per aver contribuito all’affermazione della danza moderna in Francia, il ballerino, ormai ottantenne, nel suo libro afferma: “Io danzo come scrivo, e scrivo come danzo” e ancora “Uomo di danza, ecco cosa vorrei essere”. Tra le pagine di questo libro, infatti, è facilmente comprensibile che, nell’autore, da una forte e rara passione per la scrittura, è nata l’esigenza di comunicare, attraverso le parole, le sensazioni provate durante una lunga carriera artistica. Una carriera durante la quale Dupuy, svolgendo un grande lavoro di creazione, si è interrogato riguardo ai principali ambiti intorno ai quali ruota l’arte della danza: il corpo, il movimento, la stessa creazione, l’interpretazione e infine, ma non meno importante, la memoria. Questi, secondo lo stesso Dupuy costituiscono la maggior parte dei requisiti per essere “un uomo di danza”. La prima parte del volume, intitolata “Scritti per la danza”, contiene una serie di scritti, accuratamente selezionati da Dupuy, il cui scopo è quello di rivelare alcuni degli aspetti più significativi del mondo ...
Read More »Il meglio di… Intervista ad Ambra Vallo: una carriera di grandi riconoscimenti
Intervista del 12 gennaio 2012 Ti sei diplomata in Belgio al “Ballet Royal des Flandres”, come mai questa scelta per una danzatrice italiana? Fin da piccola, sono sempre stata una perfezionista. Qualsiasi cosa facessi, dovevo farla bene, con impegno e col massimo risultato. Volevo sempre sapere il perché di tutto. Mi sono sempre piaciute le competizioni e le sfide, ma quelle costruttive, quelle con me stessa, quelle che servono a migliorare ed acquisire nuove conoscenze. Ero minuta, fragile e timidissima. Scoprii il mondo della danza in una scuola di monache francesi, presso le quali frequentavo l’asilo. Da allora sono entrata in un’altra dimensione e non ne sono più uscita! Mi piacque tantissimo e non mi bastavano quelle poche ore: volevo imparare di più, sapere di più, migliorare, andare avanti. Così io, pur piccolissima, costringevo i miei a fare un tour de force durante la settimana e frequentavo tre scuole di danza contemporaneamente perché in ognuna di esse c’era qualcosa che mi piaceva (in una l’espressività, in un’altra il rigore accademico russo, nell’altra, infine, tenuta da un maestro, la cura dei salti e dei giri). Crescendo, ed essendo aumentato l’impegno scolastico, ero costretta a studiare di notte. L’italiano, il latino, il greco, ...
Read More »A Perugia trionfa la danza contemporanea con la rassegna “Corpi Uscenti”
Dance Gallery (Centro Civico Danza Perugia), grazie al sostegno del Comune di Perugia, del TSU (Teatro Stabile dell’Umbria), della Regione Umbria e la collaborazione di N.U.DAContemporanea (network umbro danza contemporanea) dà il via ad una programmazione di spettacoli di danza all’interno del complesso Sant’Anna con la volontà di far parlare la giovane ed innovativa danza d’autore italiana, senza dimenticare il territorio umbro e le sue eccellenze. Nasce così la rassegna “Corpi Uscenti”, una tre giorni che ospita: venerdì 24 agosto l’evento FAT – Festa Altre Traiettorie, prodotto e ideato da N.U.DAContemporanea, sabato 25 agosto la compagnia torinese C.ie Zerogrammi con il suo spettacolo “INRI” e domenica 25 agosto chiude la Compagnia Simona Bucci, con la messa in scena di “Indissolubile Eco”. “Corpi Uscenti” è un titolo che Dance Gallery ha ideato nel 1996 per una rassegna napoletana di danza che in oltre 10 anni di programmazione ha fatto “uscire” molti talenti tra danzatori e compagnie. “…ci riprendiamo il titolo come augurio di lunga vita e di nuova linfa per noi e i nostri amici/colleghi campani”. Il Centro Civico Danza Perugia è un grande ed importante polo culturale nel centro della città dedicato alle arti performative, attivo da 18 anni. Una ...
Read More »Stoffa per la Danza: Il ‘700: la rivoluzione nel costume
Il secolo dei Lumi costituisce nella storia del costume un periodo di completa rivoluzione e segna un enorme distacco dai secoli precedenti. Con l’avvento dell’Illuminismo la danza comincia ad espandersi un po’ dovunque,spostandosi dalle corti nei luoghi di ritrovo pubblici. Al di là di questo radicale cambiamento, che pure rappresenta un’evoluzione di notevole importanza, ciò che per noi è interessante sottolineare è la “rivoluzione” nell’ambito del costume. Nel ‘600 e in parte ancora nel ‘700 i ballerini,uomini e donne che fossero,indossavano maschere,parrucche,scarpe col tacco e vesti poco pratiche e del tutto inadatte alla libertà di movimento. Le donne in particolare erano vincolate da bustini con stecche,corpetti, gonne lunghe e sopragonne,sorrette da pesanti paniers; gli uomini erano poco più liberi, costretti in rendigotes,appesantiti da passamanerie e ricami, con falde ai fianchi, irrobustiti da stecche di balena. La dimensione notevole dei costumi, oltre ad ostacolare la naturale movenza del ballerino, non consentiva di danzare insieme e, pertanto, il balletto si svolgeva a distanza obbligata. Il teorico per antonomasia di un’impellente necessità di rendere più comodi e adatti i costumi è Jean George Noverre, il quale, non solo asserisce che il balletto deve ritrarre le passioni, i costumi e gli usi del popolo, ...
Read More »Una “new creation” al Festival Opera Estate!
L’estate è, oramai, quasi alla fine. Non per la danza, però. A Bassano del Grappa, infatti, torna lo spettacolo d’autore con una giovane, ma assai talentuosa, coreografa: Yasmeen Godder. Talento assoluto, osannata dalla critica internazionale, presenta New creation, prima fase di un nuovo lavoro ispirato ad un grande pittore olandese. Il segno primitivo, quasi barbarico della coreografa, diventa sintesi ideale per dare forma alle immagini crude e complesse presenti nei suoi quadri che combinano motivi astrologici, popolari ed alchemici, ma affondano anche in tematiche come l’Anticristo e raffigurazioni di scene sulla vita dei santi. Una pittura fortemente evocativa, indice di una grande e continua angoscia morale e religiosa, accompagnata spesso dalla persuasione della follia umana. Yasmeen Godder, considerata una delle artiste più originali nel nuovo panorama della danza indipendente internazionale, vive e lavora in Israele e a New York. Crea e presenta coreografie dal 1997. Recentemente ha aperto il Yasmeen Godder Studio a Jaffa, dove sviluppa tutta l’attività didattica e quella coreografica con la sua compagnia. Pièce provocatorie, emozioni forti e umorismo caustico, eleganza e adrenalina: Yasmeen Godder e i suoi danzatori offrono ogni volta un potente antidoto alla convenzionale “passività” dello spettatore. ORARI & INFO 22 agosto ore ...
Read More »A Berlino gli scatti d’autore di danza del fotografo Simone Ghera
Si inaugura il 22 agosto a Berlino, al Franzosischer Dom, la mostra “Dancer inside Berlin” del fotografo italiano Simone Ghera, realizzata in collaborazione con la Staatlische Ballettschule Berlin, la piu’ prestigiosa scuola di ballo pubblica della Germania. Il progetto “Dancer inside” presenta immagini di ballerini di numrosi Paesi, compagnie e accademie, scattate nel corso di diversi anni a partire dal 2007, durante prove, lezioni e allenamento quotidiano, sia nei backstage sia in location esterne caratterizzate da contesti storici e architettonici. La composizione fotografica viene generata dall’architettura, in un gioco di contrasto e di armonia con l’inserimento dei ballerini in un contesto strutturale e architettonico (scale, edifici, strutture dismesse, ambientazioni prospettiche, e simili). Negli scatti gli orizzonti risultano quasi sempre inclinati, offrendo diverse possibilità di guardare l’immagine. Sara Zuccari Direttore www.giornaledelladanza.com
Read More »Il meglio di… Intervista a Petros Gallias: “L’Arte deve mostrare la giusta strada, il modo per uscire dalla crisi. Questo è il significato di creare Arte”
Intervista del 21 febbraio 2012 Dopo aver studiato danza, hai vissuto l’esperienza del cinema, nel film End of an Era diretto da Antonis Kokkinos e la tua carriera si è sviluppata sia come danzatore che come attore. L’Arte è dunque per te un concetto dalle varie sfaccettature? Per me l’arte è unità, con differenti espressioni ma fondamentalmente unità. È una necessità della creazione. Per la comunicazione. Danza – musica – teatro – pittura – sono tutt’uno: poesia. Quando lavoro ad un tema non penso alla differenza dei materiali che ho a disposizione, mi focalizzo sul desiderio di creare che mi guida allo stato puro. Ciò di cui ho bisogno è comunicare col pubblico, quindi senza alcun “tipo” di restrizione. Le parole, il movimento, il suono, la musica si alternano, coesistono in ogni momento illuminando il lavoro da differenti angolazioni. Cos’è esattamente la danza per te? La danza è tutto ciò che ho detto prima, insieme. L’ultima espressione: poesia. È l’incarnazione del pensiero umano. La tua esperienza come coreografo È così importante ed affascinante lavorare e creare attraverso le esperienze del dialogo con artisti e poeti. Per accedere all’ispirazione e gestire le proprie percezioni, per avere la possibilità di comunicare i ...
Read More »DanzaMareMito 2012, il campus vacanze per i giovani danzatori
Parte la sesta edizione di DanzaMareMito, lo Stage Internazionale di Danza che si terrà dal 26 agosto al 2 settembre nella splendida cornice del Villaggio Olimpia di Ascea Marina. Si può definire come il primo, vero e unico campus vacanze per la danza organizzato dall’Associazione ALA Promozione delle Arti che ogni anno propone una settimana all’insegna della danza con lezioni di maestri italiani ed internazionali, audizioni, borse di studio, concrete opportunità di studio e lavoro per i ragazzi che parteciperanno. Ricco ed eccezionale il cast degli insegnanti: l’étoile internazionale Liliana Cosi e la Prima ballerina Antonella Gheno, che cureranno rispettivamente le lezioni di danza classica per adulti e per bambini, Martin Limeul Mattox invece il modern jazz-free style, Gianin Loringett terrà lezioni di jazz dance, Vinicio Mainini di Modern Dance (tecnica Louis Falco), Mister Byron e il duo Fontana e Micarelli insegneranno rispettivamente hip-hop e hip-hop baby. Il programma di DanzaMareMito, disponibile su www.danzamaremito.it , è nutrito e ricco di importanti novità ed opportunità per tutti i partecipanti. Particolarmente interessante sarà la lezione di Riequilibrio Posturale a cura della Dottoressa Annamaria Salzano: una lezione unica nel suo genere che aiuta i danzatori a migliorare le prestazioni e prevenire i ...
Read More »Sguardi sui nuovi mondi: rendez-vous con il Festival Oriente Occidente
In occasione della XXXII edizione del Festival Oriente Occidente, che si svolgerà a Rovereto e a Trento, dall’1 al 9 settembre si passeranno il testimone alcune tra le più interessanti compagnie internazionali che, in linea con la direzione proposta dal festival organizzato dall’Associazione Incontri Internazionali di Rovereto, hanno fatto dell’incontro tra culture la propria bandiera. Lo spirito del festival è sempre stato quello di mettere in scena le influenze esercitate nel Novecento dalla tradizione artistica orientale sulla sperimentazione occidentale e viceversa; partendo da un percorso fatto di ricerca, di incontri, di confronti e di scambi tra generi e linguaggi della scena contemporanea, e osservando l’intersezione della tradizione artistica occidentale con l’America Latina, l’Asia sudorientale e l’Africa. In questo modo linguaggi e corpi distanti trovano nuove modalità di espressione e di relazione proponendo un viaggio tra teatro e danza, ricerca e tradizione, identità e innovazione. Ospiti dell’edizione di quest’anno saranno Carlotta Ikeda e la sua compagnia Ariadone, prospettiva femminile della danza Butoh (Francia), Jomar Mesquita (Brasile), Marcia Milhazes (Brasile) e Isabel Bustos (Cuba), Sharon Fridman (Israele), Kuik Swee Boon (Singapore); compagnia Vocalist Maasaï di Fernando Anuang’A proveniente dal Kenia, Emio Greco e Pieter C. Scholten (Italia / Olanda), Aurelia Baumgartner ...
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