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Orsolina28 Art Foundation: “Paradise” | “I Put an Eye on You”

Orsolina28 Art Foundation, uno dei principali centri culturali della scena contemporanea, sabato 26 luglio 2025 ospiterà una serata di danza innovativa e riflessiva, caratterizzata da due opere che esplorano la relazione tra corpo, identità e memoria collettiva, stimolando una riflessione profonda sulle tensioni sociali, il conflitto e l’incertezza del nostro tempo. La prima creazione, firmata da Matan Cohen, dal titolo Paradise, affronta temi universali come la guerra, il lutto e il nazionalismo attraverso il movimento. Questo potente duo di danzatrici rielabora in modo inedito alcune delle canzoni iconiche di The Sound of Music, infondendole di una nuova prospettiva legata al dolore e alla speranza che derivano dal conflitto. Il lavoro invita lo spettatore a riflettere sulle difficoltà della coesistenza e sulla capacità della società di confrontarsi con il peso della propria storia. Particolarmente evocativi sono i simboli scelti da Cohen, tra cui l’anguria, che diventa metafora del conflitto territoriale, trasformando lo spazio scenico in un luogo di resistenza e riflessione. Paradise è stato presentato in numerosi contesti internazionali, tra cui il Diver Festival e il Herzliyah Museum of Contemporary Art, ricevendo il plauso per la sua capacità di trattare temi delicati con grande intensità emotiva. I danzatori Adi Raban e ...

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Wayne McGregor: On The Other Earth è la prima installazione coreografica e post-cinematografica

Wayne McGregor: On The Other Earth è la prima installazione coreografica e post-cinematografica che rifrange, reinventa ed evolve lo spettacolo di danza in una nuova forma di esperienza di straordinaria originalità. On the Other Earth si svolge all’interno dello schermo nVis stereoscopico a 360 gradi, da 12k LED e 26 milioni di pixel, uno spazio installativo radicalmente immersivo progettato da Jeffrey Shaw e Sarah Kenderdine, dove le immagini panoramiche in 3D vengono vissute avvolti da un’architettura cilindrica larga otto metri e alta quattro. Creata in collaborazione con gli artisti Ravi Deepres e Theresa Baumgartner, con questa installazione McGregor combina danza, coreografia, visualizzazione digitale, suono spazializzato, IA, ridefinendo ancora una volta il modo di pensare al movimento, al corpo e alla performance. On The Other Earth rompe la quarta parete invitando gli spettatori nel cuore della danza, mettendoli in stretto contatto con i ballerini iperrealistici della Company Wayne McGregor e dell’Hong Kong Ballet in un ambiente sonoro reso fisico da Invisible Mountain. Un’esperienza che non si ripete mai uguale a sé stessa, gruppi di massimo 20 persone potranno vivere i paesaggi visivi e sonori di On The Other Earth che si dispiegano davanti a loro in una serie di incontri oltre la realtà che stimolano la riflessione e l’interazione, ribaltando la nostra percezione dello spettacolo e del suo futuro. ...

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Ritorna a Nervi il leggendario “Pas de Quatre”

Il Pas de Quatre è un balletto divertissement che rappresenta la quintessenza del Romanticismo nel balletto. Creato da Jules Perrot nel 1845, questo titolo è un omaggio alla bellezza e alla tecnica delle ballerine dell’epoca. Il “Pas de Quatre” nacque da una intuizione di Benjamin Lumley, direttore dell’Her Majesty’s Theatre per quattro delle ballerine più celebri dell’epoca: Marie Taglioni, nota per la sua grazia e leggerezza. Carlotta Grisi, famosa per la sua tecnica e musicalità. Fanny Cerrito, apprezzata per la sua forza e espressività. Lucile Grahn, nota per la sua precisione e eleganza. Nelle intenzioni iniziali al posto di Lucile Grahn ci sarebbe dovuta essere Fanny Elssler, ma declinò l’invito. Ogni ballerina godeva di una propria variazione individuale solistica per mettere in mostra i propri distintivi punti di forza (al contrario dell’apertura e del finale che mostravano tutte e quattro le artiste in scena contemporaneamente). Marie Taglioni primeggiò nei grandi salti, Grisi nei salti corti e nei rapidi movimenti dei piedi, Cerrito nelle vivaci combinazioni e Grahn nei piccoli salti. La coreografia di Perrot è un capolavoro di tecnica e creatività. Il balletto è composto da una serie di variazioni ed ensemble che pongono in luce le abilità, le competenze ...

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Les-Ballets-Trockadero-Monte-Carlo

Les Ballets Trockadero de Monte Carlo all’Arena di Verona

  Arrivano a Verona al Teatro Romano dal 12 al 17 agosto, nell’ambito dell’Estate Teatrale Veronese 2025, unica tappa italana del tour internazionale, Les Ballets Trockadero de Monte Carlo (o semplicemente Trocks), la straordinaria compagnia americana, composta da soli uomini, che sa coniugare tecnica impeccabile e incontenibile comicità. Vero e proprio fenomeno di culto internazionale, i loro spettacoli impertinenti, esilaranti eppur rispettosi nei confronti del grande repertorio del balletto classico sono apprezzati tanto dalla critica quanto dal pubblico più vasto e popolare. Il loro tratto distintivo è il saper accentuare con affetto, ironia e intelligenza i tratti più iconici del balletto classico, gli incidenti più comuni, le isterie delle più celebri étoiles ottenendo un risultato esilarante e irresistibile. All’ironia si affianca una tecnica impeccabile in uno spettacolo di danza curato alla perfezione, eseguito da ballerini che, senza apparente fatica e difficoltà, volteggiano su scarpette da punta giganti con le loro solide fisicità maschili avvolte in vaporosi tutù. Interpretano tutti i ruoli possibili, trasformandosi in cigni, silfidi, spiritelli acquatici, romantiche principesse, principi maldestri o angosciate dame vittoriane.Valorizzano e celebrano lo spirito della danza come forma d’arte, deliziando gli spettatori. Nati nel 1974 in una sala “off-off- Broadway” dalla passione di un ...

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La dedizione è il pilastro su cui si fonda la danza

Il mondo della danza è un universo meraviglioso e complesso. Per onorare questa forma d’arte unica, il danzatore deve possedere una serie di qualità imprescindibili che vanno ben oltre la padronanza tecnica. La dedizione è il pilastro su cui si erge la danza ed è il fondamento di cui si nutre. Si manifesta nell’impegno costante, nella passione incondizionata e nella capacità di dedicare tempo e risorse per perfezionare la propria arte, nonché di accettare la fatica come parte integrante del percorso. La disciplina è un’altra componente fondamentale nella formazione di un ballerino. Richiede capacità di seguire le indicazioni dei maestri e dei coreografi, una rigorosa autodisciplina e tanta costanza, la chiave per trasformare il talento in eccellenza, l’impegno in passione e per rendere la danza un’esperienza profonda e totalizzante. La costanza infatti permette di superare gli ostacoli e le sfide con determinazione, senza lasciarsi scoraggiare dagli insuccessi o dai fallimenti momentanei, ed è una dote di cui beneficerà la vita del danzatore al di fuori della sala di danza. Scegliere di dedicarsi alla danza quindi significa crescere. Significa abbracciare un percorso di sacrifici, ma soprattutto di immense soddisfazioni. La decisione di intraprendere questa strada deve essere accompagnata dalla consapevolezza delle ...

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Youth Grand Prix Europe (YGPE) torna in Italia

Dopo il recente successo del Gala Stars of Today meet the Stars of Tomorrow al Teatro Sociale di Como, Youth Grand Prix Europe(YGPE) torna in Italia e per la prima volta arriva a Milano. Il primo YGP (Youth Grand Prix) Experience Intensive a Milano (21-26 luglio), siglato dal Gala finale Stars of Today meet the Stars of Tomorrow, è realizzato in collaborazione con l’Accademia Ucraina di Balletto.   L’esperienza milanese è stata pensata per offrire ai giovani allievi l’opportunità unica di sperimentare una settimana della vita di un ballerino professionista ingaggiato in una compagnia di danza professionale. Un vero e proprio corso intensivo estivo, pre-professionale, con un programma molto impegnativo. Come per ogni “Intensive”, anche a Milano i partecipanti hanno l’opportunità di lavorare con alcuni dei più stimati maestri di balletto e direttori di accademie e compagnie. A Milano il corpo dei docenti e giudici schiera nomi d’eccellenza: – Paola Cantalupo – Artistic & Educational Director, Rosella Hightower’s National Center of Higher Education in Dance Cannes-Mougins (FRANCE) – José Carayol – Head of Artistic Programs, The Royal Ballet School (UK) – Davidson Farias – Choreographer & Ballet Master (GERMANY) – Maria Konrad – Artistic Director, Nashville Ballet II (USA) – ShiNing Liu – Shanghai ...

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Le eteree ballerine romantiche dell’800: Fanny Cerrito

Fanny Cerrito (Napoli, 11 maggio 1817 – Parigi, 6 maggio 1909) fu una delle più famose ballerine dell’era romantica. Fu molto apprezzata nella danza di carattere e di mezzo carattere. Il suo nome di battesimo completo era Francesca Teresa Giuseppa Raffaela Cerrito. Veniva apprezzata per “quel bello, che quando si ammira nelle famose opere dei greci artisti, viene detto ideale”. Studiò a Napoli con Filippo Izzo, danzatore e coreografo del Teatro di San Carlo e con Pietro Hus. Danzò per la prima volta in pubblico a quindici anni, al Teatro del Fondo, nel balletto Oroscopo di Giovanni Galzerani del quale è stata anche protagonista in I tre gobbi di Damasco, Gli empirici e Buondelmonte.  A Napoli presentò inoltre i balletti di Salvatore Taglioni: Bianca di Messina, L’Eredità, Amore e Psiche. Negli anni seguenti conquistò i teatri di quasi tutte le capitali europee. Divenne prima ballerina nel 1938 del Teatro alla Scala debuttando nel 1937 in una coreografia di Antonio Monticini intitolata I Veneziani a Costantinopoli. A Milano Fanny Cerrito si perfezionò con Carlo Blasis e con Annunciata Ramaccini. Dal 1840 al 1848 fu prima ballerina presso il His Majesty’s Theatre, conquistando le platee inglesi dove il successo si rivelò straordinario: nessun’altra ballerina dell’epoca ...

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Il Principal Dancer Oscar Chacon “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Ce ne sono diversi, ma questa volta mi limiterò a menzionare “La Fille Mal Gardée”. Il balletto contemporaneo prediletto? Sicuramente il “Boléro” di Maurice Béjart. Il Teatro del cuore? Il Théâtre de Beaulieu a Losanna. Un romanzo da trasformare in balletto? Medusa (ho un’idea particolare). Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Un film che non è ancora stato girato… “Il film della mia vita”, di Oscar Chacon. Il costume di scena indossato che hai preferito? I costumi di Gianni Versace per “The Presbytery” e “Dyonisios”. Quale colore associ alla danza? Rosso e nero. Che profumo ha la danza? L’odore della danza è il profumo dei fiori mescolato al legno e al sudore. La musica più bella scritta per balletto? Ce ne sono diverse… Trovo la “Nona” di Beethoven un dono all’umanità e quindi l’opera più splendidamente costruita per eccellenza. Il film di danza irrinunciabile? The Ones and the Others di Claude Lelouche. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Sylvie Guillem e Gil Roman. Il tuo “passo di danza” preferito? Piroette dalla quarta posizione. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio classico? Probabilmente Jorge ...

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A Caracalla Le Sacre du printemps di Pina Bausch

Le Sacre du printemps di Pina Bausch celebra i 50 anni dalla sua creazione e per la prima volta viene interpretato da una compagnia italiana, quella dell’Opera di Roma diretta da Eleonora Abbagnato, in occasione del Caracalla Festival 2025. Lo spettacolo va in scena il 30 e 31 luglio insieme al Bolero di Béjart e Within the Golden Hour di Wheeldon, in un trittico che offre una visione completa della danza contemporanea: dalla poesia del movimento alla forza del collettivo fino alla spiritualità del rito. La serata si apre con Within the Golden Hour di Christopher Wheeldon, balletto in un atto entrato nel repertorio della compagnia romana nella stagione 2022/23. Creato nel 2008 per il San Francisco Ballet, è una poesia coreografica per quattordici danzatori, su musiche per archi di Ezio Bosso e l’Andante del Concerto per violino di Antonio Vivaldi. “È come una serie di piccoli dipinti o schizzi ispirati dalla musica” afferma il coreografo britannico. Equilibrato tra struttura musicale e costruzione coreutica, il balletto rappresenta uno dei suoi lavori più riconosciuti. Ad evocare la magia dell’ora dorata di cui si parla nel titolo, quella particolare condizione della luce naturale che si verifica quando il sole è molto basso all’orizzonte, ovvero negli istanti successivi all’alba e precedenti il tramonto, contribuiscono i luminosi costumi firmati da Anna Biagiotti. A seguire il Bolero di Maurice Béjart, creato nel 1961 su ...

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Premio Capri Danza International 2025 in scena la XIII Edizione

Sabato 26 Luglio, nella splendida cornice della Certosa di San Giacomo di Capri, al via la XIII Edizione del Premio Capri Danza International con le stelle della danza internazionale pronte ad illuminare la notte caprese con un raffinato spettacolo. Fin dal suo inizio il Premio ha ospitato non solo celebri étoiles del cielo tersicoreo mondiale, ma anche presentazioni di libri, esposizione di mostre fotografiche e di costume, insieme a danzatori, grandi musicisti e attori. Sotto il cielo caprese sono passati madrine e padrini come Carla Fracci, Victor Ullate, Noëlla Pontois, Vaslav Vassiliev, Elisabetta Terabust, Raffaele Paganini, Nina Ananiashvili e Nacho Duato, i primi ballerini come Luciana Paris, Virna Toppi, Silva Azzoni, fino ai ballerini del Kirov Ballet, dell’American Ballet, della Martha Graham Dance Company, del Béjart Ballet Lausanne, del Teatro della Scala, del Teatro dell’Opera di Roma e di quello partenopeo. Un grande evento quello diretto da Luigi Ferrone che, grazie alla sempre presente collaborazione con il Comune di Capri e il patrocinio della Regione Campania, con dedizione e sensibilità, è riuscito negli anni ad affermarsi come uno dei momenti più prestigiosi nell’arte della danza. Quest’anno l’edizione numero tredici vede come madrina della serata Oriella Dorella, celebre étoile del Teatro alla Scala nonché grande protagonista della danza in tv degli anni 80’ ...

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