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Lynne Charles alla guida dell’English National Ballet School

FLASH NEWS – L’English National Ballet School ha annunciato che Lynne Charles, ballerina di fama internazionale, insegnante e creatrice di 4Pointe, è stata nominata come nuovo direttore artistico, assumendo l’incarico a settembre 2024. Della sua nomina, Lynne Charles ha detto: “Sono felice di assumere il ruolo di direttore artistico della English National Ballet School. Nel corso della sua storia l’ENBS si è consolidato come uno dei principali centri di formazione alla danza nel mondo, ed è un privilegio costruire su questa base e contribuire a formare ballerini pronti ad affrontare le sfide di oggi”. Lynne ha iniziato la sua carriera di ballerina con la  compagnia dell’American Ballet Theatre e il Geneva Ballet, prima di unirsi all’Hamburg Ballet nel 1974. Durante i suoi 12 anni presso la compagnia, John Neumeier ha creato per lei diversi ruoli nei suoi balletti “La leggenda di Artù”, “La bella addormentata nel bosco”. Ha ballato anche al Bejart Ballet Lausanne, al Ballet National Roland Petit de Marsiglia e come ospite al Birmingham Royal Ballet, a Malmö. Ballet in Svezia, Columbia City Ballet negli Stati Uniti e Aalto Ballet Essen (Germania). Ha ballato come artista ospite con l’ENB tra il 1991 e il 1995, interpretando ruoli da ...

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Si è spenta la grande Maestra Ramona de Saá

Durante le prime ore di questa mattina del 17 aprile, è morta Ramona de Saá Bello, di spicco ma ître de Ballet, una delle figure più notevoli della Pedagogia della Danza nel mondo contemporaneo, riconosciuta a livello internazionale; discepola di Alicia Alonso e da tempo direttrice della Scuola Nazionale di Balletto “Fernando Alonso”, Professoressa dell’Istituto Superiore di Arte (ISA) e Metodologa del Centro Nazionale di Scuole d’Arte (CNEArt). Ramona de Sáa Bello è una delle figure più importanti e multiforme dell’Arte della Danza a Cuba e la sua opera fonda solidamente al movimento creativo e pedagogico di quest’arte. Meritevole nel 2000, del titolo di Doctora Honoris Causa in Arte e Premio Nazionale di Insegnamento Artistico nel 2002, come riconoscimento del percorso della maitre nei suoi 45 anni di legame con l’insegnamento del balletto a Cuba e i suoi contributi alla Scuola Cubana de Ballet. L’eredità della Maestra Ramona de Saá va oltre l’arte; è e sarà sempre un esempio di consegna, di forza morale ed etica, di semplicità e altruismo. Nata a L’Avana-Cuba il 23 luglio 1939. Forgiatrice dell’attuale sistema di insegnamento della danza a Cuba. Discepola di Alicia Alonso, ha condotto i suoi studi presso la “Alicia Alonso Academy”. ...

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Intervista a Julien Favreau: nuovo direttore artistico del Béjart Ballet Lausanne

  Julien Favreau ha studiato danza classica e contemporanea presso la “National Dance School” di La Rochelle sotto la direzione di Colette Milner. Nel 1994, è entrato a far parte di “Ecole-Atelier Rudra Béjart Lausanne”, poi è entrato a far parte della compagnia “Béjart Ballet Lausanne” nel 1995. Maurice Béjart ha creato ruoli importanti per lui, in particolare in “Zarathoustra, le chant de la danse”, “L’Amour-la Danse”, “Elton Berg ou La Route de la Soie”. Gli affida diversi ruoli principali, tra gli altri in “Le Sacre du Printemps”, “Serait-ce la Mort?” e “La Flûte enchantée”. Negli anni assume ruoli importanti in “Boléro”, “Light”, “Le Concours”, “Suite Barocco” e “Le Marteau sans maître”. Nel 2006 ha ricevuto il “Prix des Etoiles de Ballet 2000” a Cannes e, nel 2012, il “Premio Positano Leonide Massine per la danza”. Nel 2018 ha danzato il “Boléro” di Maurice Béjart sul palcoscenico del Teatro alla Scala di Milano. Nel febbraio 2024 Favreau è stato nominato Direttore Artistico del “Béjart Ballet Lausanne”. Congratulazioni Julien! Con questa nomina si chiude in qualche modo un cerchio: sei entrato nel mondo di Béjart da allievo ed oggi giungi alla Direzione artistica del “Béjart Ballet Lausanne”. Quali sono le tue ...

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La Fille mal gardée e la Rivoluzione francese: una leggenda da sfatare di Flavia Pappacena

    Sembra incredibile, anzi paradossale, che ancora oggi si riproponga l’associazione tra il balletto La Fille mal gardée e la Rivoluzione francese, come se Dauberval ne presagisse lo scoppio o, quantomeno, volesse dare attraverso il balletto il segno di una società in forte trasformazione. È altrettanto paradossale che questo balletto sia ricordato come l’esempio più significativo della produzione del coreografo francese e il “primo” caso di creazione coreografica ispirata al mondo popolare. Corre qui l’obbligo di ricordare che Ballet de la paille, ou Il n’y a qu’un pas du mal au bien (questo è il titolo originale del 1789) è un balletto di genere comique, genere che, come noto, fa parte della triade accademica “sérieux, demi-caractère, comique”, laddove ballet “comique” indica non un soggetto ridicolo, bensì un’ambientazione popolare. Noverre, nelle sue Lettres sur la danse et sur les ballets del 1760, riporta come esempio emblematico della linea comique il suo balletto Le Feste fiamminghe dove gioiosi contadini sono impegnati in danze, giochi e anche accese discussioni che si concludono con un lieto fine. Con la diffusione del balletto narrativo (anni Sessanta-Settanta del Settecento) i coreografi deducono le trame dei balletti dalla produzione letteraria e teatrale coeva o antica. Mentre il ...

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Teatro alla Scala, Fortunato Ortombina nominato nuovo sovrintendente

Fortunato Ortombina attuale guida della Fenice di Venezia, sarà il nuovo sovrintendente del Teatro alla Scala. Lo ha annunciato il sindaco di Milano Giuseppe Sala dopo il cda che ha votato la nomina. Ortombina sarà sovrintendente designato dal 1 settembre di quest’anno. L’attuale sovrintendente Dominique Meyer resterà in carica fino al primo agosto 2025. Rimarrà in carica fino al 2026 il direttore musicale Riccardo Chailly, quando è previsto l’arrivo di Daniele Gatti. Nato a Mantova il 10 maggio 1960, diplomato al conservatorio di Parma, un lungo curriculum come professore d’orchestra corista, ma anche studioso (ha fra l’altro lavorato all’istituto nazionale di Studi Verdiani) Ortombina ha già lavorato alla Scala dal 2003 al 2007 come coordinatore artistico. In quell’anno ha lasciato Milano per diventare direttore artistico della Fenice dove dal 2017 è stato anche nominato sovrintendente. Sarà lui a dover decidere se alla Scala vorrà avvalersi di un direttore artistico e di un direttore generale, figura che Meyer ha cancellato dopo il pensionamento della storica direttrice Maria Di Freda. 

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PROSPETTIVE01 – Luigi Tamburrini: “Non immagino la mia vita senza Danza”

“Prospettive01” è una rubrica rivolta ad artisti e contesti che rappresentano un mondo di talenti in continua evoluzione. Ideata e curata da Lorena Coppola, la rubrica si propone di dare spazio a iniziative dedicate ai giovani e di raccogliere articoli e interviste mirate a dar voce a tutte le fasce creative del mondo coreutico: realtà in via di sviluppo ed espansione, progetti innovativi o realtà già consolidate e di chiara fama, meritevoli di attenzione. Un luogo di rivelazione e di incontro di nuove prospettive. Luigi Tamburrini, danzatore partenopeo dalle doti brillanti, ha percorso in breve tempo le tappe di una carriera in ascesa e attualmente è in tournée in tutto il mondo con il Balletto Nazionale Italiano. Ci può raccontare dei suoi esordi nel mondo della danza? Il ballo è stato sempre parte della mia vita da piccolo. Ho sempre amato ballare. Poi intorno ai 12 anni, passando di fronte la bacheca di una piccola sala vicino casa, che annunciava l’apertura dei corsi di danza, ne fui subito attratto e di corsa andai a chiedere a mia madre di iscrivermi. È iniziata quindi da lì la mia scoperta del mondo della danza. Grazie alle sue doti tecniche e alla dedizione ...

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A Bergamo è di scena la danza nella nuova edizione del “Festival Orlando”

Dal 3 al 12 maggio a Bergamo andrà in scena la nuova edizione di ORLANDO FESTIVAL, la prima diretta dalla coreografa Elisabetta Consonni. Il Festival è multidisciplinare con anche una programmazione di danza. Domenica 5 maggio, ore 16.00 Sala dell’Orologio, Palazzo della Libertà | Piazza della Libertà, Bergamo Cocoon di Masako Matsushita con parte del gruppo “Dance Well Dancer” di Bergamo assistente alla creazione Beatrice Bresolin Cocoon è una coreografia che nasce dall’incontro tra la coreografa Masako Matsushita e alcun* partecipanti al progetto Dance Well – Ricerca e Movimento per Parkinson di Bergamo. Un lavoro creato cucendo assieme racconti, musiche e gesti portati da* partecipanti al progetto e esplorati con il linguaggio della danza. L’esito del percorso è un rituale che esplora il tempo. Cocoon è un ri-allestimento del lavoro fatto con il gruppo “Dance Well di Castelfranco Veneto”.   Giovedì 9 maggio, 20.30 Sala dell’Orologio, Palazzo della Libertà | Piazza della Libertà, Bergamo And Everything is as Porous as a Bodily Crack (E tutto è poroso come una crepa del corpo) di e con Alice Giuliani e Camilla Strandhagen – durata 27’ “And Everything is Porous as a Bodily Crack” è uno spettacolo che affronta ciò che è “così ...

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Il ritorno del principe ad “Amici”: intervista con Francesco Mariottini

Francesco Mariottini nasce a Jesi il 6 novembre 1985. A undici anni inizia i corsi di danza moderna nella sua città. Nel 2000 ottiene una borsa di studio che lo porta a Firenze, presso la scuola del “Balletto di Toscana” e “Opus Ballet”, diretta da Cristina Bozzolini e Rosanna Brocanello. Segue corsi di tecnica classico-accademica e contemporanea, oltre a numerosi stage con insegnanti di chiara fama quali Stefania Di Cosmo, Victor Litvinov, Raffaele Paganini, Marco Pierin, Frédéric Olivieri, Fabrizio Monteverde, Bruno Collinet. A partire dall’anno successivo danza nella compagnia giovanile del “BdT” alcune coreografie, anche da solista, create da Fabrizio Monteverde, Orazio Messina, Rosanna Brocanello, Arianna Benedetti, Daniel Tinazzi e Alessandro Bigonzetti. A diciotto anni entra nel corpo di ballo dello “Stuttgart Ballet”, in cui danza pezzi di repertorio classico e contemporaneo (“Romeo e Giulietta”, “La Bella Addormentata”, “Onegin”, “La Bisbetica Domata”, “Un tram chiamato desiderio” su coreografie di John Cranko, John Neumeier e Marcia Haydée). Nel settembre del 2005 entra a far parte della compagnia “Aterballetto”, sotto la direzione di Mauro Bigonzetti, dove esegue anche ruoli da solista danzando in varie parti del mondo tra cui New York, Houston, Messico, Cina, Nuova Zelanda e in Europa. Nel 2007/2008 partecipa ...

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Gala Fracci 2024, Luciana Savignano e Nicoletta Manni nel nome de “La luna” di Maurice Béjart

In scena per il terzo anno il  tributo della Scala e dei suoi artisti a Carla Fracci venerdì 19 aprile 2024, che è stata e rimane una figura cardine della storia della danza, fonte di ispirazione per generazioni di giovani, non solo nel mondo del balletto. Nel suo nome il Direttore del Ballo Manuel Legris ha voluto istituire un Gala, per celebrare in ogni Stagione la danza e il balletto con un ampio respiro internazionale, con uno sguardo che si amplia al nuovo e alla creatività contemporanea. La terza edizione vedrà protagonisti il Corpo di Ballo, i Primi ballerini, i Solisti, ospiti internazionali come Marianela Nuñez, Olga Smirnova, Roberto Bolle, Vadim Muntagirov, Jacopo Tissi e l’Orchestra del Teatro alla Scala, diretta da David Coleman.   Tra il programma spiccala  firma di Maurice Béjart, che viene celebrata con il “passaggio” di due Stelle della Danza con un brano iconico, La luna, sull’Adagio dal Concerto per violino in mi maggiore di Johann Sebastian Bach, mitico assolo che modellò nel 1976 sulla unica e originale cifra artistica di Luciana Savignano. E sarà proprio la grande étoile a rimontare, nella sala prove del Teatro alla Scala, questo assolo in un simbolico passaggio di testimone per la nuova étoile, Nicoletta Manni. Sara ...

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In prima assoluta “Jérôme Bel” di Marco D’Agostin

Dal 17 al 21 aprile, al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano, Marco D’Agostin presenta, in prima assoluta, “Jérôme Bel”, riallestimento della creazione firmata dal coreografo francese, tra le personalità più incisive del teatro contemporaneo mondiale. Lo spettacolo fa parte del progetto europeo STAGES – Sustainable Theatre Alliance for a Green Environmental Shift, un inedito esperimento teatrale che vuole rivoluzionare il modo in cui il settore culturale affronta il concetto di sostenibilità.                                             Nel 2021, Jérôme Bel, con l’opera che prende il suo nome, ha firmato il secondo capitolo di “Sustainable theatre?”, progetto ideato con Katie Mitchell e il Théâtre Vidy-Lausanne per sfidare il tema della sostenibilità in teatro, sul palco e nel modo in cui vengono prodotti gli spettacoli. L’esperimento invita i partner – un gruppo di quattordici teatri europei, tra cui il Piccolo Teatro – a reinterpretare le creazioni originarie in “versioni locali”, realizzate con risorse proprie e in ottica sostenibile. Lo spettacolo non viaggia più fisicamente, ma sotto forma di script che, ricreato in ogni teatro da un’équipe locale, si trasforma in una ri-creazione di respiro internazionale, condivisa e sostenibile. La prima tappa del progetto – Uno spettacolo per chi vive in tempi di estinzione, ideato da ...

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