Giunto alla sua terza edizione, questo volume propone un originale approccio allo studio della danza che, rivolgendosi ai giovani ballerini così come agli allievi e agli insegnanti, gioca in modo innovativo sull’interazione tra testo e immagine.
La nuova edizione amplia ulteriormente i collegamenti interdisciplinari, con particolare riferimento alle arti visive e all’anatomia, e propone una rielaborazione complessiva del corredo iconografico, che ora comprende anche numerose immagini a colori. Le oltre 400 illustrazioni presenti, selezionate tra disegni, stampe d’epoca, immagini d’archivio e fotografie didattiche realizzate appositamente, accompagnano il lettore lungo uno stimolante percorso di conoscenza, indicandogli con un linguaggio vivo e diretto le modalità per sperimentare e interiorizzare sensazioni e movimenti sul proprio corpo.
Come stabilito dalle norme ministeriali in materia di adozione dei libri scolastici, il testo è affiancato da una sezione di contenuti digitali integrativi, studiata per offrire spazi di approfondimento interdisciplinare e di inquadramento metodologico (http:/extra.gremese.com/ contenuti-integrativi-danza-classica).
Flavia Pappacena, dal 1974 al 2012 professore di Teoria della danza e di Estetica della danza presso l’Accademia Nazionale di Danza, dal 2006 al 2014 ha insegnato le stesse materie presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma “La Sapienza”; dal 1984 dirige la sezione Danza di questa collana e dal 1993 la rivista di ricerca Chorégraphie. Già autrice per Gremese di numerosi testi tecnici – inclusi i due volumi di Teoria della danza classica (2002, 2010) –, ha pubblicato diversi saggi a carattere storico e teorico tradotti in più lingue, tra i quali Il Trattato di Danza di Carlo Blasis 1820-1830 (2005), La danza classica. Le origini (2009), Il Linguaggio della danza classica. Guida all’interpretazione delle fonti iconografiche (2012) e la sezione Il Settecento e l’Ottocento di Storia della danza e del balletto (2019), di O. Di Tondo, F. Pappacena e A. Pontremoli. Ha inoltre curato l’edizione critica di diverse opere, quali Excelsior: Documenti e saggi (1998); La Sténochorégraphie di A. Saint-Léon (2006); Programmi dei balletti. Selezione di libretti 1751-1776 (2009) e Lettres sur la danse, sur les balletts et les arts (1803) (2012), entrambi di Jean-Georges Noverre. Del 2019 è la cura del volume Il ballo a Torino 1748-1762. Dalla “Raccolta de’ balli fatti nelle opere del Real Teatro”.
Valerio Basciano, docente di Tecnica della danza classica e di Storia della danza presso il Liceo coreutico “Matilde di Canossa” di Reggio Emilia, ha al suo attivo diverse curatele – tra cui Lezioni di danza in musica. Teoria e pratica dell’accompagnamento al pianoforte (2013) di Marina Gendel e Flavia Pappacena, La danza classica tra arte e scienza (2014) di Flavia Pappacena, La Danza di carattere nella Scuola russa di Ioulia Sofina (2016) – nonché pubblicazioni di carattere teorico-storico. Tra queste ultime, il saggio Il ballo Pietro Micca di Luigi Manzotti (1871): la pratica della ripresa al confine tra riproduzione e ricreazione (2020).
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