Michele Merola, affermato coreografo del panorama coreutico italiano ed internazionale, è il fondatore e direttore artistico della MM Contemporary Dance Company, compagnia di danza contemporanea sostenuta dall’Associazione Progetto Danza di Reggio Emilia. La compagnia nasce stabilmente nel 1999 come centro di produzione di eventi e spettacoli e come promotrice di rassegne e workshop con l’obiettivo di favorire il nascere di scambi e alleanze fra quella generazione di giovani artisti, testimoni e portavoce della cultura contemporanea. Attualmente in tournée con la produzione Carmen/Bolero, in questa intervista si racconta al giornaledelladanza.com Attualmente sei in tournée con la produzione “Carmen/Bolero”, in che chiave sono affrontati questi due titoli? Posso parlare solo di Bolero, una mia creazione. Carmen è una creazione di Emanuele Soavi, un coreografo che apprezzo molto, e una persona alla quale sono legato da un profondo rapporto di stima e di amicizia. Bolero è esattamente il meccanismo ad orologeria che tutti noi conosciamo e, in parte, temiamo: sia per la ripetitività, ossessiva, ormai un po’ logorata dall’ascolto, sia per le aspettative, legate alle immagini di sensualità che il brano suscita, anche quando sono marcate da una sostanziale ambiguità. Mi sono confrontato con questi elementi, ho cercato di comprenderne il motivo e ...
Read More »Addio a Jonathan Ollivier memorabile la sua interpretazione in “Swan Lake” di Matthew Bourne
Muore a Londra, poche ore prima dello spettacolo finale allo Sadler’s Wells Theatre di Londra il ballerino Jonathan Ollivier, protagonista di The Car Man di Matthew Bourne ucciso in un incidente in moto. Il ballerino stava guidando la sua moto quando si è scontrato con una Mercedes. La polizia, paramedici e un aereo ambulanza hanno cercato di salvargli la vita, ma non c’è stato nulla da fare, è stato dichiarato morto sul posto. L’autista dell’auto si è fermato ed è stato arrestato con l’accusa di omicidio per guida pericolosa. La sua performance in The car man era stata lodata dal critico del Telegraph , Rachel Ward che ne lodava il suo ruolo in Luca. Il celebre coreografo Matthew Bourne lo aveva definito “uno dei ballerini più carismatici e potenti della sua generazione”. Memorabile la sua interpretazione in “Swan Lake” dello stesso Matthew Bourne, il quale ha descritto il ballerino come “una presenza intensamente maschile, forte temperamento, tenerezza e vulnerabilità”. “Un uomo di grande calore e fascino, Jonny era un vero gentiluomo, amato e rispettato dai suoi colleghi e adorato dal pubblico e dalla critica che sono stati ipnotizzati dalle sue memorabili interpretazioni sul palco”. “Era anche un modello di ispirazione ...
Read More »Pierluigi Abbondanza cattura l’essenza di Svetlana Zakharova in un libro fotografico mozzafiato!
Nasce dall’incontro fortunato, avvenuto nove anni fa, tra il fotografo Pierluigi Abbondanza e l’étoile Svetlana Zakharova, l’idea di questo primo libro fotografico, edito dalla Lime Edizioni e disponibile in tutte le librerie. Un primo libro fotografico per due motivi: è il primo firmato da Pierluigi Abbondanza, figlio d’arte cresciuto quindi nel mondo della fotografia fin da piccolo ed è il primo dedicato alla grande étoile russa. Recentemente presentato il 27 febbraio in occasione di Danzainfiera, nell’ambito dell’intervista moderata dalla giornalista e critico di danza Sara Zuccari, Svetlana Zakharova ha parlato di questo suo primo libro con toni gioiosi ed orgogliosi: «Sono molto felice ed orgogliosa di questo mio primo libro – ha risposto la Zakharova a Sara Zuccari – e ci tengo a precisare che non è semplicemente una raccolta di fotografie ma un libro che ritrae efficacemente la mia danza. Credo che lo scopo principale che ci eravamo prefissati all’inizio di questo lavoro sia stato raggiunto pienamente: in queste fotografie potrete leggere l’anima del mio essere artista, perché quelli che vedete non sono semplici scatti ma la rappresentazione fedele dell’essenza di Svetlana Zakharova». Nel libro, esteticamente impeccabile, gli scatti davvero sbalorditivi di Pierluigi Abbondanza sono intervallati dai pensieri e ...
Read More »Il meglio di …Dentro la Danza: E SONO 40! – IL RITORNO – GENITORI – IL PASSO FALSO!!!
La rubrica del giornaledelladanza.com, Dentro la Danza, è un mix di notizie a volte importanti altre piccanti, divertenti, raccontate con ironia e leggerezza per svelare cosa avviene dietro le quinte del mondo della danza e del balletto. Anche i nostri lettori possono diventare protagonisti delle news del giornale scrivendoci all’indirizzo mailto:redazione@giornaledelladanza.com specificando nell’oggetto Dentro la Danza e raccontandoci in anteprima le indiscrezioni di cui sono a conoscenza. E SONO 40! Sono arrivate le 40 primavere per Roberto Bolle-rino, étoile del Teatro alla Scala e principal dell’ABT. Il danzatore comincia a fare i conti con il tempo che passa e pare stia iniziando a pensare al “dopo lavoro”. Non sa ancora cosa farà, sogna di diventare maitre, sogna di viaggiare per il mondo libero da impegni lavorativi. Sogna, sogna, sogna! Di una cosa però è certo: non vuole stare in casa ad abbuffarsi di patatine davanti alla tv! IL RITORNO A volte ritornano! E lo ha fatto anche Anbeta Toromani, presentandosi come giudice di sfida nell’ultima puntata in diretta di Amici, programma che l’ha vista protagonista per molti anni. Sempre cordiale, simpatica, e magra, Anbeta ha sottolineato il suo legame con l’amata maestra Celentano, amica di ...
Read More »“Tra storia e tecnica della danza” di Flavia Pappacena
La nascita delle “punte” della danza accademica Le “punte” sono generalmente considerate una delle espressioni più significative del balletto romantico per quella immagine in bilico tra realtà e sogno che riuscirono ad attribuire alle figure femminili. Tuttavia, se le punte trovano l’espressione più intensa e suggestiva nel balletto romantico di soggetto fantastico, la loro origine va rintracciata nel periodo delle grandi riforme della fine del Settecento, quando il costume e la calzatura del balletto si adeguano alla moda “alla greca” in voga durante la Rivoluzione francese, e quando tecnica, stile e coreografia del balletto francese subiscono radicali mutamenti estetici e profonde contaminazioni da vari ambiti, tra i quali le tecniche acrobatiche dei danzatori “grotteschi” italiani. Iniziamo dalla riforma del costume e della calzatura. Negli anni Ottanta del Settecento la moda francese manifesta in modo sempre più evidente la sua attenzione verso il “gusto greco” che si stava diffondendo in tutte le arti sotto l’influenza degli scavi di Ercolano e Pompei e dietro la spinta del pensiero neoclassico. La stessa regina di Francia, Maria Antonietta, aveva adottato per il suo abbigliamento privato la cosiddetta chemise à la reine, un abito fatto di mussola bianca fermata alla vita da un grande nastro ...
Read More »Fabrizio Monteverde si racconta in esclusiva al giornaledelladanza.com
Il prossimo 10 febbraio, al Teatro San Carlo di Napoli, andrà in scena “Otello” di Fabrizio Monteverde. Il coreografo si racconta in esclusiva al giornaledelladanza.com Il tuo stile e la tua estetica come coreografo… È sempre difficile definire se stessi e il proprio lavoro, io penso di essere un po’ camaleontico, nel senso che mi faccio condizionare molto dal tema che sto affrontando e dalla musica, però a me piace molto la definizione “neoclassico”, più che coreografo contemporaneo, perché io sono un “corrotto”, in un certo senso, da contemporaneo mi sono fatto corrompere dalle belle linee e dai bravi danzatori. Tu hai esordito come attore, quindi la tua conoscenza artistica abbraccia più ambiti, cos’è il teatro per te, in senso totale? Il teatro è vita, io non riesco a separarlo dalla vita. Per me il teatro è una lente di ingrandimento della vita. La genesi dei tuoi processi creativi… Io non mi sono mai ispirato a una musica, strano forse per un coreografo, io parto sempre da una storia, da un’idea e non solo, penso anche che non tutte le storie possano essere trasformate in danza, a parte grandi capolavori, ovviamente. La letteratura e il cinema sono per me ...
Read More »Renato Zanella: “L’importante è creare continuamente, non bisogna mai fermarsi!”
Danzatore, coreografo, regista: Renato Zanella è tutto questo. In una persona sola. In grado di danzare, creare e dirigere un’opera ma soprattutto senza fermarsi mai. Il Giornale della Danza ha avuto la possibilità di incontrarlo in occasione del debutto della sua ultima creazione, XX secolo, in scena al Filarmonico di Verona, e di parlare delle prossime fatiche teatrali, rigorosamente “veronesi”. Perché ha scelto di dedicare uno spettacolo al XX Secolo? Il XX secolo è stato il periodo più autentico della danza: un secolo che ha visto nascere balletti russi e grandi capolavori che, ancora oggi, abbiamo la possibilità di danzare e soprattutto tramandare alle prossime generazioni. Mi sembrava a dir poco doveroso dedicare una pièce a questi anni così importanti e a tre personalità grandissime della musica del secolo scorso. Ho raccolto, quindi, tre lavori di altrettante decadi della mia carriera partendo dagli inizi di Stoccarda, base della mia crescita artistica, per poi passare a Vienna e a seguire il periodo come freelance al San Francisco Ballet, dove mi sono veramente messo alla prova. Un insieme di tante esperienze e creazioni, impegni e ricordi, un lavoro creato per l’organico di Verona, danzatori speciali e molto preparati. Danzatore e poi coreografo ...
Read More »Giuseppe Picone allo specchio
Giuseppe Picone è nato a Napoli, nel 1976, all’età di nove anni entra a far parte della Scuola di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli. Prosegue gli studi presso l’Accademia Nazionale di danza di Roma, vincendo i Concorsi di Rieti e Positano. A sedici anni è invitato come solista da Pierre Lacotte al Ballet National de Nancy debuttando nel ruolo di Petruska di M. Fokine, cui seguono La Sonnambula di Balanchine, Paquita di Petipa e L’Ombre dello stesso Lacotte. Nel 1993 entra a far parte dell’English National Ballet di Londra, con cui rimane fino al 1997; subito dopo raggiunge l’American Ballet Theatre di New York, debuttando in Cenerentola di Ben Stevenson, guadagnandosi il plauso di Anne Kisselgoff, decana dei critici di danza statunitensi. Ha interpretato i ruoli principali nei balletti più importanti del repertorio classico: Giselle, Il Lago dei Cigni, Cenerentola, Romeo e Giulietta, Lo Schiaccianoci, La Bayadère, Onegin, Gaîté Parisienne, La Bella Addormentata, Raymonda, Don Chisciotte e Il Corsaro. Nel 2005 è stato il primo italiano a partecipare al concerto di Capodanno dell’Opera di Vienna, in diretta televisiva mondiale, dove ha danzato sulle musiche del Danubio Blu di Strauss, una crezione di Renato Zanella. Nel secondo appuntamento di ...
Read More »Margarita Trayanova: “A tutti i giovani direi di non scoraggiarsi”
Margarita Trayanova è stata prima ballerina ed étoile del Teatro dell’Opera di Sofia. Nella sua lunga carriera si è esibita nei teatri di tutto il mondo. Trasferitasi in Italia nel 1982, ha lavorato come maître de ballet presso l’Accademia Nazionale di Danza, il Teatro dell’Opera di Roma, il Teatro San Carlo di Napoli, l’Arena di Verona, il Comunale di Firenze, il Teatro alla Scala di Milano. Con lei hanno studiato i più grandi nomi del balletto quali Carla Fracci, Elisabetta Terabust, Raffaele Paganini, Julio Bocca e molti altri. In questa intervista si racconta al giornaledelladanza.com Ha iniziato i Suoi studi all’Accademia di Danza di Sofia, perfezionandosi poi a San Pietroburgo e a Bruxelles con Maurice Béjart, i Suoi ricordi di quegli anni? Ho avuto la fortuna di studiare con grandi maestri come Dudinskaya, Sergeyev e Pushkin, che fu maestro anche del grande Nureyev. Successivamente mi sono perfezionata da Béjart per la danza più moderna. Gli anni di studio sono stati bellissimi e ne conservo ricordi molto intensi. A San Pietroburgo studiavo accanto a Makarova e a tanti altri grandi ballerini e ho avuto la fortuna di ballare per la prima volta Il Lago dei Cigni sul palcoscenico del Kirov. Quella ...
Read More »Vivere di danza contemporanea?
Dove si studia la danza contemporanea in Italia e in Europa? Ci sono compagnie professionali? Molti giovani talenti hanno voglia di studiare la danza contemporanea ad altissimo livello, e in Italia ci sono varie scuole di danza private che offrono lo studio della danza contemporanea a buoni livelli, oltre all’unica Accademia dello stato. Di sicuro manca una struttura che si occupa solo e unicamente della danza contemporanea o ancora della cultura della danza contemporanea così come avveniva negli anni settanta e ottanta a Roma presso il Centro Professionale di Danza Contemporanea. La danza contemporanea non è fare solo dei movimenti liberi o con modalità diverse dalla danza classica. La danza contemporanea è un modo per affrontare la ricerca del corpo senza concetti prestabiliti, e oggi più che mai attraverso l’interazione tra le varie arti dello spettacolo dal vivo e non. Negli ultimi anni la danza contemporanea ha avuto una visibilità notevole. Moltissime compagnie di danza estere sono transitate in Italia nei festival più importanti a livello nazionale e internazionale, facendo conoscere sempre di più questa forma di danza estremamente valorizzata all’estero. In Italia le compagnie di danza contemporanea vivono sul filo del rasoio, in quanto, solo alcune di quelle più ...
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