Dopo il debutto del 6 e 7 aprile di Home Alone e Paradox al Belgrade Dance Festival di Belgrado, i prossimi 16 e 17 aprile il Balletto di Roma porta queste due nuove creazioni in prima nazionale al Teatro Verdi di Padova.
Il primo appuntamento è con PARADOX, creazione sostenuta dall’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi di Roma e da Fonds Podium Kunsten, prima produzione di un rinnovato percorso di ricerca coreografica, portato avanti dal nuovo direttore artistico Roberto Casarotto.
Paradox, è una serata dedicata all’indagine del concetto di “genere”, da parte di due coreografi: due sguardi distanti per colori e prospettive, accomunati dall’universale strumento di comunicazione della danza e rappresentati attraverso le abilità tecniche e interpretative dell’ensemble del Balletto di Roma.
Protagonisti della creazione di apertura del nuovo progetto artistico, il coreografo di origine israeliana Itamar Serussi Sahar, già danzatore per Batsheva Dance Company e resident coreographer di Scapino Ballet, e Paolo Mangiola, autore per Royal Ballet e Wayne McGregor | Random Dance e coreografo associato del Balletto di Roma. Provenienti da percorsi formativi differenti, Serussi e Mangiola scelgono di esplorare le storie e gli esiti di un universo diviso in due, calando gli interpreti in un ideale stato di separazione dei generi.
La serata si apre con Shyco, di Itamar Serussi, su musiche originali di Richard van Kruysdijk; un assolo che esplora, in una dimensione prettamente maschile, alcuni aspetti dell’animo umano; proponendo, attraverso il codice dinamico e fisico creato da Serussi, un viaggio nelle emozioni, nella vulnerabilità e nella forza di un giovane uomo, alla ricerca della maturità e della consapevolezza.
Segue Fem di Paolo Mangiola, che, in collaborazione con le danzatrici della compagnia, continua qui la sua indagine sul tema della ‘rappresentazione’ nel mondo contemporaneo. In FEM, il coreografo esplora i codici e i riti del balletto accademico, offrendo al pubblico una riflessione sullo stereotipo della femminilità costruita dalla prospettiva maschile. Una composizione in cui la guida coreografica si accorda con l’autonomia e la consapevolezza delle singole performer, che diventano parti attive e complementari della partitura.
A chiudere, Tefer di Itamar Serussi, ancora su musiche di Richard Van Kruysdijk, uno studio per sei danzatori sui gesti e sul corpo dell’uomo, che svela i contrasti di una mascolinità inattesa, indugiando sull’esposizione di virilità conosciute e scoprendo i pudori di sensibilità rimosse. Una parodica danza guerriera che rompe gli spazi e scompone i contatti, lasciando che siano i corpi ad aprire varchi di comunicazioni interrotte.
HOME ALONE, invece, arriva a Padova il 17 aprile: spettacolo di danza con interazioni video per il pubblico giovane interpretato dai danzatori del Balletto di Roma, la pièce è stata realizzata da Alessandro Sciarroni, su invito del direttore artistico del Balletto di Roma Roberto Casarotto, e che rientra nel progetto TEATRO RAGAZZI con cui il Balletto di Roma intende avviare programmi di danza per i più piccoli.
Questo lavoro intende porre i ragazzi di fronte alla possibilità di osservare i mezzi tecnologici come veicolo di creatività e non di mera alienazione. HOME ALONE fa divertire e anche riflettere, proponendo l’idea di muoversi e agire in uno spazio performativo in modi insoliti e imprevisti. Lo spettacolo richiama la profonda intelligenza e intuizione che ogni giovane spettatore (e possibile performer) porta con sé coinvolgendo piccoli e grandi in un sorprendente gioco visivo. Con l’utilizzo di un computer e di uno schermo in scena, gli interpreti deformeranno, amplieranno e restringeranno lo spazio adattando il proprio corpo alle immagini di un riflesso multiforme. Parte integrante della performance, momenti di gioco interattivo in cui i bambini sperimenteranno il semplice dispositivo tecnologico alla base della pièce.
ORARI & INFO
16 aprile ore 20.45 e 17 aprile ore 16.00
Teatro Verdi
Via dei Livello, 32
Padova
http://www.teatrostabileveneto.it/events/category/evoluzioni/
www.giornaledelladanza.com
Foto di M.Carratoni