Giornale della Danza La prima testata giornalistica online in Italia di settore
A sud di Los Angeles, dove le palme si piegano verso l’oceano e l’aria profuma di agrumi, dicembre non porta neve ma luce. È in questo scenario che il Festival Ballet Theatre riporta sul palco del Irvine Barclay Theatre il suo Nutcracker 2025 — una produzione che fonde la tradizione del balletto classico con l’anima solare e cinematografica della California.
Dal 6 al 24 dicembre 2025, il pubblico potrà assistere ad uno Schiaccianoci che parla la lingua dell’incanto, ma anche quella del sogno americano: audace, colorato, poetico e accessibile a tutte le età.
Fondata nel 1988 da Salwa Rizkalla, ex ballerina dell’Opera del Cairo e direttrice artistica della compagnia, la produzione natalizia del Festival Ballet Theatre è diventata negli anni un appuntamento simbolo per la comunità artistica dell’Orange County.
Ma il 2025 segna un punto di svolta: nuove coreografie, un cast misto di professionisti internazionali e giovani talenti, e un impianto visivo completamente aggiornato grazie alla collaborazione con artisti digitali della Chapman University.
“Vogliamo che i bambini di oggi vedano in questo balletto qualcosa che li riguarda davvero — non solo un sogno di ieri, ma una promessa di domani”, spiega Rizkalla. Il nuovo allestimento gioca con la luce californiana. Le scenografie proiettano un’atmosfera di tramonti dorati e cieli cobalto, mentre i giochi di video-mapping trasformano il salotto di Clara in una giostra di giocattoli che prendono vita. La Danza Spagnola esplode in un turbine di colori vividi, la Danza Cinese si reinventa come dialogo coreografico tra minimalismo e ironia, e il celebre Valzer dei Fiori diventa un giardino digitale che si apre davanti agli occhi del pubblico come una pittura impressionista animata.
L’elemento tecnologico, però, non sovrasta mai la poesia: rimane al servizio della danza, in un equilibrio raro e affascinante. Come da tradizione, il Festival Ballet Theatre invita guest artists di fama mondiale, provenienti da compagnie come l’American Ballet Theatre e il San Francisco Ballet.
Accanto a loro, gli allievi più promettenti della Southland Ballet Academy — vera fucina di talenti — portano in scena un’energia fresca e autentica.
La giovane Clara del 2025, interpretata dalla diciassettenne Aiko Matsuda, incarna perfettamente la cifra emotiva dello spettacolo: grazia, curiosità e un tocco di malinconia adolescenziale che rende la sua avventura ancora più vera. La partitura di Čajkovskij, eseguita dal vivo dal Pacific Symphony Ensemble, è diretta dal Maestro Christopher Russell, che ne accentua la dimensione lirica più che quella trionfale.
Ne nasce un suono caldo, pieno, che si adatta perfettamente all’acustica intima del Barclay Theatre: uno spazio dove ogni archetto, ogni fiato, ogni respiro dei danzatori diventa parte del racconto.
Lo Schiaccianoci californiano non è solo una tradizione natalizia: è un rito collettivo. Famiglie, studenti, turisti, curiosi: tutti trovano qualcosa di proprio in questa fiaba di sogni e coraggio. Niente neve, ma luce; niente castelli di ghiaccio, ma palme illuminate e cieli limpidi.
Eppure la magia è la stessa, forse persino più intensa, perché nasce dall’incontro fra la nostalgia europea del balletto e la vitalità americana del presente. “La danza è come l’oceano” dice Rizkalla. “Cambia sempre, ma resta eterno”. Con il Nutcracker 2025, il Festival Ballet Theatre conferma la sua vocazione: mantenere viva la tradizione e, nello stesso tempo, aprirla al futuro.
Tra tecnologia, talento giovane e rispetto per la bellezza originaria del capolavoro di Čajkovskij, questa edizione diventa una lettera d’amore alla danza — scritta con la leggerezza di una piuma e la forza della luce californiana.
Michele Olivieri
www.giornaledelladanza.com
© Riproduzione riservata
