Lo spettacolo, portato in scena dalla Compagnia Nazionale di Raffaele Paganini, nasce da un’idea che da molti anni il coreografo Luigi Martelletta inseguiva e desiderava mettere in scena – la sua lunga ed intensa carriera come primo ballerino al Teatro dell’Opera di Roma ed in tanti altri Teatri Italiani ed Europei gli ha permesso di studiare a fondo, di esaminare e di danzare molte volte proprio questo spettacolare balletto.
La coreografia originale del repertorio classico infatti non ha mai sottolineato alcuni aspetti del libretto, che però in questa versione viene esaminata e sviscerata; la drammaturgia classica dell’azione coreografica – teatrale del balletto infatti, è abbandonata a favore di una forma di riappropriazione della realtà e dell’esperienza comune basata sui particolari e sulle singole situazioni riunite tra loro in collage ampi e sfaccettati, secondo una metodologia di lavoro di ricerca e di graduale progresso. Fortemente legato alla tradizione accademica, Luigi Martelletta proporrà un lavoro stilisticamente più snello, più vivace, alleggerendo tutti i manierismi e le pantomime che fanno parte del repertorio classico. Non mancheranno però tutte quelle danze e quell’itinerario danzato che molti conoscono e si aspettano: I cigni, la danza spagnola, la danza russa, il valzer, i passi a due, e molto molto altro…
Questo balletto è autenticamente una creatura di oggi, del presente, con tutto quello che ciò comporta. La sua particolarità, la sua eccezionalità consiste proprio in questa sua capacità, estrema e radicale, di proporsi vivo e attualissimo, nel senso più universalistico e antistorico della definizione: in quanto rappresentazione della realtà-realtà esasperata e sconvolta, ma del tutto riconoscibile – in una dimensione non semplicemente realista ma profondamente vera.
L’ideale neoclassico di una bellezza assoluta, regolata da un ordine imperturbabile, è l’obiettivo totalizzante della creazione.
ORARI & INFO
15 settembre ore 18.00
Teatro Sala Umberto
Via della Mercede, 50
Roma
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Foto di Luca Vantusso