
Il balletto classico preferito?
Romeo e Giulietta / Lago dei cigni.
Il balletto contemporaneo prediletto?
La Sagra della Primavera di Pina Bausch.
Il Teatro del cuore?
Il Teatro San Carlo di Napoli.
Un romanzo da trasformare in balletto?
Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen.
Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto?
Il Gattopardo di Luchino Visconti.
Il costume di scena indossato che hai preferito?
Lenskij in Onegin di John Cranko / Franz in Coppélia di Roland Petit.
Quale colore associ alla danza?
Tutti.
Che profumo ha la danza?
Il profumo della rugiada.
La musica più bella scritta per balletto?
Quelle di Tchaikovsky e Prokofiev.
Il film di danza irrinunciabile?
Due vite, una svolta diretto da Herbert Ross.
I tuoi miti della danza del passato, uomo e donna?
Michail Baryšnikov e Natalija Makarova.
Il tuo “passo di danza” preferito?
Grand Jeté e Tours à la seconde.
Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i grandi personaggi del balletto?
Romeo se non morisse, quindi scelgo Franz.
Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica?
Marius Petipa, Sir Kenneth MacMillan.
Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa Le diresti?
Mi hai folgorato!
Tre parole per descrivere la disciplina della danza?
Passione, Amore, Rigore.
Come ti vedi oggi allo specchio?
Mi vedo ricco di belle esperienze vissute in teatro da condividere con passione nei teatri in cui vado a lavorare.
Michele Olivieri
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