Maya Plisetskaja, stella della danza mondiale, ci ha lasciato ieri stroncata da un infarto. L’étoile si trovava in Germania insieme al marito quando è stata colpita dall’attacco cardiaco che le è stato fatale, nonostante la tempestività dei medici. Tra i primi messaggi di cordoglio è arrivato quello del presidente russo Vladimir Putin che ha espresso “profonde e sincere condoglianze alla famiglia, agli amici e agli ammiratori”.
Osannata da tutto il mondo della danza, la Plisetskaja calcò per la prima volta il palcoscenico del Teatro Bolshoi a 11 anni ne La Bella Addormentata. Si diploma nel 1943 diventando solista del Bolshoi, in cui nel 1960 riceve la nomina di Prima Ballerina Assoluta. Risale al 1947 la sua interpretazione del Lago dei cigni, che diventerà presto uno dei suoi più grandi ruoli. Tanti sono stati i coreografi che hanno creato per lei, da Grigorovich a Roland Petit, da Béjart ad Alonso che grazie a lei creò il balletto Carmen.
A Roma la ballerina fu nominata direttore del Corpo di Ballo dell’Opera di Roma, mentre a Madrid ha diretto il Balletto Nazionale spagnolo. Per il suo settantesimo compleanno ha debuttato in Ave Maja, un pezzo coreografico di Béjart espressamente creato per lei. Nel 2006 l’imperatore Akihito le consegnò il Premio Imperiale, considerato il corrispettivo del premio Nobel per l’arte.
Alessandro Di Giacomo
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