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Il ritorno coreografico di Sharon Eyal e Mats Ek all’Opéra di Parigi

Al Palais Garnier di Parigi per 17 rappresentazioni, dal 27 marzo al 18 aprile 2025, con una anteprima per i Giovani il 25 marzo 2025, sono di scena le coreografie Vers la mort di Sharon Eyal su musica di Ori Lichtik e Appartement di Mats Ek su musica del Fleshquartet con interpreti le Étoiles, Premières Danseuses, Premiers Danseurs e il Corpo di Ballo dell’Opéra diretti da José Martinez.

Dopo Faunes, la coreografa israeliana Sharon Eyal ritorna con Vers la mort all’Opéra Nazionale di Parigi. L’ex ballerina e collaboratrice artistica della Batsheva Dance Company rielabora OCD Love del 2015 di cui propone una nuova versione per gli interpreti dell’Opéra. Ispirato da un testo dal poeta Neil Hilborn, un slammer americano affetto da disturbi ossessivo-compulsivi, l’opera mette in luce le difficoltà di amare. In Vers la mort danzeranno Naïs Duboscq, Caroline Osmont, Nine Seropian, Lydie Vareilhes, Marion Gautier de Charnacé et Mickaël Lafon, Yvon Demol, Maxime Thomas, Julien Guillemard, Loup Marcault-Derouard.

Anche la complessità delle relazioni umane è uno dei temi di Appartment di Mats Ek. Non senza umorismo, si confrontano nei diversi quadri del balletto i personaggi alla loro solitudine attraverso gli oggetti del quotidiano come il bidet, la televisione o i fornelli. Dalla poltrona al grand pas de deux passando per l’aspirapolvere, il coreografo svedese mescola differenti stili in una danza energica che sposa la musica in un pezzo percussivo del Fleshquartet. In Appartment danzeranno alternati Ludmila Pagliero, Roxane Stojanov, Hugo Marchand, Hugo Vigliotti, Valentine Colasante, Léonore Baulac, Jack Gasztowtt, Alexandre Gasse, Ida Viikinkoski, Lucie Devignes, Marc Moreau, Florent Melac, Hannah O’Neill, Marine Ganio, Pablo Legasa, Takeru Coste, Germain Louvet, Axel Ibot, Antoine Kirscher, Francesco Mura, Daniel Stokes, Milo Avêque, Clémence Gross, Victoire Anquetil. In occasione della ripresa di Appartement e dell’80° anniversario di Mats Ek, l’Opéra Garnier si veste dei colori di questo grande coreografo. Per celebrare il suo lavoro e i legami privilegiati tra Mats Ek e l’Opéra Nazionale di Parigi, una selezione di costumi e accessori iconici dei suoi grandi balletti (Carmen, Giselle, La Maison de Bernarda, Boléro…) saranno esposti per immergere i visitatori nel mondo creativo e poetico del grande coreografo svedese. Questa mostra, che offre pezzi provenienti dalle collezioni dell’Opéra di Parigi, collezioni private o prestati da importanti istituzioni europee (Dansmuseet Stoccolma, Opera Reale Svedese, Staatsoper Hamburg, Semperoper Dresden) è da scoprire dal 27 marzo al 31 agosto 2025.

Ballerina e coreografa, SHARON EYAL è nata a Gerusalemme e vive in Francia. Balla con la “Batsheva” dal 1990 al 2008 iniziando a coreografare come parte del programma “Batsheva Dancers Create”. Direttrice artistica associata (2003 e 2004) poi coreografa associata di “Batsheva” (2005-2012), ha iniziato a creare pezzi per altre compagnie dal 2009: Bedroom Folk, salt Womb, Feelings et Sara (Nederland Dance Theatre), Half-Life (Royal Swedish Ballet), Untitled Black et Autodance (GoteborgsOperans Danskompan), Killer Pig et Corps de Walk (Carte Blanche Dance of Norway), Too Beaucoup (Hubbard Street Dance Chicago), Plafona (Tanzcompagnie Oldenburg), Soul Chain (Staatstheater Mainz). Nel 2013, Sharon Eyal e Gai Behar, sua collaboratrice storica, hanno creato L-E-V, la propria compagnia, con la quale hanno presentato più di duecento spettacoli durante i nove ultimi anni in luoghi come il Joyce Theatre di New York, Sadler’s Wells a Londra o ai Festival (Jacob’s Pillow negli Stati Uniti, Le Julidans ad Amsterdam o il Festival della Danza di Montpellier). Sharon Eyal ha ricevuto il Premio Fedora (2017). È Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere (2023).

Nato nel 1945 a Malmö (Svezia), MATS EK rivolge inizialmente gli studi di teatro alla Scuola Superiore Marieborg (Norrköping). Inizia parallelamente a studiare danza con Donya Feuer. Dal 1965 al 1973, dirige produzioni per il Théâtre de Marionnettes di Stoccolma e per l’University College of Opera. Nel 1972 si avvicina alla danza classica, unendosi nel 1973 al “Cullberg Ballet” diretto da sua madre Birgit Cullberg. Lì crea le sue prime coreografie, tra cui “L’Ordonnance” e “Saint Georges et le drago” (1976) che attirano l’attenzione del pubblico e della critica internazionale. Da quel momento in poi, ogni anno vedrà la comparsa nel programma della compagnia di una o due delle sue creazioni. Nel 1980 viene chiamato ad assumere il ruolo di co-direttore artistico con Birgit Cullberg e, nel 1985, quando Birgit Cullberg si ritira diventa Direttore del Balletto. Alla fine della stagione 1992/1993, Mats Ek si ritira dalle sue mansioni direttive per continuare a coreografare e lavorare in modo indipendente pur rimanendo il coreografo-capo del “Cullberg Ballet”. Da allora è stato ospite nei teatri di tutto il mondo, ricreando molte delle sue coreografie. Arricchisce inoltre il repertorio del “Royal Ballet” con creazioni dalla Svezia, il Nederlands Dans Theater, l’Hamburg Ballet e il Balletto dell’Opéra National de Paris. Dopo aver lasciato il “Cullberg Ballet”, Mats Ek inizia anche un ritorno al teatro con la produzione di opere di teatro-danza. Place (2007), creato per Ana Laguna e Mikhail Baryshnikov, così come The Other (2009) per Mikhail Baryshnikov e Niklas Ek, apre le porte della memoria del corpo e porta alla luce tesori di poesia animata. Poi arriva Bye (2011), un assolo per Sylvie Guillem al Sadler’Wells di Londra, gli allestimenti di Ghost Sonatas, per il palcoscenico nazionale Dramaten in occasione del centenario della morte di Strindberg e The Emigrants (2014) basato sul romanzo di Vilhelm Moberg. Da regista, Mats Ek ha filmato molti dei suoi balletti (Wet Woman con Sylvie Guillem – 1993; Smoke con Sylvie Guillem e Niklas Ek – 1995). Nel 2015, in occasione del suo 70° compleanno, Mats Ek annuncia pubblicamente che non desidera creare nuove opere e presenta in particolare un’ultima creazione Hâche con Ana Laguna e Yvan Auzely durante un programma di addio. In seguito viaggia nel mondo per rimontare vecchi pezzi e ne interpreta alcuni. Quattro anni dopo, finalmente torna alla coreografia, scegliendo il Balletto dell’Opéra di Parigi per le nuove creazioni. Mats Ek ha ricevuto il Benois de la Danse (2006). È Commendatore dell’Ordine delle Arti e delle Lettere (2012).

Michele Olivieri

Foto di Karine Grace

www.giornaledelladanza.com

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