Tanta opera ma soprattutto tantissima danza, di qualità: è questo il programma della prossima stagione del Teatro dell’Opera di Roma. Un aumento del numero degli spettacoli senza mai perdere la qualità, l’eccellenza che il Teatro ha conquistato grazie alla presenza del Maestro Riccardo Muti sul podio e nel ruolo di Direttore onorario a vita.
La produzione, la qualità, il futuro del Teatro dell’Opera quindi, ma anche un richiamo alla memoria, alla Storia di questa Fondazione che tra Ottocento e Novecento è stata al centro di debutti che hanno fatto la storia dell’opera, della musica, della cultura. Titoli di grande repertorio, ma anche opere che saranno una vera e propria scoperta. Un cartellone ricco – che ha pochi confronti in Italia e in Europa – di nomi prestigiosi, amati dal pubblico, di fama internazionale. Direttori, registi, cantanti che hanno fatto, e fanno, la storia dell’interpretazione e della messa in scena.
La stagione della danza inizia ufficialmente con il balletto del Natale, la favola che si rinnova sempre con grande successo per la festa più importante dell’anno: Lo schiaccianoci di Pëtr Il’ič Čajkovskij. La coreografia è firmata da Amedeo Amodio, le scene di Emanuele Luzzati, alla direzione Nir Kabaretti. E sempre con il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma Capitale, in febbraio arriverà un dittico che unirà Le chant du Rossignol di Stravinskij e i Carmina burana di Orff, il primo con la coreografia di Leonide Massine e il secondo con la firma di Micha van Hoecke (Direttore del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera). Ancora balletto in aprile, ancora coreografi moderni, geniali, che hanno segnato la storia della danza con untrittico su musiche di Bach, Ellington e Purcell, rispettivamente con le coreografie di Forsythe, Ailey e Limón. Si torna al grande Ottocento tra ottobre e novembre con Giselle di Adam, nella versione di Patrice Bart, e quindi con Coppélia nella mitica, si può ben dire, edizione di Roland Petit. Le due direzioni d’orchestra sono affidate a David Garforth.
Insomma: nomi e balletti importanti non mancano. Mancate solo voi, in teatro!