Find the latest bookmaker offers available across all uk gambling sites www.bets.zone Read the reviews and compare sites to quickly discover the perfect account for you.
Home / Attualità / I segreti della danza professionistica e non dopo i 30 anni di età

I segreti della danza professionistica e non dopo i 30 anni di età

Continuare a danzare anche quando non si è più giovanissimi? Si può e si deve. La parola degli esperti.

Julia Iafrate, fondatrice della clinica Columbia Dance Medicine di New York e specializzata in medicina dello sport e della danza, afferma che l’idea di dover smettere di danzare una volta raggiungi i 30 anni è ormai superata, e che per continuare la propria carriera più a lungo è necessario mantenere un allenamento costante. In realtà, si comincia fin da giovani, grazie a una sorta training incrociato, includendo nel lavoro in sala danza anche attività con i pesi e cardio, in modo da costruire una forza equilibrata e prepararsi alle esigenze aerobiche richieste dalla danza.

Kendall Alway, fisioterapista specializzata nel trattamento dei ballerini e ideatrice del Performing Arts Physical Therapy di San Francisco, sostiene che dopo aver completato un programma di allenamento dedicato al potenziamento muscolare, i ballerini risultano più forti, resistenti e ottengono perfino miglioramenti nella tecnica, senza tuttavia gonfiare i loro muscoli, altro mito da sfatare. Secondo Alway, inoltre, l’iperspecializzazione nei danzatori può essere dannosa, rendendoli potenzialmente più inclini alle lesioni, specialmente durante il processo di invecchiamento.

In quest’ottica è essenziale mantenere una pratica di stretching regolare e costante, senza forzare eccessivamente la flessibilità che tende naturalmente a diminuire con il passare degli anni, ma applicandosi con pazienza e ascoltando il proprio corpo, in modo da imparare a distinguere il dolore ‘buono’ proveniente dal normale lavoro dal dolore derivante da un overtraining funzionale o da un infortunio.

Infine, Iafrate sottolinea l’importanza di una nutrizione adeguata e consapevole, assicurandosi di mangiare a sufficienza. La malnutrizione può portare, infatti, a carenze energetiche, squilibri ormonali e a una importante riduzione della densità ossea che si associa a quella naturale legata all’avanzare degli anni, specie nelle donne, e di conseguenza a una più lenta guarigione di eventuali lesioni.

Insomma, ballare fa bene, sempre, ed è possibile continuare anche professionalmente oltre l’età canonica, con qualche accorgimento in più e prendendosi cura di sé fin dalla giovinezza.

Stefania Napoli
Fotografia: Jayme Thornton
www.giornaledelladanza.com

Check Also

Ballet National de Marseille: (LA)HORDE in tournée in tutta Europa

Il Ballet National de Marseille di oggi potrebbe definirsi un “poroso contenitore di cifre stilistiche, ...

Esmeralda (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama

“La Esmeralda” è un balletto romantico in tre atti e cinque scene ispirato al romanzo ...

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. E maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo. Puoi consultare per maggiore informazione l'apposita pagina sulla nostra Privacy Policy

Chiudi