Nata in Istria (Visinada, 1819 – St. Jean, Ginevra, 1899) da una famiglia di cantanti, Carlotta Grisi (nome completo Caronne Adele Josephine Marie Grisi) decise di dedicarsi allo studio della coreutica. Entrò alla Scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano a sette anni e già a dieci anni danzava nel Corpo di ballo scaligero. Carlo Blasis fu il suo autorevole maestro.
Durante una tournée con la Scala a Napoli incontrò Jules Perrot il quale divenne suo Maestro e amante.
Debuttò a Londra nel 1836 e si esibì con Jules Perrot. Apparve poi a Parigi al Théâtre de la Renaissance (1840 dove cantò e ballò nella produzione intitolata Le Zingaro) e un anno dopo, andò in tournée con Perrot in altre parti d’Europa. Grazie ai contatti di Perrot, la coppia lavorò a Parigi, Londra, Vienna, Monaco e Milano, dove lei cantò e ballò, anche se divenne celebre e celebrata per l’arte del balletto. Danzando le coreografie di Perrot ottenne forte visibilità e ammirazione sia dal pubblico che dalla critica. Nel 1841 debuttò ne La favorita di Gaetano Donizetti, coreografata da Perrot all’Opéra di Parigi.
Il suo ruolo più importante è senza dubbio quello di Giselle nel più grande balletto di tutti i tempi che consacrò la Grisi come una diva. La prima mondiale di questo amato titolo in due atti si tenne il 28 giugno 1841 al Théâtre de l’Académie Royale de Musique di Parigi (giorno del ventiduesimo compleanno di Carlotta). La parte di Albrecht fu danzata da Lucien Petipa (fratello di Marius Petipa), mentre quella di Myrtha, Regina delle Villi, da Adèle Dumilâtre. Gli autori del balletto erano tutti francesi: la musica composta da Adolphe Charles Adam; il libretto dal critico teatrale e poeta Théophile Gautier in collaborazione con il drammaturgo Vernoy de Saint-Georges (adattato da una leggenda dell’opera De l’Allemagne di Heinrich Heinene basata sull’altrettanto leggenda tedesca delle Villi); e i coreografi Jules Perrot in collaborazione con il maestro di ballo dell’Opéra di Parigi, Jean Coralli (nato a Parigi da genitori bolognesi). Le scene furono di Pierre Ciceri e i costumi di Paul Lormier. Storicamente è risaputo che Perrot coreografò tutti i numeri solistici di Carlotta in Giselle ma non gli fu dato alcun merito e citazione per il lavoro svolto nel famoso balletto. Le virtù andarono tutte a Coralli.
La Grisi danzò per la prima volta i ruoli ne La Jolie Fille de Gand di Albert, La Péri di Jean Coralli, La Esmeralda, Pas de Quatre e La Filleule des Fées: tutti di Perrot e Le Diable à quatre, Paquita e Grisélidis di Joseph Mazilier. L’ultima interpretazione di Grisi in Occidente fu in Les Métamorphoses (1849) di Paolo Taglioni.
Nel 1850, Grisi si unì a Perrot a San Pietroburgo, dove era stato nominato maestro di ballo, e danzò Giselle al Teatro Imperiale Bolshoi Kamenny. Fu prima ballerina dei Teatri Imperiali di San Pietroburgo dal 1850 al 1853, lavorando non solo con Perrot ma anche con Joseph Mazilier che mise in scena appositamente per lei La Jolie Fille de Gand e Vert-Vert.
Théophile Gautier, creatore di Giselle, era sposato con la sorella di Carlotta, Ernestina. Carlotta era inoltre la cugina dei soprani, Giuditta e Giulia Grisi.
Nel 1854, con la figlia Julie-Marie, lasciò la Russia alla volta di Varsavia per continuare a ballare. Ma rimase incinta del principe Léon Radziwill, che la convinse a ritirarsi dalle scene. Grisi diede alla luce la sua seconda figlia, Léontine Grisi, nel 1855 e all’età di trentaquattro anni si stabilì a Saint-Jean (nei pressi di Ginevra) per vivere a Villa Grisi nei successivi quarantasei anni della sua vita in un tranquillo ritiro grazie ad una ricca pensione. Lì venne a mancare il 20 maggio 1899, un mese prima del suo ottantesimo compleanno.
Carlotta Grisi fu una delle ballerine più dotate dell’Ottocento del periodo romantico e viene ricordata in particolare per la straordinaria tecnica delle punte. Lo stile di danza onirico di Taglioni fu eguagliato da Carlotta Grisi in Giselle.
Da ricordare che nel 1845 si videro all’Her Majesty’s Theatre di Londra quattro tra le più grandi ballerine del mondo in uno spettacolo di gala per la Regina Vittoria: Marie Taglioni, Carlotta Grisi, Fanny Cerito e Lucile Grahn. Tra le celebri ballerine di quel tempo, solo Fanny Elssler non accettò. Perrot creò un meraviglioso divertissement intitolato Pas de Quatre che andò in scena solamente per quattro rappresentazione con il cast originale. La Regina Vittoria e il Principe Alberto assistettero alla terza serata.
Grisi creò poi i ruoli principali in Paquita (Parigi, 1846) e in Paris and Griseldis (1848). Paquita con le coreografie di Joseph Mazilier debuttò al Théâtre de l’Académie Royal de Musique di Parigi, con Lucien Petipa come co-protagonista. Questo balletto fu creato appositamente per Carlotta.
L’ultima apparizione di Grisi a Parigi avvenne nel 1849 nel balletto La Filleule de fées, con musiche composte da Adolphe Charles Adam, il compositore di Giselle. La coreografia portava la firma di Perrot.
In onore dell’arte di Carlotta Grisi, l’Opéra di Parigi eresse un busto che la raffigurava, posizionato accanto a quelli di Maria Taglioni ed Emma Livry.
Michele Olivieri
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