Michail Nikolaevič Baryšnikov, soprannominato “Misha“, è uno dei più grandi ed indimenticabili danzatori del Novecento. Infatti viene spesso citato vicino al nome di Rudolf Nureyev. Nella sua carriera, oltre ad essere un talentuoso ballerino, ha intrapreso anche le vesti di coreografo e attore. Ha fondato la compagnia White Oak Dance Project e il Baryshnikov Arts Center, un centro creativo nel cuore di Manhattan pensato per artisti emergenti.
Nato nel 1948 a Riga, in Lettonia, Michail Baryšnikov, inizia a studiare danza a soli 11 anni.
Suo padre era un colonnello sovietico e i due non andavano d’accordo. Come il ballerino spiegò al New York Times , il genitore “non era un uomo molto piacevole”. Tuttavia, Baryshnikov in seguito trae ispirazione da suo padre. “I suoi manierismi, le sue abitudini militari, li ho messi nella mia interpretazione”, afferma il ballerino.
A sedici la vita di Michail Baryšnikov è segnata da un dolore profondo: perde la madre per suicidio. Inizia a studiare danza classica nello stesso periodo, nel 1963, e si allena con il famoso coreografo Alexander Pushkin presso l’Istituto coreografico di Vaganova, la prestigiosa Accademia di Ballo Vaganova. Nel 1967 entra nella compagnia del “balletto Kirov” con un ruolo in “Giselle”. I coreografi sovietici impazziscono, capiscono subito l’enorme talento, la purezza di stile e la presenza scenica, e coreografano delle parti appositamente per lui. Il critico Clive Barnes del New York Times lo definisce “il più perfetto ballerino che abbia mai visto”. Dalla Russia, mentre si trova in tour in Canada con la compagnia Kirov, Baryšnikov si muove poi verso Toronto, unendosi al Royal Winnipeg Ballet. Successivamente si trasferisce negli Stati Uniti d’America e diventa cittadino statunitense nel 1976.
Dal 1976 al 1979 Baryšnikov è primo ballerino dell’American Ballet Theatre, continuando tuttavia a fare sporadiche esibizioni con altre compagnie di balletto classico e moderno.
Nel 1980 entra nel New York City Ballet per un anno e mezzo, dove lavora con il coreografo George Balanchine. Dopo questa esperienza ritorna all’American Ballet Theatre come ballerino e direttore artistico, un ruolo che ricoprirà per ben dieci anni. Dal 1990 al 2002 lavora come direttore artistico del White Oak Dance Project, una compagnia fondata da lui e Mark Morris.
Dall’attrice americana Jessica Lange nel 1981 ha la prima figlia Aleksandra. Dopo la prima moglie, ha una lunga relazione con la ex-ballerina Lisa Rinehart, con la quale si sposa nel 2006, ed ha tre bambini: Peter, Anna e Sofia.
Ma la vita di Mikhail è intrisa anche dal cinema. Ottiene una nomination per l’Oscar come miglior attore non protagonista per il suo primo film “Due vite, una svolta” nel 1977. Nel 1985 prende parte al film “Il sole a mezzanotte” insieme a Isabella Rossellini. Nel 1987 è il protagonista di “Giselle”.
Il pubblico televisivo lo ricorda come l’ultimo fidanzato di Sarah Jessica Parker in “Sex and the city“, nella sesta stagione della fortuna serie tv, dove interpreta il carismatico artista russo Petrovsky.
Nel 2005 Mikhail Baryshnikov lancia Arts Center a New York City, uno spazio creativo progettato per supportare artisti multidisciplinari di tutto il mondo. Tra i numerosi riconoscimenti di Baryshnikov ci sono il Kennedy Center Honours, la National Medal of Arts, il Commonwealth Award, il Chubb Fellowship, il Jerome Robbins Award e il Vilcek Award. Nel 2010 gli è stato assegnato il grado di Ufficiale della Legione d’Onore francese e nel 2017 ha ricevuto il prestigioso premio internazionale Premium Imperiale per le arti giapponesi nel teatro.
Elena Parmegiani
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