Pensare alla scena italiana della danza contemporanea al giorno d’oggi non necessariamente comporta uno specifico riferimento ai nomi di illustri compagnie o interpreti. Artisti emergenti, dal giovane spirito e il corposo curriculum vitae, infatti portano alto il nome dell’arte tersicorea in egual modo, proponendo – d’altronde – dinamicità attualizzanti, ma nello stesso tempo inglobate in un alone dal sapore vintage. È il caso di Nòstoi / View Room, ideato e diretto dall’artista piacentino Andrea Zardi, in scena alle Fonderie Teatrali Limone di Moncalieri (TO) il 18 novembre alle ore 21, in occasione della rassegna Vissi d’Arte, vissi d’amore, organizzata dall’Istituzione Musicateatro della città piemontese.
La performance vede la presenza di cinque danzatori che, oltre allo stesso Zardi, sono Clo Passaro, Maria Novella Tattanelli, Mattia Mele e Stefano Scarnera, tutti creatori in prima persona della coreografia.
Il progetto vede una prima “luce” grazie al supporto del Teatro Gioco Vita di Piacenza, presso la cui sede è stato presentato un primo studio lo scorso giugno. Ma per la rappresentazione sul palcoscenico delle Fonderie lo spettacolo vanta un’ulteriore partnership nel capoluogo emiliano, vale a dire quella del Teatro Trieste34, residenza per il periodo di prova della compagine artistica.
Come preannuncia il titolo (vocabolo di origine greca), l’opera incentra il suo focus sulla tematica del “ritorno”, inteso in senso metaforico quanto fisico, psicologico quanto emotivo: i cinque protagonisti ne sono emblema in ogni sfaccettatura; e il loro palesarsi al pubblico, dunque, costituisce un exemplum e un monito.
L’idea del ritorno a casa, fra un Ulisse ritratto da De Chirico, che naviga all’interno della sua stanza chiusa su un tappeto-mare metafisico, e le relazioni che Ulisse costruisce nel suo viaggio di naufrago: è il viaggio di ognuno, il rapporto con la propria dimora e la propria dimensione umana. In questo spettacolo cinque persone costruiscono il proprio rapporto con la casa: chi vuole stare, chi non si relaziona con gli altri, chi non ha intenzione di tornare e chi vorrebbe, ma trova sempre una scusa per non compiere il gesto del ritorno. In un mondo che ci porta a guardare sempre avanti, molto lontano e a volte in punti sfocati, il Ritorno può essere la nuova Partenza, anche se costa sacrificio e sembra l’unica via. (A. Zardi).
Ad animare il genio creativo del giovane Zardi è senza dubbio una lunga sequela di collaborazioni, performance e spettacoli – in qualità di danzatore e di coreografo – che lo hanno condotto sui palcoscenici di molti teatri italiani e in occasione di prestigiosi festival e manifestazioni artistiche: lo Spazio Tadini di Milano, la stagione operistica del Teatro Regio di Torino, il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro delle Fondamenta Nuove di Venezia, il Festival Fabbrica Europa di Firenze, il Macerata Opera Festival, nonché il Teatro di Busseto, in occasione della stagione lirica dedicata al nativo compositore Giuseppe Verdi.
Un pot-pourri di esperienze performative, insomma, che delinea un profilo artistico dall’eclettismo maturo e nient’affatto spiacevole, fil rouge perseguito anche tecnicamente dalle luci di Andrea Gagliotta e le grafiche di Andrea Cammi. Insomma, un’occasione del tutto imperdibile per scoprire (ed emozionarsi) con un talento della danza italiana dal gusto affascinante e retrò, per quel tanto che basta.
Ebdòmero doveva fuggire. Fece in barca il giro della sua camera, respinto sempre agli angoli dalla risacca e, finalmente, sfruttando tutta la sua energia e la sua destrezza di vecchio ginnasta, aiutandosi con le cornici, abbandonò il suo fragile schifo e si issò alla finestra, che era posta molto in alto, come la finestra di una prigione. (G. De Chirico).
ORARI & INFO
18 novembre ore 21
Fonderie Teatrali Limone
Via Pastrengo, 88 – Moncalieri (TO)
Tel: +39 011 640 1411
Marco Argentina
www.giornaledelladanza.com
Andrea Zardi / Nòstoi / View Room © Danila Corgnati