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Operaestate Festival, prende il via B.Motion Danza 2021

Prende il via da Mercoledì 19 agosto B.Motion Danza – la sezione più contemporanea di Operaestate Festival, dedicata ai nuovi linguaggi della scena, con un programma di performance, attività di formazione, meeting internazionali nello spazio digitale, concentrato in pochi giorni.  Obiettivo coinvolgere il pubblico nella diffusione della cultura della danza e delle arti performative contemporanee. La giornata inizia alle 9, quando ai Giardini Parolini, il pubblico in possesso della B.Class (40 euro in biglietteria) prenderanno parte alle classi condotte da artisti ospiti del festival, dal 19 al 22 ogni giorno un diverso coreografo, ogni giorno un coreografo diverso, (Fabio Novembrini e James Viveiros, Lois Alexander, Joseph Simon e Jesus Vega) per far danzare insieme, professionisti e non, il pubblico di B.Motion e iniziare le giornate all’insegna della Danza. Dalle 10.45 ci si sposta invece nello spazio digitale per la versione online di B.Motion Danza: un programma – ospitato su Zoom – di pratiche fisiche con coreografi internazionali e conversazioni sul tema dell’engagement, indagato da varie prospettive, con ospiti da ogni parte del mondo. E al pomeriggio, spazio a interviste e contenuti originali sui canali social del festival. Per partecipare, iscrizione gratuita sul sito www.operaestate.it (sezione news). Gli spettacoli prendono il via alle ore 12 ...

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Panorama da Bassano sulla danza europea: tra progetti, giovani coreografi e nuovi spunti

Il giornaledelladanza.com ha potuto seguire in queste ultime settimane di agosto il festival Operaestate di Bassano del Grappa, che per la sezione B.Motion porta sulla scena alcuni dei nomi più interessanti o singolari della danza contemporanea e di ricerca. In quattro giorni, un concentrato di danza dove gli spettacoli si susseguono, dando il tempo giusto di muoversi da uno spazio performativo a un altro (dal museo a un grande spazio urbano, a un palazzo settecentesco fino a un moderno teatro…), presentando una situazione che fa ben sperare nel futuro, (nonostante tutto. E concedeteci di non usare la parola crisi che ormai è abusata): artisti e coreografi giovani, che travalicano con leggerezza il sottile confine tra danza, performance artistica e teatro, e un’unione europea che porta avanti alcuni progetti interessanti.  Grande protagonista l’Olanda, presente con numerosissimi artisti grazie al progetto dell’Ambasciata “Olandiamo in Veneto”; come ci aveva anticipato sorridendo Ed Wubbe, coreografo di Scapino: “non sembrerebbe, ma l’Olanda è un Paese che ama molto la danza”. Presente ad esempio Dansateliers di Rotterdam con tre artisti molto diversi tra loro: Katja Heitmann, Liat Waysbort e Connor Schumacher. Due coreografe molto diverse tra loro, la Heitmann e la Waysbort hanno in comune di ...

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Rendere visibili i legami invisibili: la sfida della danza contemporanea a OperaEstate B.Motion

Torniamo ad occuparci di OperaEstate, Festival che coinvolge il territorio di Bassano del Grappa e altri 39 dei comuni limitrofi per mettere in scena opere teatrali e di danza, oltre a concerti e film. Nel cartellone non mancano le espressioni più all’avanguardia della danza e del teatro  contemporanei, cui viene dedicata un’apposita sezione, denominata B.Motion, che quest’anno ospita 35 spettacoli, di cui 17 prime italiane, dal 21 al 30 agosto. Questa sezione del festival nasce da una sinergia con più realtà di ricerca, tra cui il CSC, Casa della Danza, membro dell’European Dancehouse Network; e il progetto Anticorpi XL, network dedicato alla danza d’autore emergente. Non mancano i legami europei, che quest’anno si concentrano sull’Olanda, grazie al progetto Olandiamo in Veneto, promosso dal Performing Arts Fund e dall’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi. La sezione di danza segue quest’anno il tema “visibile e invisibile”, dove saranno i corpi dei danzatori a dover rendere visibili le relazioni che normalmente sono invisibili. Partiamo così con i legami tra uomo e donna e le piccole azioni quotidiane in All dressed up with nowhere to go di Giorgia Nardin, continuando con il legame con il sacro e le divinità, con la performance (in prima ...

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